Capitolo 1660

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C: come hanno reagito? Soprattutto tuo padre che mi preoccupa di più.

Em: erano contentissimi e papà ha trattenuto persino le lacrime: dovevi vederlo.

C: nemmeno una frecciatina quando ha saputo che erano gemelli?

Em: ben in effetti sì,ma dopo. Probabilmente te ne farà un paio appena ti vedrà.

C: mi farò dire da Luis cosa aspettarmi.

Scoppiamo a ridere per poi darci un bacio: ormai conosco suo padre e immaginavo che ne sarebbe rimasto contento. Chiaramente da padre protettivo qualche frecciata la tirava sempre,ma mi aveva sempre detto di quanto fosse felice che ci fossi io al fianco di Emily. Istintivamente metto di nuovo la mano sulla pancia di Emily,notando che è piatta come sempre.

C: quindi lo sai da un mese,ma sei incinta da...

Em: 8 settimane.

C: non si vede ancora.

Em: ehy - mi guarda divertita - non sarai già apprensivo?

C: no,ma credevo si vedesse prima con due bambini.

Em: il dottore mi ha detto che inizierà a vedersi dalla decima settimana e poi sarà un crescendo: tranquillo,diventerò una balena.

Il modo in cui dice queste parole mi fa scappare una risata perché le accompagna a dei gesti molto buffi. Personalmente non mi interessa molto di quanto grande potrà diventare,per me rimarrà sempre bellissima. Le accarezzo il collo,avvicinandomi per darle un bacio.

C: a miei occhi diventerai solo la madre dei nostri bambini,nient'altro.

Em: non so in Irlanda,però da noi si traduce con balena,ma ok.

C: smettila sei fantastica.

Em: lo so,ma vedremo tra qualche mese. - scrolla le spalle - Comunque non mi interessa molto: sinceramente non so nemmeno cosa significhi ingrassare,quindi sarà un'esperienza nuova.

C: brava: ottimo approccio. Ti metterai nei panni di noi comuni mortali.

Emily faceva parte di quel gruppo di persone fortunate che non mettevano su un grammo nemmeno a pagarli,ma fortunatamente non era mai stata una ragazza fissata con la linea e quindi non credo che avrà così grandi problemi ad affrontare quella fase. Inoltre tornerebbe in forma in due secondi anche se dovesse partorirne tre di bambini.

C: cosa vuoi fare per il matrimonio?

Em: domani?

C: domani?! - scoppio a ridere - Emily non voglio aspettate una vita,ma nemmeno fare le cose così in fretta.

Em: a me importa solo sposarti.

C: per me è lo stesso,ma ti meriti un matrimonio come si deve: chiesa,fiori,abito... insomma tutto.

Mi guarda alzando gli occhi al cielo: è talmente impulsiva che uscirebbe per andare a sposarsi anche ora e mi fa piacere,ma so che poi se ne pentirebbe. Sarebbe stato un momento da condividere con le nostre famiglie,anche perché so che le piacerebbe una cerimonia come si deve e non questa fretta all'insegna dello "sposiamoci a Las Vegas".

Em: hai ragione.

C: quando ti piacerebbe farlo?

Em: il prima possibile.

C: prima che nascano?

Em: ovvio. Calcolando le tempistiche dovrebbero nascere per agosto: che ne dici di giugno?

C: io non avrei problemi,ma sei sicura? Insomma non vorrei che poi ti trovassi con troppa pressione addosso.

Non che io non voglia sposarla il prima possibile,ma avrei anche aspettato dopo la nascita dei bambini: anche se lei è una ragazza molto forte,so che non è facile gestire delle ansie quando si è incinta e non vorrei che tutto il contorno possa portarla ad affaticarsi.

Em: mi conosci: sto morendo dalla paura per quello che mi aspetta,ma sono forte. Sarò in grado di mantenere il controllo su tutto.

C: beh ci faremo dare una mano per organizzare tutto,così dovrai fare il meno possibile.

Em: non sarò malata: mamma e papà hanno organizzato il loro matrimonio in poco più di un mese.

C: tua madre non aspettava due gemelli: a giugno sarai incinta di sette mesi.

Em: sei carino quando provi a farmi cambiare idea,sapendo che non lo farò.

Mi sorride,accarezzandomi la guancia per poi baciarmi: questa donna mi farà diventare matto con la sua testardaggine. Le possibilità non ci mancano quindi avremo assunto qualcuno in grado di aiutarci ad allestire un matrimonio degno di tale nome. Continuiamo a baciarci,ma poi ad un millimetro dalle mie labbra,mi dice la parola "torta".

C: come?

Em: mi andresti a prendere un pezzetto di torta?

C: hai già fame?

Em: un pochino... insomma da un paio di settimane mi capita di mangiare qualcosina in più.

C: non me n'ero nemmeno accorto: tu mangi di tuo per tre.

Mi da un altro bacio,mettendosi a ridere perché sa benissimo che anche se non fosse incinta,andrei di corsa: prima di andare a letto,mangiava sempre qualcosa di dolce e lei la chiamava la sua "merenda notturna". Mi alzo e vado di là a tagliare un'altra bella fetta di torta,prendendo due cucchiaini perché ne mangerò volentieri un altro po' anche io. Quando mi vede tornare,si mette seduta sulle ginocchia,contenta come una bambina.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora