Em: sono un po' stanca...
C: lo so amore,ma devi cercare di resistere: potrai riposarti mentre ti opereranno.
Em: ma voglio vedere i bambini.
C: ovviamente: te li farò vedere io personalmente,così poi potrai dormire un po'.
Mi accarezza la guancia,sporgendosi per darmi un dolce bacio. Non so a cosa sia dovuta questa stanchezza,ma avrei tenuto gli occhi aperti fino a quando non mi fossi accertata io stessa che i bambini stanno bene. Sentiamo bussare,poi un secondo dopo la porta della stanza si apre e vediamo entrare Gaia accompagnata da mamma e papà.
E: amore!
Mamma viene subito verso di me,abbracciandomi e prendendo nello stesso tempo la mano di Colin. Sono molto contenta che siano arrivati,per me ma anche per Colin,visto che non ci sarebbero stati i suoi genitori,trovandosi in Irlanda. Anche papà si avvicina,mettendo una mano sulla spalla a Colin.
B: posso almeno dare un bacio alla mia bambina o vuoi monopolizzarla?
E: hai ragione... scusa.
Mamma molla la presa su di me,sistemandomi il camice sulle spalle quasi avesse paura di avermi stretta troppo quando invece l'ho trovata persino delicata. Si allontana,lasciando spazio a papà che viene a darmi un bacio tra i capelli,accarezzandomi la pancia.
B: allora i miei nipotini vogliono vedermi o no?
Em: molto presto a quanto pare.
B: oh finalmente: non potevo più aspettare.
C: dovrà fare il taglio cesareo.
E: come mai?
C: i bambini sono entrambi in posizione podalica.
Sia mamma che papà mi guardano,accennando dopo un paio di secondi un sorriso. Vista la loro esperienza sapranno che questa è la scelta giusta,trattandosi per di più di gemelli,ma mamma sa anche che è un'operazione delicata. Lei non ha mai dovuto fare un cesareo nemmeno con me che sono nata prima e anche papà sa benissimo di cosa si tratta. Colin accenna ad alzarsi,probabilmente per lasciare il posto a mamma,ma io gli stringo la mano.
E: rimani pure Colin: in questi casi non si vuole avere nessun altro intorno.
Em: vi voglio intorno,solo... voglio Colin sempre qui.
B: tranquilla. - prende la mano di mamma,facendo intrecciare le loro dita - Nemmeno io ho mai lasciato un secondo tua madre quando siete nati voi.
G: cerchiamo di evitare troppe romanticherie in pubblico però.
Inevitabilmente le sue parole unite alla sua espressione mi fanno ridere,così come divertono tutti. Quando eravamo andati in ospedale per la sua nascita,Alex aveva più o meno detto la stessa cosa a mamma e papà. Siamo cresciute con due genitori,fortunatamente,che non hanno mai perso occasione per dimostrarsi l'amore che provano. Ora che mi trovo nella loro posizione,capisco quanto difficile sia non farlo così come però capisco l'imbarazzo che può provare Gaia. Mamma va vicino a papà che se la stringe al fianco mentre Gaia viene dall'altra parte del letto,sedendosi di fianco a me esattamente come Colin.
E: quando inizi?
Em: tra poco: devono preparare la sala operatoria.
B: sei tranquilla?
Em: insomma... voglio solo che vada tutto bene per i bambini.
E: tesoro sarà così,non preoccuparti.
B: Marco è un ottimo professionista: sei in buone mani tesoro.
Papà allunga la mano,accarezzandomi la guancia. Al di là del fatto che sia un suo amico,come medico chirurgo la sua reputazione era impeccabile e non mi sarei affidata ad una persona meno qualificata: nonostante la tecnologia sia molto avanzata,in questo campo succedono ancora oggi delle cose che non dovrebbero. Mi arriva una contrazione abbastanza forte e questa volta leggermente più lunga delle altre.
C: respira.
E: respiri corti e veloci amore.
Em: questa ha fatto abbastanza male.
G: ora ti è passata?
Em: sì.
Faccio un respiro profondo,cercando di riprendere il controllo della situazione. Generalmente so sopportare il dolore anche quando è abbastanza forte,ma diventa sempre più difficile trattenere tutto. Tuttavia non sono una persona che si sfoga urlando: stringo forte le labbra e chiudo gli occhi.
G: non rimarrò mai incinta se si deve stare così male.
E: non dire così amore: alla fine viene tutto ripagato quando stringi il tuo bambino tra le braccia.
B: andiamo Emma,se non vuole non vuole: non è un obbligo.
E: oh e tu certamente lo dici per appoggiare il suo libero arbitrio.
Papà fa un piccolo sorriso,facendo poi l'occhiolino a Gaia: non potrei chiedere di meglio in questo momento. Nonostante il dolore,averli qui con i loro discorsi divertenti e buffi,riesce a farmi distrarre e in un qualche modo rilassare.
Em: per tante cose bisogna soffrire prima di ottenerle: se mamma l'avesse pensata come te,noi non saremmo qui.
E: con vostro padre non so se sarebbe bastato.
B: mi lusinghi così.
E: non era mia intenzione,credimi. Comunque Em non sentirà dolore per molto tesoro.
Em: mi sarebbe piaciuto però. Non che cambi qualcosa,ma immagino che sia diverso.
Può sembrare strano,ma l'idea di dover partorire due bambini non mi ha mai davvero spaventata,soprattutto quando informandomi ho capito che non sarebbe stato poi così diverso dal doverne far nascere uno. Mi ero preparata anche psicologicamente ed ora sapere di non dover nemmeno fare un sforzo,per quanto bello possa essere,mi abbatte un po'.
G: devi essere felice Em: ti saresti stancata da morire.
Em: lo so,ma sarebbe stato l'unico sforzo fisico che sarei stata disposta a fare in vita mia.
C: amore non pensarla così: non ti renderà di certo una madre diversa.
E: Colin ha ragione: è vero che partorire da sensazioni particolari,ma io mi ricordo solo di quando vi ho tenuto in braccio per la prima volta.
B: sarà quella la parte più bella. Il modo in cui ci arrivi è poco rilevante.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...