Capitolo 1778

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C: se le cose non andassero bene...

Em: andranno bene invece.

C: ma se così non fosse... ogni cosa è vostra,tua e dei bambini anche in Irlanda.

Em: ma che diavolo dici?!

C: non avrei mai potuto andarmene,senza occuparmi di tutto.

Posso passare sopra al fatto che mi abbia nascosto le sue vere condizioni per non farmi stare male,ma non posso credere che abbia pensato addirittura a questo. La sua situazione era davvero grave,ma non era contemplabile quella opzione.

Em: Colin non mi interessa di nulla: tu tornerai a casa,capito? Con i nuovi farmaci starai meglio.

C: lo spero,ma non credo che sarà così. Se fosse il contrario,devo sapere che voi siate tutelati.

Em: tutelati?! Colin a me interessi tu: non me ne faccio niente del resto. Non voglio nemmeno più parlarne.

Mi rendo conto di essere stata leggermente scortese nel rispondergli in modo così duro,ma non voglio nemmeno pensare di perderlo. È vero,la paura c'è e anche tanta,ma non può e non deve succedere.

C: promettimi che se dovesse succede....

Em: per favore basta,non voglio sentirti... smettila.

Abbasso lo sguardo,cercando di cacciare di nuovo dentro le lacrime che scalpitano per uscire. Non capisco perché debba succedere proprio a noi che abbiamo ancora una vita da passare insieme. Anche lui ha gli occhi lucidi,ma sembra determinato a continuare il suo discorso.

C: se mi succede qualcosa,rimani vicina ai miei genitori: dopo la perdita di Liam,non so se ce la faranno da soli.

Em: non servirà,li andremo a trovare tutti insieme appena tutto questo sarà finito.

C: voglio che tu vada avanti Emily,che tu sia felice perché te lo meriti più di chiunque altro.

Em: Colin ti prego...

C: però parla di me ai bambini,digli che gli ho voluto un bene immenso e che sono comunque con loro sempre...

È costretto ad interrompersi a causa di altro forte colpo di tosse. È così irrealistico sentirgli fare questo discorso: sono cose che prima di questo periodo siamo stati abituati a vedere solo nei film. Lo osservo preoccupata,con una mano sul vetro perché vorrei poterlo raggiungere,tuttavia dopo qualche altro colpo di tosse sembra riprendersi.

C: digli anche che ti ho amato tanto Emily. Ti ho amato davvero tanto fin da subito,lo sai vero?

Em: certo che lo so,me lo dici sempre e anche io ti amo davvero tanto. Avremo una vita per amarci però.

C: sarebbe il mio unico desiderio in questo momento,ma mi hai reso più felice tu in nove anni di quanto una persona possa esserlo in tutta la vita.

Se mi avessero detto che un giorno mi sarei ritrovata davanti a lui ad affrontare un discorso del genere,gli avrei sicuramente riso in faccia. Colin ha solo 33 anni e ha una vita davanti,una vita che voglio condividere con lui.

Em: non ti capiterà nulla. Lo ha detto anche il dottore,ci vorrà tempo ma...

C: amore tu non devi preoccuparti di nulla,ok?

Em: ma come faccio?! Tu sei la mia vita e se tu te ne vai....

C: è un ipotesi,ma viste le mie condizioni non è così tanto remota.

Em: i bambini sono ancora così piccoli...

C: ehy non piangere.

Non riesco a non tornare a piangere per quanto io mi stia sforzando di trattenere le lacrime. Non posso nemmeno immaginare un minuto della mia vita senza di lui al mio fianco: faccio sempre la persona forte,ma la realtà è che non lo sono.

Em: sono sicura che troveranno un vaccino al più presto e chiederò ad Alex di dartelo immediatamente.

C: lo avrebbe già fatto,se lo avessero trovato.

Em: io non ce la posso fare senza di te e nemmeno Liam e Leah.

C: invece sì perché sono forti proprio come la loro mamma.

Em: ci manchi.... noi abbiamo bisogno di te,io ho bisogno di te.

Sono sicura che risulterei ridicola a tutti se mi sentissero e non stessimo parlando con un tono controllato,ma questi giorni senza di lui sono stati davvero un inferno. Inoltre non posso pensare che gli possa succedere qualcosa proprio ora.

C: amore non piangere ti prego....

Em: non riesco a non farlo,scusa.

C: non devi scusarti: è solo che non riesco a vederti stare male.

Em: non dovresti pensare a me ora.

Mi asciugo velocemente le lacrime,riportando lo sguardo su di lui nel momento in cui lo sento tornare a tossire. Si porta la mano sul petto,facendo le solite smorfie di dolore. Quando la tosse gli si placa,lo vedo premere un piccolo tasto nel palo che ha trascinato con lui quando si è alzato,quello da cui partono i fili che ha collegati al braccio.

Em: che cos'è?

C: per il dolore.

Em: non mi ha mai detto nemmeno questo.

C: è che a forza di tossire mi ha iniziato a fare male anche la cassa toracica,ma è normale amore,non ti preoccupare è tutto sotto controllo.

Em: vorrei venire lì da te.

Mentre glielo dico,accenno un triste sorriso che lui ricambia immediatamente. Sono sempre stata una persona "fisica" che amava il contatto con le persone e in particolare con Colin. Non poterlo nemmeno vedere di persona e non averlo con me è davvero un'agonia.

C: vorrei che si potesse: mi manchi da morire.

Em: vorrei abbracciarti.

C: anche io... - sorride debolmente - ti darei anche un bacio perché sei bellissima.

Em: ti penso sempre,sei sempre qui con me.

C: se mi dovesse succedere qualcosa,sapranno chi ha il mio cuore.

A fatica mi accenna un sorriso,molto probabilmente preso da una piccola scarica di dolore,ma questa volta non riesco a sorridere perché non trovo divertente questa sua battuta,pur cogliendone la sfumatura romantica.

Em: io... dovrei dirti una cosa.

C: dimmi.

Em: so che probabilmente te la prenderai per non avertelo detto,ma...

C: non volevi farmi preoccupare e darmi pensieri,vero? - annuisco - Ne so qualcosa,tranquilla amore.

Em: è che non so quando mi permetteranno di vederti di nuovo di persona e non credo sia qualcosa che si può dire per telefono,quindi...

C: sei incinta vero?

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora