R: vi accompagno al ristorante: vi ho riservato uno dei tavoli più belli.
C: sei stato troppo gentile.
R: figurati: gli amici di mio figlio sono anche i miei.
Em: amici?
C: sai Filippo? - Emily annuisce - Beh lui è suo padre e questo residence è suo: venivo sempre qui prima di trovare l'appartamento.
R: il ragazzo sa farsi volere bene: ha aiutato molto mio figlio senza chiedere nulla in cambio.
Io e Filippo avevamo legato fin dalle prime volte in università,inoltre siccome lui rimaneva spesso indietro con i programmi degli esami,io mi offrivo di aiutarlo. Da cosa è nata cosa e in breve tempo è diventato uno dei miei più cari amici,sicuramente il migliore in Italia.
C: non è vero e lo sai. - guardo Emily - Anche dopo che ho trovato casa,tutte le volte che venivo,avevo la cena pagata.
R: mi sembra il minimo. Mi ha accennato qualcosa Filippo di voi due: siete davvero una bellissima coppia.
Em: grazie.
R: anche se devo ammettere che lei è la parte migliore della coppia Colin.
Em: lei è troppo gentile,ma non è così.
C: invece hai pienamente ragione Roberto.
Poso un bacio sul dorso della mano di Emily,sorridendole: lei e Filippo non si erano mai visti di persona perché lui si è spostato a Milano per lavorare,ma entrambi sapevano l'uno dell'altra e li avevo fatti conoscere tramite una video chiamata,dato che io e lui ci sentiamo tutt'ora molto spesso. Dopo qualche altro passo arriviamo nel grande salone adibito a ristorante e,seguendo Roberto,arriviamo al nostro tavolo. Non è in una posizione centrale,ma leggermente laterale e quindi più appartato. Non avevamo bisogno di nasconderci più,ma sia io che Emily preferiamo non avere troppa confusione intorno. Roberto fa accomodare Emily,dopo la quale mi siedo anche io,e poi chiama uno dei suoi camerieri.
R: allora lui è Valerio e vi spiegherà ogni cosa,inoltre vi seguirà per tutta la serata. - lo salutiamo con un cenno del capo - Per qualsiasi cosa,chiamatemi pure.
C: grazie mille Roberto.
R: buona serata allora. - prende la mano di Emily - Signorina.
Da vero gentiluomo all'antica avvicina soltanto le labbra alla mano di Emily,che lo ringrazia con un lieve sorriso. Roberto saluta di nuovo entrambi per poi andare ad occuparsi anche degli altri clienti. Valerio,il cameriere che ci affidato,mi piace già ancor prima che dica una parola: avrà più o meno la mia età,ma non ha ancora guardato in modo ambiguo Emily.
V: questa sera vi offriremo uno dei nostri menù degustazione: 20 portate divise tra antipasti,primi,secondi e dolci. Cinque per ogni categoria per la precisione.
Quando avevo prenotato la cena sapevo che il ristorante di Roberto offriva questi tipi di menù oltre la classica carta. Il problema è che Emily è molto particolare in fatto di gusti e quindi ho prenotato un menù di assaggi scelti,in modo da incontrare in ogni piatto il suo gusto.
C: andrà benissimo grazie.
V: per quando riguarda il bere,cosa posso portarvi?
C: Em tu cosa vorresti?
Em: io non bevo,quindi non saprei... avreste qualcosa di analcolico?
V: se gradite,possiamo farvi portare dei cocktail analcolici che il nostro mixologist studierà in base ai piatti che vi verranno serviti.
Em: sarebbe perfetto grazie.
C: per entrambi allora.
Si conceda con un sorriso ed inclinando il capo,sfrecciando tra i tavoli. Mi viene spontaneo lasciarmi sfuggire un sorriso: Emily aveva smesso di prendere qualsiasi bevanda alcolica. Continuo a non condividere il fatto che debba rinunciarci solo perché lo faccio io,ma a quanto pare continua imperterrita. L'unica cosa che le chiedevo era di non bere quando usciva con gli amici e doveva tornare in macchina,ma se con lei c'ero io non avrebbe corso rischi.
Em: così sei un grande amico del proprietario eh? - mi guarda sorridendo - Questi si chiamano favoritismi.
C: sono amico del figlio - mi soffermo sul questa parola - del proprietario.
Em: girala come vuoi,ma da un professore che non mi dava mai un dieci perché ero la sua fidanzata,queste scorciatoie non me le aspettavo.
C: il dieci te lo davo già perché te lo meritavi... e poi lo sai che in fondo sono molto corruttibile.
Emily mi sorride,mordendosi l'angolo del labbro inferiore e spostando poi di poco la sedia per avvicinarsi. Il nostro tavolo è quadrato e siamo messi uno di fianco all'altro,quindi è abbastanza vicino da riuscire facilmente a darmi un bacio.
C: allora come ti senti?
Em: bene stranamente.
C: perché stranamente?
Em: pensavo sarebbe stato qualcosa di più forte. Sarà che non mi interessa da un po' il parere della gente...
C: sono felice che tu sia serena.
Em: fa effetto magari pensare che qualcuno abbia saputo di noi da un giornale piuttosto che da delle voci,ma non sento nemmeno così tanto il peso degli sguardi.
La notizia era stata molto gonfiata le prime due settimane,ma poi come qualsiasi gossip che si rispetta,è passato non appena ne è stato trovato un altro più interessante. Da quando siamo entrati in effetti,non ho sentito nemmeno io molti occhi addosso.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...