Capitolo 1656

452 34 2
                                    

Em: è pronto... - fa una piccola risata - dovremo mangiare.

C: dobbiamo proprio?

Em: mi sono impegnata tanto...

C: allora va bene. - le faccio l'occhiolino - Continueremo dopo.

Em: ci conto.

Mi da un bacio sulla punta del naso per poi sorridermi,così la aiuto a scendere anche se non le servirebbe. Fa per andare a prendere qualcosa con cui tirare fuori la cena dal forno,ma la precedo.

Em: è il tuo compleanno,siediti che ci penso io.

C: visto che è il mio compleanno,decido io: siediti.

Em: ma...

C: hai già fatto più di quanto dovevi,lasciami almeno l'onore di servirti no?

Em: se me lo chiedi così...

Alza gli occhi al cielo,dandomi un bacio e andandosi poi a sedere. Il profumo che avevo sentito appena entrato era buonissimo,ma quando vedo quello che c'è nel forno non posso non essere contento. Vedo che sui fornelli c'è pure una padella con il coperchio e anche se la curiosità mi porterebbe a guardare cosa c'è dentro,lascio la sorpresa per dopo. Emily mi passa i piatti ed io servo entrambi,andando a sedermi di fianco a lei.

Em: spero ti piaccia.

C: sicuramente,ma già il fatto che tu ci abbia perso tempo vale qualsiasi cosa.

Em: buon appetito allora.

C: buon appetito anche a te.

Prendo una prima forchettata,assaggiando: devo confessare di aver avuto qualche dubbio all'inizio,perché a parte i piatti fondamentali Emily non è molto brava a cucinare,tuttavia più assaggio,più mi rendo conto di quanto sia buono. Anche Emily sta mangiando,ma noto il suo sguardo su di me.

Em: allora? È buono?

C: buonissimo.

Em: sapevo ti sarebbe piaciuto.

C: davvero? Insomma non che voglia dirti nulla di male,ma non avevi nemmeno un dubbio?

Em: beh... sì certo. Insomma intendevo che siccome mi ami,non mi avresti mai detto che non è buono.

Mi fa un sorriso,abbassando poi lo sguardo e tornando a mangiare: il suo comportamento è strano e inoltre non capisco le sue parole perché anche se in maniera gentile e scherzosa,le facevo sempre notare quando qualcosa le veniva male.

C: è andato tutto bene stamattina?

Em: mh... sì. - finisce il suo boccone - Io e Veronica dovevamo solo fare un controllo,infatti alle 11 avevamo già finito tutto.

C: se era solo un controllo,avrebbero potuto lasciarvi tranquille almeno oggi.

Em: non é stato un problema,ma comunque ci lasciano martedì pomeriggio libero.

Non capitava spesso che dovesse andare a lavorare alla domenica,ma se proprio dovevano chiamarla,almeno che fosse per qualcosa di importante e non solo un controllo che avrebbero potuto rimandare tranquillamente a domani.

Em: dopo pranzo sono andata dai miei.

C: ah bene. Come stanno?

Em: benissimo. C'era anche Camila: mia sorella l'ha lasciata da loro per avere un po' di tempo con Luis.

C: e tuo padre cos'ha detto?

Em: papà non lo sa.

Alza lo sguardo per poi sorridermi e mangiare un altro boccone: sicuramente a Simone avevano dato un'altra versione. Non che non immaginasse la cosa,ma dal suo punto di vista è comprensibile voler evitare di farci i conti.

Em: ti fanno tutti gli auguri,compresa Camila.

C: me li hanno mandati anche per telefono e li ho ringraziati. Come mai sei andata da loro?

Em: in che senso?

C: solo che non me lo avevi detto e di solito non vai solo per un'ora.

Vista la distanza,quando andavamo da loro,come minimo stavamo per qualche ora in modo da poter passare un po' di tempo con loro,nonostante andassimo spesso sia insieme che da soli. Le mie parole sembrano averla presa alla sprovvista e prima di rispondermi,si passa il tovagliolo sulle labbra.

Em: beh... ecco avevano un regalo per te.

C: un regalo?

Em: sì. Papà ti ha preparato la tua torta preferita.

C: non doveva disturbarsi,ma accetto volentieri. Domani lo chiamo.

Emily mi sorride e poi torniamo a mangiare. Mi chiede com'è andata con i miei amici,così le racconto tutto. Il bello di stare con Emily è che con lei viene naturale dire ogni cosa perché non è un bisogno di controllarsi a vicenda,ma soltanto un voler condividere quello che facciamo. Arriviamo anche a mangiare il secondo,anche questo uno dei miei piatti preferiti,ma continuando la cena inizia a venirmi un dubbio sul fatto che sia stata davvero lei a prepararli. Suo padre aveva preparato la torta e probabilmente non solo quella. Per me non ci sarebbe nulla di male se non li avesse preparati lei,anche perché non era tenuta a farlo,ma mi fa sorridere il fatto che pensi di apparire migliore ai miei occhi. Non la amo di certo per come cucina e tanto meno voglio che si senta in difetto per questo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora