Capitolo 1740

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Em: come non vuoi dormire?

C: non ho sonno,inoltre non riuscirei a dormire.

Em: amore devi stare tranquillo: ti ho detto che sto bene.

C: spero tu possa star bene anche tra le mie braccia allora,perché non ho intenzione di mollarti un secondo.

Non sembra voler cambiare idea,così mi sposto leggermente verso i bambini per lasciargli spazio e,dopo essersi tolto i pantaloni e la camicia,si infila nel letto. Mi prende subito tra le sue braccia,coprendoci con il lenzuolo.

Em: dovresti riposare anche tu: hai avuto una serata movimentata.

C: non so come tu possa preoccuparti per me,dopo quello che ti è successo.

Em: ti amo è semplice.

C: ti amo anche io.

Mi da un bacio sulla fronte ed io mi stringo ancora di più al suo petto. Ho sempre adorato il modo in cui un suo abbraccio sapeva farmi sentire al sicuro,ma non ne avevo mai davvero sentito il bisogno. Mai come adesso almeno. Ora invece avverto davvero la necessità di questa sicurezza. Senza nemmeno che io lo voglia,ripenso per un attimo a quei momenti in cui mi sono davvero sentita piccola.

C: sei tesa lo sento.

Em: stavo solo pensando...

C: continui a dirmi che stai bene,ma ti conosco: è normale avere un attimo di debolezza amore.

Mi stringo ancora di più al suo fianco,lasciando scivolare una gamba tra le sue per rimanere ancorata al suo corpo. Mentre lo sento accarezzarmi la schiena con una mano,con l'altra avvolge la mia guancia. È come se qualcosa dentro di me,mi facesse rivivere quei momenti in loop. Vorrei dirgli quello che sento,ma faccio fatica a trovare le parole; tuttavia è lui a rompere di nuovo il silenzio.

C: hai avuto paura immagino.

Em: solo per un attimo.

C: Em...

Em: davvero: ho avuto paura per Leah più che per me. Lei non poteva difendersi e io non sono riuscita a proteggerla come avrei dovuto.

C: nemmeno tu potevi difenderti e hai fatto tutto quello che era possibile fare.

Nascondo il viso nel suo collo,mentre sento gli occhi tornare a pizzicarmi a causa delle lacrime. Sul momento tenermela stretta mi era sembrata la scelta più giusta visto quanto è ancora piccola,ma forse avrei dovuto farla gattonare via: in questo modo forse non le avrebbe preso il braccio.

C: amore non piangere per favore,mi fai stringere il cuore così.

Em: scusa... è che...

Sento la sua mano farsi strada tra i capelli per tenermi vicino a lui,mentre le sue labbra si stampano sulla mia fronte rimanendo in quella posizione per qualche secondo. Non so nemmeno io perché sto piangendo,ma credo sia la tensione e l'aver tenuto tutto dentro.

C: non avrei dovuto lasciarti da sola,scusami.

Em: non è per questo... hai fatto bene a prenderti del tempo se ne avevi bisogno. E' stato meglio così che il contrario.

C: io invece tornassi indietro non rifletterei più: una persona che ti fa stare così non meritava altro che essere preso a calci.

Em: avevo capito che era strano,ma non ho voluto ascoltarmi e...

Sin dal primo momento in cui mi aveva chiesto di ballare,avevo colto nel suo modo di guardarmi,qualcosa di diverso rispetto agli altri. Ho pensato di essere io quella troppo sospettosa,ma non credo che alla fine sarebbe cambiato nulla: non gli avevo dato modo di avvicinarsi troppo e lui ha voluto farlo contro la mia volontà.

Em: mi ha spaventato anche come hai reagito tu.

C: lo so,mi dispiace. È che vedere te e Leah in quel modo... se non mi avessi fermato,avrei continuato a prenderlo a pugni. Lo so.

Em: anche io lo so,per questo ti ho fermato.

Quello che mi aveva spaventato di più non era il fatto che potesse fare del male a quel ragazzo perché forse sul momento non mi sarebbe nemmeno così tanto dispiaciuto. Quello che non volevo era che lui arrivasse a tanto perché so quanto gli fa male aprire quella sua vecchia parte di sé. Come sempre,senza che io dica niente,Colin sembra leggere i miei pensieri.

C: per te lo avrei fatto amore. So quanto ti preoccupi per me,ma tirare fuori quel lato di me per voi è la cosa più giusta che io potessi fare.

Em: non se tu non ti piaci quando sei così. Hai faticato tanto per cambiare e non puoi buttare tutto via.

C: se è per te e i bambini non è buttare via: sono felice di essere anche questo se serve a difendervi.

Em: ora però è tutto passato. Non pensarci più a quel momento: io e Leah stiamo bene.

C: dovrei dirtelo io,non il contrario.

Mi guarda con un sorriso tenero e dolce,facendomi sorridere a mia volta e riuscendo così a sdrammatizzare il momento. Muovendo solo le labbra,mi dice un "ti amo" baciandomi la fronte. Mi rannicchio ancora di più contro il suo petto,lasciandomi cullare dalle sue carezze e sperando che domani sarà tutto solo un brutto ricordo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora