Capitolo 1663

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Purtroppo non riesco mai ad andarmene a cuor leggero,ma Gaia ha ragione e ormai non dovrei più starle così addosso. Quando siamo partiti,Emma stava sistemando alcune cose in cucina come tutte le volte in cui qualcosa la agita. Una volta arrivato però non la trovo,così vado al piano di sopra convinto che sia in camera a mettere a posto quello che è già in ordine,visto che quando è nervosa fa anche questo. Sento invece il rumore dell'acqua scorrere,così entro in bagno dove la porta è socchiusa e infatti la trovo qui. È seduta sul bordo della vasca,quasi piena e ricoperta di schiuma,con un asciugamano attorno al corpo e i capelli raccolti. Come apro la porta,si volta verso di me sorridendo appena mi vede.

E: spero che un bagno possa rilassarmi: è la mia ultima spiaggia.

B: amore non dovresti pensarci e basta.

E: lo so,ma mi conosci.

Mi guarda con una dolce espressione dispiaciuta,così mi avvicino per prenderla tra le braccia e darle un bacio. Purtroppo faceva molta fatica a non pensare a qualcosa senza immaginarsi il peggio. Le accarezzo la guancia con il pollice facendole un sorriso e riuscendo a contagiarla.

E: tutto bene con Gaia?

B: sì.

E: l'hai stressata,vero?

B: abbastanza.

E: bravo papà.

Mi fa l'occhiolino per poi darmi un bacio,alzandosi per chiudere l'acqua. Da come fuma,deduco sia poco più che tiepida e il profumo nell'aria è il consueto adorabile aroma di vaniglia che oltre ad essere il suo preferito,la fa anche rilassare. Faccio per andare e lasciarle fare il suo bagno,ma lei mi richiama.

E: ti va di restare?

B: la risposta la sai,ma se hai bisogno di relax non voglio disturbarti.

E: magari mi fai pensare ad altro e poi ho voglia di essere abbracciata.

B: come vuoi tu.

Viene verso di me,dandomi un bacio e prendendomi la mano. Mentre lei si raccoglie meglio i capelli,io inizio a togliermi i vestiti. Entro nella vasca sdraiandomi poi,dopo che si è tolta l'asciugamano,la aiuto ad entrare e subito viene a posizionarsi tra le mie braccia. Appoggia la testa sulla mia spalla,così le do un bacio sulla guancia e uno di poco sotto,vicino al collo.

B: vedrai che andrà tutto bene amore.

E: ma se non fosse così?

B: perché non dovrebbe? Devi pensare positivo,alla fine è solo un esame di controllo.

E: che potrebbe dire che ho qualcosa di grave.

La settimana scorsa le era arrivata una lettera da parte dell'ospedale che la invitava ad andare a fare un esame per la prevenzione dei tumori al seno. Aveva fatto qualche controllo ogni tanto,soprattutto avendo avuto tre gravidanze,ma mai nulla di simile. Già essere andata due giorni fa,le aveva causato non poca preoccupazione,ma a breve le avrebbero telefonato per darle i primi risultati,che poi avrebbe ricevuto per posta. Erano degli esami che di routine chiedevano di fare,così come anche a noi uomini,quando si superavano i 45 anni. Capisco che però essendo la sua prima volta e per di più trattandosi del seno,la cosa la preoccupi. Passo le mani lungo le sue braccia andando a congiungere le nostre mani per intrecciare le dita.

B: amore non hai mai avuto qualcosa che non va,vedrai che andrà tutto bene.

E: come fai ad essere tranquillo quando li fai tu: non hai mai paura che ti capiti qualcosa?

B: sempre,ma non posso nemmeno vivere con la paura. Posso solo sperare di stare bene e per adesso è così e sarà così anche per te.

E: e se fossi malata?

B: Emma non ci pensare nemmeno.

E: con una famiglia non posso non pensarci.

Da una parte avrei voluto lasciarla tranquilla e non disturbarla con la mia presenza,ma dall'altra sono contento che si stia sfogando con me: generalmente tiene tutto dentro e questo dopo un po' la porta a scoppiare.

B: innanzitutto non usare la parola malata,ok? Sai meglio di me che se trovassero qualcosa potrebbe trattarsi di mille problemi,ma non necessariamente gravi.

E: e se fosse grave?

B: se fosse grave,non cambierebbe nulla: io sarei sempre qui per te così come la nostra famiglia.

E: spero solo di non avere nulla per non averlo passato ai ragazzi.

B: amore adesso non farti queste paranoie ok? Stiamo tutti bene,tu per prima.

Non sarebbe stata né la prima né l'ultima persona sulla terra con questo problema se le fosse successo,ma senza dubbio preferisco che non le trovino nulla. Se dovesse andare male però,per me non cambierebbe niente perché le starei accanto come farebbe senza dubbio lei con me.

B: vuoi sapere una cosa?

E: mh?

B: sono sicuro che tra un paio di giorni quando saprai i risultati,rideremo di questo momento.

E: speriamo...

B: sarà così fidati di me: ti ho mai deluso. - scuote la testa - Allora ti prometto che andrà bene.

Mi accenna un piccolo sorriso e io le poso un bacio sulla fronte: non è cambiato molto da quando più di vent'anni fa riuscivo a farla sentire meglio con le mie parole,anche se vorrei fare di più. Emma mi prende le mani,portandosele sulla pancia in modo da farsi abbracciare per bene.

E: grazie per essere rimasto.

B: figurati: averti nuda in una vasca era un motivo sufficiente.

E: che stupido che sei. - mi bacia la guancia - So che dovevi sistemare alcuni documenti.

B: ho altre priorità e a proposito... stasera abbiamo casa tutta per noi.

E: non ti sfugge niente eh...

B: non questo genere di cose.

La sento sorridere mentre le do un bacio sul collo: ormai casa nostra tra figli e nipoti è un vero e proprio porto di mare. Trovare un momento per noi non è facile,ma approfittavamo sempre di momenti come questi.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora