C: amore se ne mangia un pochino alla volta,altrimenti non entra tutta nella bocca.
Li: no potta papà.
C: lo so amore tranquillo. Lo dico solo perché altrimenti è più quella che cade a terra che quella che mangi.
Mi alzo per andare a dargli un bacio sulla guancia perché è veramente troppo tenero quando cerca di giustificarsi: apre le manine,mi guarda con quei suoi due occhioni bellissimi e quell'espressione buffa. Quando torno a sedermi,è Leah ad attirare la mia attenzione chiamandomi.
C: dimmi amore.
Le: aopano.
C: ma hai quasi finito la pasta.
Le: aopano papà...
C: va bene,va bene ma non agitarti.
Leah interpreta sempre come un no,il solo fargli una domanda e questo la fa subito innervosire. A differenza di Liam che ama mangiare in tranquillità,Leah ha sempre amato il gioco "dell'aeroplano". Finisco velocemente con una forchettata il mio piatto ed inizio a giocare con lei.
C: pronta?
Le: sì.
C: allora vado eh.
Prendo giusto qualche piccolo pezzo di spaghetto e inizio a muovergli la forchetta davanti alla bocca. Lei si mette come sempre a ridere,aprendo poi la bocca e facendo quel verso che fa sempre quando mangia qualcosa le piace.
Em: com'è amore?
Le: mmm...
Si mette il ditino sulla guancia girandolo,imitando il gesto che le sta facendo vedere Emily in questo momento. Liam guarda Emily,mangiando un boccone e facendo anche lui quel gesto.
C: è bravo il papà vero?
Liam annuisce mettendosi a ridere perché Emily gli sta facendo segno di dire di no invece. Mentre poi lui torna a mangiare in pace sotto l'occhio attento di Emily,io ricomincio a fare il gioco dell'aeroplano a Leah. Dopo un paio di volte però,quando le porto la forchetta davanti alla bocca lei la chiude all'improvviso,mettendosi poi a ridere.
C: mah! - la guardo stupito - E adesso come fa l'aeroplano a portare la pasta?
Le: aopano pú.
C: accidenti... e adesso come posso fare?
Em: io avrei un'idea...
Muovendo l'indice Emily mi fa segno di andare da lei,così allungo il braccio per farle mangiare quel boccone. Leah allora inizia a ridere,cercando di prendermi il braccio e chiamandomi.
Le: patta mia!
C: allora devi aprire la bocca,altrimenti non riesce ad atterrare l'aereo.
Le: aaaa...
C: arriva!
Ricomincio a far volare la forchettina verso di lei che subito chiude la bocca per mangiare. Mastica lentamente,gonfiando anche le guance per fare la spiritosa mentre non la smette di ridere e facendo quindi fatica a tenere tutto in bocca.
Em: amore non fare la sciocchina però.
Punto il dito sulla sua guancia per fargliele sgonfiare e,pur continuando a sorridere,Leah ritorna però composta. Non è un problema per noi scherzare con loro,ma cerchiamo di insegnargli che siamo pur sempre a tavola.
Li: pú patta.
C: bravo amore,l'hai finita tutta.
Li: mommo.
C: te lo meriti?
Liam mi guarda sorridendo e muovendo la testa su e giù. "Mommo" era la parola che lui e Leah usavano per indicare i dolci ed essendo bambini piccoli dovevano mangiarne in modo controllato. Siccome sono le prime cose che i bambini vogliono,gli abbiamo sempre insegnato che si può mangiare un dolcino,solo se si mangia tutto a tavola.
C: che mommo vuoi?
Le: mommo mio papà.
Em: calma,c'è un mommo per tutti. Quale volete?
Leah inizia a ripetere le stesse due parole con le quali intende i suoi biscottini preferiti,mentre Liam in modo molto più pacato ci fa capire di volere la sua merendina preferita. Mi alzo io per prenderle,mentre Emily gli toglie i piatti. Al giorno d'oggi i dolci per i bambini piccoli sono buonissimi,a differenza di quelli che c'erano ai miei tempi,infatti ne prendo uno anche per me ed Emily.
Le: mommo!
Em: non so se tu te lo meriti pasticciona... guardati la maglietta: l'abbiamo cambiata prima.
Leah prova a guardarsi la maglietta,che nonostante il bavaglino ha sporcato,e quando vede le macchie si mette a ridere. Sa di essere una piccola combinaguai,ma sa anche che più di questo non le diremmo mai: non siamo abituati a riprenderli sul serio,non ancora almeno.
C: é buono il mommo Liam?
Li: mmm.... - si tocca la panchina - sì.
C: me ne dai un pezzetto?
Li: no.
Em: perché no? Poverino papà...
Li: mommo mio.
Em: non gliene dai nemmeno un pezzettino piccolo piccolo?
Liam scuote la testa,sorridendo e tenendosi la merendina vicino per paura che gliela possa prendere. Normalmente è estremamente generoso,ma quando si parla del cibo diventa molto egoista mentre Leah è super gelosa di tutto ciò che è suo. Emily ed io proviamo a convincerlo,facendo finta di volergliela prendere dalle mani. Lui continua a ridere perché sa che scherziamo e con la manina mi indica il cassetto della cucina da dove prendo sempre i dolci: giustamente mi suggerisce di prenderne uno per me,se ne ho così tanta voglia.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...