Papà si limita a guardarmi,facendo una smorfia divertita: al di là del fatto che ormai sono grande e ho un cervello più attivo della media,sa benissimo che con me può parlare. Non ho mai preso una posizione perché voglio un gran bene ad entrambi,ma riconosco che papà ha sofferto davvero tanto e soffre ancora adesso.
A: qualcosa mi dice che tu sappia già tutto.
M: non lo sapevo... avevo dei sospetti e poi ho fatto due più due.
A: avrei voluto esserci riuscito anche io.
M: quando si è troppo coinvolti non si può fare un'analisi lucida.... comunque,mi dispiace.
Papà sorride debolmente e so che quel sorriso indica che per quanto se lo sia sentito dire da tutti,non basta comunque per alleviare il suo dolore. Mi alzo e annullo la distanza tra di noi,abbracciandolo,perché molte volte un gesto dice molto di più delle parole.
A: mi ha chiesto il permesso di farvelo conoscere.
M: io non lo farò,non preoccuparti.
A: in realtà ti lascio il potere di decidere: sei libero di fare ciò che vuoi.
M: non voglio farlo.
A: non ti guarderò con occhi diversi se è questo che temi: non voglio obbligarti a fare nulla che tu non voglia. Io ti vorrò bene a prescindere.
Apprezzo il fatto che mi lasci la libertà di scegliere,visto che negli ultimi mesi mi era stata in un certo senso negata. Tuttavia non ho proprio voglia di conoscere nessuno,che sia il nuovo ragazzo di mamma o una futura ragazza di papà.
A: se la prenderà con me.
M: sono io che non voglio: se è contenta lei mi fa piacere,ma io non ho bisogno di conoscerlo.
A: io credo... che sia una cosa seria: insomma incontrarlo sarà inevitabile.
M: non ho intenzione di avere un'altra figura affiancata a voi: per me ci siete solo tu e Bella punto.
Purtroppo conoscendo mamma,anche se in buona fede,so già che cercherà di farmi incontrare questo ragazzo a tutti i costi. Sinceramente però,sono cresciuto vedendo Alex e Bella sempre insieme e non mi interessa vederli con qualcun altro. Da figlio posso decidere di vederli da soli e non accompagnati da altre persone.
A: beh ora non affrettare la tua decisione,avrai il tempo per pensarci meglio. Le ho solo chiesto di non farlo conoscere ad Adele,visto che non è ancora in grado di decidere consapevolmente.
M: vorrei essere anche io incapace di decidere.
A: non dire così...
M: d'accordo. - scrollo le spalle - L'hai presa male eh?
A: non faccio di certo i salti di gioia.
Mi sorride con un velo di triste ironia: so che,a differenza di mamma,lui è ancora innamorato,ma so anche come la pensa. Non ha mai esitato un momento a firmare la separazione e la prossima settimana avrebbe firmato anche il divorzio,questo perché ha sempre voluto rispettare i desideri di mamma.
M: io voglio bene ad entrambi,ma...
A: ma?
M: credo che dovresti andare avanti anche tu.
A: magari potessi! - sorride divertito - Se conosci una formula per togliermela dal cuore,dimmela pure.
M: non puoi togliere una cosa,se prima non la rimpiazzi con qualcos'altro.
A: non ti capisco....
So che quello che prova per lei non se ne può andare in un giorno,visto quanto ha resistito durante tutti questi mesi,ma se non prova nemmeno non ci riuscirà mai. Se non con l'amore per qualcun altro,può rimpiazzarlo con l'amore per se stesso.
M: perché non vai a divertirti una sera di queste? Magari con Tobie.
A: apprezzo la tua idea,ma qualunque ragazza io possa incrociare... i miei occhi vedono sempre Isabella.
M: ok,ma almeno potresti staccare per un po'.
A: e come faccio? Non posso non vederla più,visto che lavoriamo insieme e abbiamo voi due.
Il suo ragionamento non fa una grinza perché nonostante lui avesse preso questa casa e cercassero di incrociarsi il meno possibile al lavoro,a volte era inevitabile. So però che ora come ora,lui ha solo bisogno di staccare la spina.
M: so che ti sembrerà una follia,ma che ne dici di farti una vacanza?
A: una vacanza?
M: sì.
A: tra qualche mese ci sarà l'estate e potrò farlo,inoltre viaggio già abbastanza con il lavoro che faccio: le vacanze non mi mancano.
M: io intendo vacanze vere,non quelle che fai tu. Non so se ti ricordi,ma per definizione una vacanza non include il lavoro.
Io non vado con loro da qualche mese ormai,ma in effetti almeno una volta a settimana andavamo fuori Roma e almeno ogni due mesi ci chiedevano consulenze oltre oceano. Non ricordo però,da quando lo conosco,che abbia fatto una vera vacanza perché ogni volta che si spostava,era per motivi di lavoro.
A: non lo so Matías... non posso lasciare tutto agli altri così....
M: Viki e Tobie vanno via a volte.
A: sì,ma io...
M: non iniziare: solo perché tu sei il responsabile di tutto e di tutti,non significa che tu non possa prenderti qualche giorno libero.
A: se anche fosse,non posso andare e lasciare te e tua sorella.
M: io non mi offendo di certo.
Alzo le spalle,guardandolo divertito perché dopotutto l'idea gliel'ho appena data io. Tuttavia il suo sguardo mi fa capire che lui si sta riferendo a mia sorella che,essendo più piccola,è molto meno indipendente di me.
STAI LEGGENDO
Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...