Capitolo 1695

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Em: cosa facciamo?

C: non pensare che non voglia prendere una posizione,ma penso che debba fare la scelta che fa sentire più tranquilla te.

Em: se è più sicuro per i bambini... farò come dice Marco.

C: per me va bene amore.

Em: dici che andrà tutto bene?

C: sicuramente.

Mi accarezza il viso,avvicinandosi per darmi un bacio. In base a come sento arrivare le contrazioni,credo che ci vorranno più di in paio di ore prima di arrivare al parto e in effetti non è prudente lasciare i bambini senza una protezione,visto che mi si sono rotte le acque. Anche se non è la fine del mondo,il taglio cesareo è pur sempre un'operazione che deve essere fatta nel migliore dei modi. Se però vogliamo vedere il lato positivo,oltre al fatto che è la decisione migliore per i bambini,il cesareo mi permetterà di avere un recupero più rapido.

Em: spero solo che non ci saranno problemi come infezioni o altro.

C: non succederà ne sono certo.

Em: non lasciarmi un secondo ok?

C: non ci pensare nemmeno.

Si sporge di nuovo per darmi un altro bacio,poi si alza mettendosi in piedi dietro di me. Appoggia le mani sulle mie spalle,abbassandosi per posarmi un bacio tra i capelli e senza aspettare un secondo,porto sulla mia spalla una mano per stringere la sua. Mamma aveva davvero ragione: non potrei fare un passo senza di lui. Rimane dietro a massaggiarmi le spalle,aiutandomi quando arriva l'ennesima contrazione. Dopo qualche altro secondo,Marco rientra tornando a sedersi alla sua scrivania.

M: cosa avete deciso?

C: faremo come ha detto lei.

M: è la scelta più giusta,anche se so che non eravate preparati.

Em: lo facciamo ora?

M: ora ho chiesto di preparare la sala operatoria e vedremo di iniziare nel giro di un'ora al massimo.

In questo modo avremmo di certo avuto i nostri figli tra le braccia molto prima e non può che rendermi comunque contenta. Marco porta sotto i nostri occhi due dei fogli che aveva portato prima,porgendoci una biro e facendoci capire chiaramente di aver bisogno di una firma.

C: è per il consenso?

M: sì,ma non solo: sono anche le carte per il ricovero. Facendo il cesareo,dovrai rimanere qui qualche giorno in più del previsto.

C: qualunque cosa serva per fare stare meglio lei o i bambini,non si faccia problemi a farla: non abbiamo problemi a pagare qualsiasi extra.

M: va bene.

Prima io e poi Colin firmiamo i fogli per le autorizzazioni e quelli che serviranno per quando nasceranno i bambini. Essendo un ospedale privato,qualsiasi esame o trattamento fuori dal normale iter,doveva essere pagato. Tuttavia avevamo scelto di venire qui per il fatto che tutti ne parlassero bene,inoltre quando abbiamo saputo che uno dei primari era amico di mamma e papà,sono stata ancora più tranquilla.

M: ora ti faccio accompagnare nella tua stanza,poi ti verranno a prendere quando sarà il momento.

Em: mi farete l'epidurale vero?

M: purtroppo solo l'anestesia spinale che addormenta dalla vita in giù.

Em: perché non completamente?

M: purtroppo è una cosa che si decide in anticipo ed essendo questo un cesareo improvvisato,dobbiamo fare questa.

C: non sentirà dolore vero?

M: assolutamente e rimarrà sveglia,quindi potrai starle accanto nel mentre.

Paradossalmente mi spaventa di più l'idea di poter sentire dolore per un taglio che quello che avrei potuto sentire con il parto naturale. Mi rincuora però sapere che avrei comunque avuto Colin al mio fianco e che avrei visto con lui i miei bambini. Ci accompagna fuori,chiedendoci di aspettare e andando a chiamare un infermiera. Noto subito che però Gaia non è né qui davanti né qui intorno.

Em: dove è andata Gaia?

C: sarà qui vicino. Tu non ti preoccupare.

Em: e come si fa?

C: amore siamo in un ospedale,non le sarà successo niente e poi sa cavarsela. Tu devi pensare a stare calma adesso.

Appoggia la mano sulla mia pancia,avvicinandosi per darmi un bacio. Vediamo poi un'infermiera venire da noi per accompagnarci fino alla stanza che sarebbe stata la mia per i prossimi giorni. Colin mi aiuta a stendermi sul letto e l'infermiera ne regola la posizione per farmi stare comoda.

X: quando sarà il momento di iniziare,vi verrò a chiamare.

C: grazie.

X: non preoccuparti se le contrazioni si fanno più forti,è tutto sotto controllo.

Em: grazie mille. - fa per andare,ma la richiamo - Ha visto per caso una ragazzina,capelli castani chiaro...

X: sì. Si è allontanata poco fa,parlando al telefono.

Non so il perché si sia allontanata,ma Colin ha ragione e alla fine non mi devo preoccupare in questo modo. Salutiamo l'infermiera e Colin viene a sedersi davanti a me,sul bordo del letto tenendomi la mano.

C: vuoi che vado a vedere dov'è andata Gaia?

Em: no... hai ragione: sa badare a se stessa.

C: come va?

Em: fa male: un po' più di prima,ma ancora sopportabile.

C: vorrei poter fare di più amore,mi dispiace.

Em: stai facendo tutto quello di cui ho bisogno.

Porto la sua mano sulla mia pancia,sulla quale Colin posa un bacio abbassandosi. Non posso non ringraziare il fatto che,pur essendosi rotte le acque,il travaglio stia procedendo lento,evitandomi dei dolori atroci.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora