Capitolo 1762

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Le: bua...

Em: ti sei fatta male,hai visto sciocchina?

Si guarda le manine,chiudendole in due pugnetti e sfregandosele poi sulla pancia. Ha un'espressione imbronciata e leggermente rattristata: a volte per capire qualcosa,doveva sempre "sbattere la testa contro un muro". Si alza da terra,venendo verso di me e facendomi vedere le manine.

Le: bua papà...

C: vedi cosa succede quando fai i capricci?

Li: papà bacino e via bua.

Prendo le manine di Leah,dandogli un bacino: è il modo che io ed Emily gli abbiamo insegnato per far andare via il dolore quando si fanno male. Chiaramente non si è fatta nulla di grave,ma ha perso il controllo su quello che faceva. La prendo in braccio,facendola sedere sulle mie gambe mentre Emily si avvicina a noi. Rimane seduta sul tappeto,ma prende una manina di Leah per darle un bacino.

Em: è andata via la bua amore?

Le: sì.

Em: possibile che devi sempre essere così testona?

Le: io no tona...

C: invece sì e anche tanto signorina. - le do un bacio - Allora adesso ti va di andare fuori a giocare con Liam?

Li: no io attalena,Leah sciolo.

Emily ed io ci scambiamo un sorriso nel sentire la puntualizzazione di Liam. Essendo gemelli adoravano stare insieme,ma ognuno voleva comunque avere il proprio spazio. Leah sembra essersi messa l'anima in pace e quindi finalmente Emily riesce a spegnere la televisione.

C: adesso vado a vestirmi,voi andate pure intanto.

Em: sentito papà? Tutti e due a mettere le scarpe che andiamo fuori. Forza.

Do un veloce bacio ad Emily e dopo aver messo giù Leah,vado in camera nostra. Mentre apro il mio armadio,sento Leah che è tornata a a parlare a raffica come prima. Mi infilo velocemente i boxer e deii pantaloni lunghi fino a poco sopra il ginocchio,appoggiando l'asciugamano sul letto ma vedo entrare Liam.

Li: papà...

C: amore,non vai con la mamma e Leah? Io arrivo subito.

Li: no... - scuote la testa - apetto papà.

Gli mando un bacino mentre lo vedo avvicinarsi al letto: è sempre molto dolce e a differenza di Leah non ha mai fretta di fare nulla. Mentre prendo i miei vestiti,lo vedo osservare il letto per un paio di secondi ma poi viene a mettersi davanti al mio armadio.

C: cosa cerchi?

Li: uta bu.

C: non posso mettere la tuta amore,c'è caldo.

Li: ma io bu.

Si guarda la maglietta,tirandola con le manine per farmela vedere: gli piaceva quando ci vestivamo uguale e solo adesso capisco che intendeva questo. A volte vedeva qualcosa e voleva metterselo a prescindere,quindi non avevo capito.

C: facciamo una cosa: mi metto questa maglietta blu che é come la tua?

Li: sì maetta bu.

Si allunga verso il primo ripiano dell'armadio per prendere la maglietta che gli avevo indicato,ma siccome non ci arriva,lo alzo prendendolo in braccio. Ho fatto in tempo a mettermi un paio di pantaloni prima che entrasse,quindi mi basta infilarmi la maglietta.

C: allora come sto?

Li: papà come me.

C: allora vuol dire che sono bellissimo.

Li: sì.

Mi sorride,andando poi a prendermi le scarpe sotto alla sedia. Fosse stata Leah,mi avrebbe solo detto "dai papà" senza sosta,ma Liam è invece sempre molto tranquillo anche quando si tratta di uscire per giocare.

C: arrivo amore,dammi un minuto.

Li: piggi attalena?

C: certo amore.

Li: fotte fotte?

C: fortissimo amore.

Mi sporgo per dargli un bacio sulla guancia e finisco velocemente di allacciarmi le scarpe. Liam allora mi allunga la manina e prima di prenderla,chiudo l'armadio. Prendo anche l'asciugamano per riportarlo in bagno e finalmente usciamo. Il nostro appartamento fa parte di un plesso di quattro abitazioni,ma fortunatamente non ci sono altri bambini e questo fa sì che Liam e Leah abbiano tutti i giochi per loro. Il giardino che circonda il complesso è abbastanza grande e avevamo comprato qualche gioco per loro. Gli altri tre appartamenti erano occupati rispettivamente da una coppia di tranquilli e simpatici sessantenni,uno scapolo cinquantenne e un ragazzo. Vista la loro riservatezza e il fatto che fossero poco in casa,fatta eccezione per questo periodo,sembrava che abitassimo da soli. Se ci fossero stati altri bambini però,non sarebbe stato male e gli avremmo permesso di usare comunque i giochi di Liam e Leah. Quando usciamo Leah è già sullo scivolo a giocare con Emily.

Em: finalmente lumaconi.

Le: umacoi.

C: Liam ci stanno prendendo in giro.

Li: no umacoi: noi fotti.

C: bravo amore! Adesso gli facciamo vedere noi allora.

Prendo Liam in braccio e corro a metterlo sull'altalena,iniziando a spingerlo. Fra lui e Leah comincia come sempre una sorta di gara a chi fa più giri di altalena e scivolo. Io ed Emily ci uniamo a loro perché quando giochiamo,facciamo sempre finta di far parte di due squadre: maschi contro femmine. Continuiamo a giocare con loro,ridendo e scherzando,ma come tutti i bambini si stancano facilmente di una cosa. Si sono scambiati di posto dall'altalena allo scivolo per poi voler giocare con noi a nascondino e tutti i classici giochi dei bambini. Sarà passata sicuramente più di un'ora,che quando ci si diverte vola via come se nulla fosse. Noi ci siamo ormai spostati da qualche minuto nel retro,dove abbiamo un piccolo quadrato pieno di sabbia in mezzo al prato dove Leah e Liam adorano sempre giocare. Emily è seduta sulla panchina che c'è di fronte,impegnata a parlare con Leah. Io invece ho appena aiutato Liam a portare un piccolo secchiello di acqua per poter bagnare la sabbia e fare così altri castelli. Visto che vuole fare da solo,vado da Emily,andando a sedermi vicino a lei.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora