Capitolo 1685

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Em: mi piace quando fai così....

C: così come?

Em: così.

C: ora massaggio però.

Le do un altro bacio,sentendola poi sbuffare per il fatto di dover alzare la testa e allontanarsi da me. Non è facile avvicinarsi in questo modo e poi andare via perché quando si ama una persona vorresti solo andare avanti. Faccio un bel respiro e poi mi metto un po' di olio nelle mani,iniziando a massaggiarle le spalle.

Em: non sfiorarmi così.

C: non posso di certo male alle spalle,devo essere delicato.

Em: sai cosa intendo: non vuoi che ti stuzzichi e poi lo fai tu con me.

C: ma non è vero. - mi scappa da ridere - Guarda che ti sto solo massaggiando.

Em: beh mettici meno enfasi.

Continuo a ridere mentre la sento rilassarsi sotto il tocco delle mie mani: oggi deve essere una di quelle giornate in cui i suoi recettori sono particolarmente attivi,perché non sto facendo davvero nulla di ché. Continuo a massaggiarle,spostandomi anche lungo la sua schiena e per un paio di minuti non le sento dire nulla.

C: amore tutto bene?

Em: mh mh.

C: come mai non parli?

Em: sto cercando di controllare le mie sensazioni.

C: che sensazioni?

Em: non fare il finto tonto.

Dal modo in cui parla credo di aver intuito quello che intende con "sensazioni" e quindi sorrido: sinceramente pensavo che se la fosse presa visto che la gravidanza l'ha resa un po' più permalosa del solito.

Em: io non so se ci arrivo a stasera senza di te.

C: ma dai. - sorrido - Non esagerare: non siamo lontani,sono sempre qui.

Em: io sono qui che ho bisogno di stare con te e tu ridi di me... non è divertente.

C: amore andiamo,se ti sentissi rideresti anche tu.

Em: vorrei tirarti una scarpa,invece quando parli in questo modo dolce mi fai venire ancora più voglia di fare l'amore.

Quando ha questi momenti è davvero molto buffa perché le viene molto male fare l'arrabbiata con me. Il suo tono da bambina infastidita sotto sotto fa sorridere anche lei,anche perchè nessuno potrebbe prenderla sul serio. Sposto le mani nella parte bassa della sua schiena,avvicinandomi alla sua spalla per posarci un bacio.

C: guarda che non manca molto a stasera.

Em: è comunque troppo tempo.

C: beh... sei molto buona quando profumi di cocco.

La mia frase sembra stupirla perché si gira di poco verso di me,seguendomi con lo sguardo mentre stampo diversi baci lungo la sua spalla. La trovo molto dolce quando si espone così tanto con me e ovviamente non può che farmi piacere.

Em: non ti ho comunque convinto,vero?

C: no,ma qualche bacio posso dartelo.

Em: più di qualche per favore.

Accolgo la sua richiesta e mentre continuo a muovere lentamente le mani lungo la sua schiena,le bacio il collo. Emily poteva diventare molto insistente a volte,ma era anche comprensibile visto che è la sua condizione a portarla ad esserlo e alla fine è pur sempre la nostra luna di miele.

C: come va?

Em: meglio,ma potrebbe andare ancora meglio.

C: devi avere pazienza,accontentati di questo piccolo assaggio.

Em: se non aspettassi già i bambini,sono certa che avremmo comunque finito questa luna di miele non più in due.

Sorrido sulla sua pelle nel sentirle dire questa frase: molto probabilmente se non fosse stata incinta,avremmo avuto molte più occasioni per stare insieme e anche se avere dei figli,poteva non essere nei nostri piani immediati,forse sarebbe successo. Continuo a posarle dei baci nel collo e sulle spalle e ad ogni bacio Emily si rilassa di più. Questo suo momento di relax viene però interrotto quando alza di scatto la testa dalla mia spalla,portandosi una mano sulla pancia.

Em: questa fa male.

C: ehy,rilassati: vieni qui.

Mi abbasso leggermente all'indietro,portandomi Emily vicino e facendola stendere completamente contro il mio petto. Poso le mani sulla pancia riuscendo a sentire,nonostante la presenza dell'asciugamano,quanto i bambini si stiano muovendo.

Em: sono agitati.

C: tranquilla,adesso passa.

La vedo corrugare un po' il viso per il fastidio che sta sentendo e anche se non posso provare quello che sente fisicamente,con le mani riesco a percepire che stanno scalciando forte effettivamente. Tolgo completamente l'asciugamano dalla sua pancia per poter avere un contatto più diretto e accarezzarle la pancia sembra farla stare meglio.

Em: credo sia una piccola contrazione.

C: come va ora?

Em: molto meglio grazie,ma non smettere.

C: rilassati,non preoccuparti.

Continuo ad accarezzarle la pancia sentendo che i bambini si stanno calmando: purtroppo Emily è in un punto della gravidanza in cui il suo corpo si sta preparando al parto. Non le capita spesso di avere delle contrazioni,ma quando succede posso solo aiutarla a sentirsi meglio in questo modo.

C: so che non ne siete consapevoli,ma non dovreste fare male alla mamma.

Em: sono d'accordo.

C: non mi ascolteranno tanto presto credo.

Em: beh per ora si sono calmati,quindi meglio di niente.

Le do un paio di baci nel collo mentre la sento ancora riprendere fiato per il dolore che ha appena dovuto sopportare. Non si lamenta mai quando le succede e questo la rende ancora più forte di quanto già non sia.

C: passata?

Em: passato tutto.

C: vuoi che continuo il massaggio?

Em: no,basta così. Voglio solo stare qui vicino a te.

C: amore...

Le accarezzo la guancia mentre mette le mani sulle mie quasi avesse paura che io le tolga dalla sua pancia. Anche se non fa parte del suo carattere lamentarsi per ogni cosa e,nonostante la sua alta soglia di sopportazione del dolore,so che la spaventa l'idea che qualcosa possa andare male.

C: sono qui Em,non preoccuparti.

Em: pensi stiano bene?

C: certo. - la rassicuro subito - Lo sai che sono contrazioni normali per questo periodo.

Em: e se stessi facendo qualcosa che non va bene? Questa è stata abbastanza forte.

C: stai facendo tutto nel modo migliore amore. So che sei spaventata,ma è tutto normale.

Fortunatamente la sua gravidanza,pur essendo gemellare,era andata ben fin dall'inizio e lei aveva fatto sempre tutto nel migliore dei modi. Quello che la fa parlare ora è la paura,ma immagino sia normale: visto quanto è sempre positiva,ha diritto anche lei a questi momenti.

Em: è che non sono abituata ad averle.

C: lo so e questo è perché sta andando tutto benissimo.

Em: non mi piace non avere il controllo sulle cose.

C: oh lo so bene. Vorrei poterti aiutare di più.

Em: lo fai già.

Alza il braccio,accarezzandomi la guancia così le prendo la mano posandoci sopra un bacio. Inizia poi a muoversi,arrivando a mettersi stesa su un fianco tra le mie gambe,stringendosi sempre al mio petto.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora