Capitolo 1736

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Dopo circa quaranta minuti,sono costretta ad andare in bagno e lei insiste per venire con me e come al solito mi fa perdere tempo. Quando però esco dal bagno delle donne,nel corridoio trovo proprio quel Tom e per poco non mi spavento.

Em: scusa. Non pensavo ci fosse qualcuno.

T: non è per niente facile raggiungerti,sai.

Em: come?

T: Colin non ti toglie gli occhi di dosso: è difficile riuscire a parlare con te un momento.

Em: è mio marito,non voglio nemmeno che me li stacchi gli occhi di dosso.

All'inizio non avevo proprio capito a cosa si stesse riferendo,ma il suo tono unito al modo in cui mi sta guardando non mi piace per niente. È appoggiato con la spalla alla parete di fronte a me e come mi vede fare un passo,si stacca dal muro così mi fermo.

T: non vorrai già andare via...

Em: è proprio la mia intenzione.

Prima ancora che io riesca a muovere un altro passo,lui viene a piazzarsi davanti a me. Ho capito che vuole provocarmi,ma non ho intenzione di abbassarmi al suo livello. Leah stranamente non sta parlando,ma quando lui si avvicina la stringo istintivamente più forte a me.

Em: spostati.

T: perché dovrei?

Em: perché io devo passare.

T: e se io non volessi farti passare?

Em: ti conviene allontanarti.

T: sai... credo di aver capito perché Colin ha deciso di sposarti...

Continua a sorridere,spostando gli occhi lungo il mio corpo e facendomi persino venire i brividi. Cerco di ignorarlo e andarmene,ma lui mi spinge contro al muro tenendomi una mano sul fianco e l'altra attorno al polso della mia mano libera.

Em: mollami!

T: non credo che ti servirà alzare la voce: c'è troppa confusione di là.

Em: non mi serve urlare.

Essendo molto vicino a me,provo a colpirlo con il ginocchio nel punto più debole che un uomo ha,ma lui si sposta prontamente come se si aspettasse quella mia mossa. Mi schiaccia ancora di più contro il muro,premendomi con più forza le mani addosso e fermandomi le gambe con la sua. Non sono di certo una di quelle ragazze fragili che si fanno mettere all'angolo,ma la sua forza è nettamente superiore alla mia. Quando infatti mi sono sentita stretta ancora di più,per poco stavo per mollare la presa su Leah che per fortuna si sta tenendo molto stretta a me. Questo ragazzo non ha spaventato solo me,ma anche lei: si mette a piangere,stringendosi al mio collo come fa tutte le volte che ha paura di qualcosa.

T: ho sempre apprezzato i gusti di Colin.

Em: levami le mani di dosso! Non vedi che sta piangendo?

T: è quello che fanno i bambini,giusto?

Em: non so cosa tu voglia da me,ma...

T: non credo ci voglia molto a capirlo.

Em: non ci provare nemmeno!

T: mi piaci quando fai così.... ghiaccio fuori e fuoco dentro.

Mantenendo la pressione della sua mano forte su di me e quindi impedendomi di muovermi,la fa scendere di poco lungo la mia coscia,raggiungendo lo spacco del mio vestito. Cerco di divincolarmi dalla sua presa,ma mi è molto difficile vista la sua mole. Cerca di avvicinarsi poi con la chiara intenzione di baciarmi,ma è Leah a bloccarlo. Presa dalla paura che volesse farmi del male,gli ha dato un piccolo schiaffo: non ha molta forza,ma capitava che lo facesse anche a noi e so quanto possa essere fastidioso,soprattutto quando ti colpisce l'occhio. Lui allontana subito il viso da me,tenendomi però ancora attaccata al muro. A quanto pare il gesto di Leah non gli ha fatto per niente piacere,perché dopo essersi passato una mano sull'occhio colpito,riporta lo sguardo su di noi,abbastanza seccato.

T: che piccola guastafeste...

Me la stringo ancora di più,per quanto possibile vedendolo tornarmi vicino e prendere il braccio di Leah per tenerla ferma. Cerco di divincolarmi per fare in modo che la lasci,ma prima ancora che io riesca a dire qualcosa,vedo Colin sbucare dal corridoio. Credo che non vedendoci tornare,abbia pensato che io potessi aver bisogno di aiuto con Leah.

C: toglile le mani di dosso!

A differenza mia,lui non lo ha visto arrivare e prima che potesse baciarmi,Colin si è scagliato su di lui,togliendomelo di dosso. Gli da un pugno,facendolo praticamente cadere a terra e spaventando anche me: non credo di averlo mai visto così arrabbiato.

C: non azzardarti a mettere le mani su di loro!

Sono impegnata a cullare Leah ancora in lacrime per lo spavento,ma riesco a seguire tutto con lo sguardo. Il pugno che Colin gli ha dato,gli ha fatto persino sanguinare il naso e appena lui accenna ad alzarsi,Colin fa per avvicinarsi di nuovo a lui. Carica di nuovo il braccio,ma io vado a mettermi davanti a lui.

Em: Col fermati per favore.

C: Emily lasciami...

Em: no.

C: io lo uccido!

Em: per favore,Leah è già abbastanza spaventata.

Tom,non appena mi ha visto fermare Colin,ne ha approfittato per andarsene,ma sono sicura che Colin andrebbe a cercarlo se lo lasciassi andare. Ora è accecato dalla rabbia e le sue parole non potrebbero essere più serie di così.

C: non lo farò andare via senza conseguenze.

Em: non mi interessa,non è successo nulla di grave.

C: Emily quello schifoso ti ha messo le mani addosso! Stava facendo male sia a te che a Leah! Non la passerà liscia.

Fa per andare via,ma io mi stringo alla sua giacca e,cingendogli il torace con un braccio,mi accoccolo con Leah al suo petto. Non mi ritengo una ragazza debole da questo punto di vista,ma ho davvero avuto paura per un attimo. Se non fosse arrivato lui,non so se mi avrebbe baciato,ma più di tutto non avrei sopportato che facesse ancora più male a Leah. Riesco a sentire il battito di Colin molto veloce e il suo torace si abbassa e si alza molto rapidamente. Non dice una parola,ma dopo qualche secondo lo sento stringerci forte a lui. Da ad entrambe un bacio tra i capelli e Leah si aggrappa subito alla sua camicia,calmando lentamente il suo pianto.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora