Capitolo 1711

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Em: ti ricordi quando anni fa pensavamo a questo momento?

C: certo che mi ricordo: ne volevi addirittura quattro.

Em: beh già ne abbiamo due: sarà un attimo arrivare a quattro.

C: vediamo di farlo durare un po' questo attimo peró perché per ora ne avremo abbastanza di loro.

Em: lo so. - si mette a ridere - Sono contenta però che siano due.

Chiaramente siamo stati consapevoli fin dall'inizio che avere due gemelli,avrebbe rappresentato un grande impegno. Tuttavia anche se avere un bambino solo sarebbe stato più facile,eravamo contenti che fossero due. Ora che sono qui,quella contentezza è ancora maggiore.

Em: l'hai detto ai tuoi?

C: gli ho telefonato e gli ho mandato le foto. Ti mandano un abbraccio e hanno detto che verranno il prima possibile.

Em: cosa hanno detto quando li hanno visti?

C: secondo te? Che erano meravigliosi e ovviamente mamma ha trovato somiglianze che solo lei vede.

Em: non è vero: hanno molto della tua famiglia.

Se devo essere onesto in Leah e Liam si potevano trovare molti dei tratti distintivi sia della mia famiglia che di quella di Emily,ma mia madre esagerava come suo solito. Lei era capace di trovare somiglianze davvero inesistenti,un po' come aveva fatto Simone.

Em: hanno visto gli occhi?

C: gliel'ho detto perché nella foto dormivano.

Em: e?

C: papà si è commosso mentre mamma non ha resistito e ha pianto. Nessuno,io per primo,pensava che potessero prendere gli occhi di Liam.

Em: beh gli stanno benissimo.

La vedo sorridere mentre torna ad abbassare lo sguardo su Liam e poi su Leah che invece ha gli occhi aperti: gli occhi di mio fratello erano particolari ed erano una caratteristica molto precisa,ma loro due li portano decisamente meglio di lui. Notiamo ad un certo punto che Liam allontana le labbra dal seno di Emily,ma sembra quasi farlo involontariamente perchè poi non ha nemmeno intenzione di riattaccarsi. Emily gli accarezza la guancia,ma lui continua ad avere gli occhi chiusi.

C: non posso crederci... si è addormentato.

Em: a questo non ero preparata: mi dici spesso che sono comoda,ma non pensavo tanto.

C: hai capito però... zitto zitto,si va ad addormentare così: ha trovato il suo angolo di pace.

Em: sarà tranquillo,ma è pur sempre un maschio ed è già furbo quanto te.

C: beh a me non sembra di essermi mai addormentato lì davanti,anzi.

Em: è stata dura aspettare che uscisse papà per tutte queste battute,eh?

Annuisco mettendomi a ridere per le sue parole perché in effetti non avrei mai osato tanto davanti a Simone: va bene che avevamo un ottimo rapporto,ma non so se le avrebbe trovate poi così divertenti,inoltre non mi sembra comunque il caso.

C: vuoi metterlo nella culla?

Em: sì così dorme tranquillo,ma puoi tenere tu Leah?

C: certo,come mai?

Em: mi sento un po' stanca.

C: non c'è problema,tranquilla.

Mi sorride molto timidamente come se si vergognasse di non poterla prendere ancora in braccio,ma è più che comprensibile: non ha fatto in tempo a svegliarsi che l'abbiamo "inondata" e forse avremmo dovuto tutti andarci più piano,io per primo. Avvicino la culla al letto,facendola aderire al bordo,così che ad Emily basta sporgersi un po' per mettere dentro Liam e sistemargli anche la copertina.

C: adesso vado a chiamare l'infermiera ok?

Em: va bene,così magari dopo se non ti dispiace dormo ancora un pochino.

C: amore smettila di dire frasi come "se ti dispiace" o "scusa": hai appena partorito,quindi l'unica cosa a cui devi pensare è prendertela con calma.

Em: ok.

C: arrivo subito.

Le do un delicato bacio sulla fronte,alzandomi e uscendo dalla stanza con Leah in braccio. Appena esco vedo che Simone,Emma e Gaia sono nella sala d'aspetto e stanno parlando proprio con l'infermiera,così li raggiungo.

X: ma guarda chi c'è... - accarezza la manina di Leah - tutto bene?

C: sì grazie.

E: stavamo parlando del fatto che gli esami sono andati benissimo.

C: davvero?

X: lei e il suo fratellino stanno divinamente. Tutto nella norma,anzi molto meglio considerate le complicazioni che avrebbero potuto esserci con due gemelli.

Mi avevano già detto che stavano bene,ma avere questa conferma mi fa proprio tirare un sospiro di sollievo. Al di là di tutto,l'unica cosa che davvero interessava a me ed Emily era che fossero entrambi in perfetta salute.

X: mi hanno anche detto che Emily si è svegliata da un po'.

C: sì,mi scusi se non l'abbiamo chiamata subito ma voleva stare un po' tranquilla.

X: nessun problema,avete fatto bene. Ora però vorrei vederla,vieni dentro anche tu?

Annuisco velocemente alle sue parole,avvicinandomi a Gaia per metterle Leah tra le braccia visto che mi ha fatto subito segno di dargliela. Mi ricordo solo ora però,vedendola iniziare a piangere,che non sopporta molto la distanza con suo fratello.

C: ti va di venire con me Gaia? Non voglio che pianga.

X: venute tutti,così magari la salutate: credo che dopo i controlli,vorrà riposare.

C: in effetti mi ha detto di sentirsi stanca.

X: è normale. Voglio solo farle qualche domande prima di controllarle il taglio.

B: veniamo tutti va bene.

Do comunque Leah a Gaia perché per quanto ami tenerla vicino,in effetti non sento più le braccia. Entriamo in stanza da Emily e come ci vede,colgo subito nei suoi occhi la sorpresa nel vederci tutti qui,ma credo anche che ne abbia capito il motivo.

X: ciao Emily,come ti senti?

Em: bene,un po' stanca e indolenzita ma bene.

X: mi hanno detto che hai avuto modo di stare con loro e... addirittura ne avete fatto già addormentare uno.

Nota dopo poco che Liam non è solo tranquillo nella culla,ma che sta proprio dormendo. Emma e Simone si avvicinano a lui per osservarlo,mentre Gaia rimane vicino a me con Leah in braccio che ha smesso quasi subito di piangere appena siamo entrati. L'infermiera nel frattempo si avvicina al pannello da cui partono alcuni fili collegati al braccio di Emily.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora