Em: tutto ok? Vuoi che chiami qualcuno?
C: no,loro li vedo tutti i giorni. Rimani qui tu,sto bene non preoccuparti.
Em: è quello che mi hai sempre detto,ma io avrei preferito la verità Colin.
C: ti hanno detto tutto eh?
Em: purtroppo sì.
So benissimo il perché non mi abbia voluto dire nulla,non ci vuole molto a capirlo. Tuttavia sono "arrabbiata" perché non era nelle condizioni di affrontare tutto da solo e per quanto potesse fare male,io avrei voluto stargli vicino.
Em: prima o poi lo avrei saputo comunque,non credi?
C: lo so,ma speravo comunque il più tardi possibile.
Em: perché non me lo hai detto?
C: ti amo Em,è stato più forte di me.
Em: lo so e ti amo anche io,ma....
Non riesco a finire di parlare perché,guardandolo negli occhi,torno a piangere. Qualsiasi intendo cade,quando realizzo che sono innamorata dell'uomo migliore del mondo: sono fortunata ad avere una persona che mi ama così tanto.
C: amore...
Em: non avresti comunque dovuto nascondermi le tue vere condizioni... - continuo a piangere - mi manchi...
C: anche tu,ogni minuto.
Mi ero ripromessa che mi sarei trattenuta dal piangere tanto davanti a lui: so che non sopporta vedermi stare male,soprattutto per lui e l'ultima cosa che voglio è farlo sentire ancora peggio. Anche lui infatti,vedendomi così,ha gli occhi lucidi e la voce rotta.
Em: adesso come ti senti?
C: bene.
Em: la verità...
C: è la verità amore. - mi sorride - Vederti è un sogno: non avrei potuto avere cura migliore.
Em: vorrei tanto che fosse così.
Contraccambio il suo sorriso che però nasconde una sfumatura di rammarico: per quanto io lo ami e lo veda sempre meraviglioso,non posso negare che stia tutto tranne che bene. Sono sempre stata abituata a vederlo in forma,mentre ora ha perso un po' del suo vigore insieme a qualche chilo soprattutto.
C: non piangere Em per favore... odio vederti così.
Em: ho paura...
C: non devi amore mio,io non ti lascio.
Fin da quando lo avevo conosciuto,avevo riconosciuto in lui una grande capacità: riusciva a fare suonare vere le cose più assurde. Quando poi esprimeva il suo amore per me,rendeva convincente ogni cosa,come se i suoi sentimenti potessero oggettivamente vincere tutto. Fa ancora una smorfia di dolore,ma che sembra andare via subito.
C: come stanno i bambini?
Em: bene,ma gli manchi tanto.
C: lo spero perché a me mancano da morire.
Em: chiedono sempre di te. - gli sorrido - Quando ho detto a Leah che saremmo venuti da te,si è andata a mettere davanti alla porta.
C: sono qui?
Em: sì,credo li porteranno qui tra un po'.
Gli occhi che prima aveva lucidi,ora lo tradiscono facendogli scendere qualche lacrima. So quanto tiene a me e ai nostri figli e posso solo immaginare la sofferenza che prova nel non poterli vedere e peggio non poterli stringere. Non serve che mi dica nemmeno quello che sta pensando perché lo so benissimo.
Em: amore stanno bene. Gli manchi da impazzire,ma stanno bene.
C: bene. - si asciuga velocemente le lacrime - E tu? Come stai? La tua famiglia tutto ok?
Em: mamma sempre il solito,mi ha chiamato stamattina papà: non è facile per nessuno. Ho sentito anche i tuoi.
C: anche io,mi dispiace anche per loro.
Gli sorrido soltanto perché ho ormai collegato tutto e lo capisco. I suoi genitori non avevano potuto venire qui a causa di lei vari blocchi,ma li sentivamo entrambi spesso. Quando parlavamo di Colin,sia a me che a loro aveva detto di stare bene.
Em: glielo dirò con molta delicatezza,ma non ci dobbiamo preoccupare perché tu starai bene molto presto.
C: Em...
Em: no,Colin. Tu starai bene.
Mi bruciano gli occhi,ma trattengo le lacrime: vorrei anche io poter far risultare vere certe parole,ma a differenza sua non ce la faccio. Cerco comunque di essere il più decisa possibile,riuscendo a non farlo ribattere.
C: non mi hai risposto però.... tu come stai?
Em: mi manchi Col,mi manchi così tanto.
C: lo so,anche tu... mi dispiace.
Em: non è giusto però: tu non te lo meriti.
C: voi non ve lo meritate...
Riprende ancora una volta a tossire. Sapevo che si sarebbe sentito ancora più in colpa di quanto lo si sente già nel vedermi stare male: farebbe qualsiasi cosa pur di evitare a me e ai bambini questa situazione.
Em: Colin devi essere positivo però.
C: lo sono,ma... devo pensare anche a cosa accadrebbe se le cose andassero male.
Em: hai detto che non mi lasci e quindi non ci pensare nemmeno.
C: sono contento che tu sia qui,anche se ora sei arrabbiata.
Em: non potrei mai esserlo con te.
Lo osservo mentre mi sorride perché sa che in una circostanza normale mi sarei arrabbiata tanto. Difficilmente riesco ad esprimere davvero quello sento e solo con lui mi sento libera di farlo,ma questa volta so che lo farei stare male,quindi trattengo ogni cosa.
C: devo dirti alcune cose...
Em: in che senso?
C: sei la cosa più bella che abbia avuto dalla vita,tu e i bambini.
Em: Col lascia perdere,ok? Non ti permetterò di iniziare un discorso di addio.
C: Emily per favore,ascoltami.
Raramente mi chiamava con il mio nome intero perché mi chiamava quasi sempre amore o semplicemente Em. Quando lo fa,è perché è davvero serio e anche se non vorrei,devo ascoltarlo.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...