Capitolo 1687

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Emily Pov's

Lunedì 24/08/2048

Sono le otto e mezza e sto già facendo colazione. Non ho dormito molto perché è stata una di quelle notti in cui le contrazioni si sono fatte sentire un po' di più . Ormai sono vicinissima alla fine del mese ed è questione di giorni prima che i bambini nascano. Ho riconosciuto che non erano altro che contrazioni localizzate e quindi non mi sono preoccupata,infatti nel giro di mezz'oretta sono passate. Tuttavia mi hanno rotto il sonno e quindi non ho fatto che dormire e aprire gli occhi poco dopo. Sono riuscita finalmente ad addormentarmi verso le sei e mi sono svegliata poco fa e Colin era già uscito per andare all'università. Questa sarebbe la sua ultima settimana prima del congedo parentale,mentre io sono in maternità dal mese scorso: ho voluto lavorare fino all'ultimo giorno possibile perché,nonostante io sia pigra per natura,adoro il mio lavoro. Mi ha lasciato un biglietto molto dolce,come fa sempre quando se ne va senza riuscire a salutarmi. Questa notte sono riuscita a non svegliarlo nemmeno: non voglio che si preoccupi per me,inoltre sapevo che avrebbe dovuto alzarsi presto e volevo che si riposasse. Ormai sono enorme e mi viene persino faticoso stare seduta al tavolo a mangiare. Prendo quindi tutte le mie cose e vado a mettermi sul divano con le gambe distese per fare la mia colazione in comodità. Non ho nemmeno acceso la TV,perché non aver dormito mi rende leggermente nervosa e non sopporterei nemmeno un sottofondo acustico. Continuo a mangiare e dopo qualche minuto,inizio a sentire dei passi provenire dal corridoio. Il corridoio da sulla cucina,ma essendo collegata al salotto da un open space,riesco a vedere benissimo. Alzo lo sguardo,trovando Gaia intenta a strofinarsi gli occhi.

G: buongiorno.

Em: giorno. Come mai già sveglia?

G: boh...

Continua a stropicciarsi gli occhi e anche se ha detto poche parole,ho avvertito subito il suo tono ancora assonnato. Va a sedersi al tavolo,appoggiandosi con i gomiti e tenendo sollevata la testa,portandosi le mani davanti agli occhi.

G: zio Col è già andato?

Em: sì,quando mi sono alzata non c'era già più.

G: mi sarebbe servito uno dei suoi mix energetici.

Em: credo ti abbia lasciato la ricetta su un post it lì intorno.

Colin ieri sera mi aveva accennato al fatto che si sarebbe aspettato questa richiesta da parte di Gaia e che gli avrebbe scritto come preparare la sua centrifuga preferita. Gaia si alza andando a cercare vicino alla piccola bacheca che abbiamo attaccata al frigo e trova subito un piccolo post it.

Em: è quello?

G: sì,per fortuna. Non credo avrei trovato le forze per oggi altrimenti.

Il motivo per cui Gaia è rimasta da noi è che ieri ha avuto una gara importante di pattinaggio dove tutti siamo andati a vederla. È arrivata terza,ma era stata comunque bravissima e ha chiesto a mamma e papà di venire da noi: la scuola sarebbe iniziata tra tre settimane ed io sarei rimasta comunque a casa da sola,quindi non mi sarebbe dispiaciuta un po' di compagnia. Mamma e papà non hanno avuto niente in contrario visto che non è la prima volta,ma di sicuro l'idea di avere casa per loro ha influenzato molto la loro scelta. La osservo mentre inizia a prendere tutto l'occorrente e a farsi poi la centrifuga.

Em: ma come fai a fare colazione solo con quell'acqua sporca?

G: non è acqua sporca,è...

Em: lo so cos'è,ma se abbiamo i denti è per masticare,non solo per sorridere.

Non che sia una novità,visto che anche Colin ha la mania di farsi quei bicchieroni per restare in forma essendo un amante della palestra. Ne avevo assaggiati un paio anche io e non li trovavo poi così orribili,ma non erano di certo in grado di sostituire una colazione o un pasto. Mette poi un po' di quei cereali proteici che mangia sempre Colin in una ciotolina e viene a sedersi nel divano di fianco a quello su cui sono sdraiata io. Inizia a mangiare,indicando poi la ciotola che ho in mano io.

G: tu cosa stai mangiando scusa?

Em: yogurt con i cereali dentro.

G: beh... - allunga lo sguardo,sorridendo - direi più che altro cereali con yogurt. Te ne sei fatta un quintale.

Em: avrei due bambini dentro la pancia,se non l'avessi notato.

G: lo noterei da chilometri.

Prendo un cuscino,tirandoglielo addosso: quando fa la spiritosa,le spaccherei la faccia. Da quando sono incinta non perde occasione per tirarmi frecciatine. Con lei ho sempre lo stesso rapporto che avevo quando era più piccola,ma noi ci dimostravamo il nostro amore anche così,esattamente come facevo con Alex.

G: e quelle?

Con la mano indica il pacchetto di patatine che ho nascosto dietro alle gambe,dove lo avevo messo per farlo stare dritto. Faccio finta di niente,ma come al solito lei vede l'ennesima occasione per prendermi in giro. Si alza,venendo a sedersi vicino a me e prendendo il pacchetto,mettendosi a ridere.

G: mangi queste insieme allo yogurt e i cereali?

Em: mi andava e allora? Io non giudico te che bevi acqua sporca e mangi cibo da canarino.

G: sì ma che schifo: mischi tutto così?

Em: senti sono incinta,smettila che non è giornata.

G: mammina è nervosa ragazzi.

Prende una patatina mangiandola e dimostrandomi quindi quanto il suo intento fosse solo quello di prendermi in giro. Mi prende le gambe,stendendole sopra alle sue e continuando a guardarmi mentre mi concentro sul mio cibo.

G: come mai non è giornata? Ti manca zio Col?

Em: no,è che non ho dormito molto e quando succede divento insofferente.

G: non hai dormito per i bambini?

Em: qualche contrazione e in più una sorella che fa la spina nel fianco non migliora la giornata.

G: dai che ti piacciono le mie battute.

In effetti mi fa sempre divertire con le sue frecciatine in fondo: averla intorno è anche rincuorante perché al di là della compagnia,in caso abbia bisogno lei è sempre pronta ad aiutarmi in tutto.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora