Capitolo 1768

372 22 1
                                    

C: amore se ne mangia un pochino alla volta,altrimenti non entra tutta nella bocca.

Li: no potta papà.

C: lo so amore tranquillo. Lo dico solo perché altrimenti è più quella che cade a terra che quella che mangi.

Mi alzo per andare a dargli un bacio sulla guancia perché è veramente troppo tenero quando cerca di giustificarsi: apre le manine,mi guarda con quei suoi due occhioni bellissimi e quell'espressione buffa. Quando torno a sedermi,è Leah ad attirare la mia attenzione chiamandomi.

C: dimmi amore.

Le: aopano.

C: ma hai quasi finito la pasta.

Le: aopano papà...

C: va bene,va bene ma non agitarti.

Leah interpreta sempre come un no,il solo fargli una domanda e questo la fa subito innervosire. A differenza di Liam che ama mangiare in tranquillità,Leah ha sempre amato il gioco "dell'aeroplano". Finisco velocemente con una forchettata il mio piatto ed inizio a giocare con lei.

C: pronta?

Le: sì.

C: allora vado eh.

Prendo giusto qualche piccolo pezzo di spaghetto e inizio a muovergli la forchetta davanti alla bocca. Lei si mette come sempre a ridere,aprendo poi la bocca e facendo quel verso che fa sempre quando mangia qualcosa le piace.

Em: com'è amore?

Le: mmm...

Si mette il ditino sulla guancia girandolo,imitando il gesto che le sta facendo vedere Emily in questo momento. Liam guarda Emily,mangiando un boccone e facendo anche lui quel gesto.

C: è bravo il papà vero?

Liam annuisce mettendosi a ridere perché Emily gli sta facendo segno di dire di no invece. Mentre poi lui torna a mangiare in pace sotto l'occhio attento di Emily,io ricomincio a fare il gioco dell'aeroplano a Leah. Dopo un paio di volte però,quando le porto la forchetta davanti alla bocca lei la chiude all'improvviso,mettendosi poi a ridere.

C: mah! - la guardo stupito - E adesso come fa l'aeroplano a portare la pasta?

Le: aopano pú.

C: accidenti... e adesso come posso fare?

Em: io avrei un'idea...

Muovendo l'indice Emily mi fa segno di andare da lei,così allungo il braccio per farle mangiare quel boccone. Leah allora inizia a ridere,cercando di prendermi il braccio e chiamandomi.

Le: patta mia!

C: allora devi aprire la bocca,altrimenti non riesce ad atterrare l'aereo.

Le: aaaa...

C: arriva!

Ricomincio a far volare la forchettina verso di lei che subito chiude la bocca per mangiare. Mastica lentamente,gonfiando anche le guance per fare la spiritosa mentre non la smette di ridere e facendo quindi fatica a tenere tutto in bocca.

Em: amore non fare la sciocchina però.

Punto il dito sulla sua guancia per fargliele sgonfiare e,pur continuando a sorridere,Leah ritorna però composta. Non è un problema per noi scherzare con loro,ma cerchiamo di insegnargli che siamo pur sempre a tavola.

Li: pú patta.

C: bravo amore,l'hai finita tutta.

Li: mommo.

C: te lo meriti?

Liam mi guarda sorridendo e muovendo la testa su e giù. "Mommo" era la parola che lui e Leah usavano per indicare i dolci ed essendo bambini piccoli dovevano mangiarne in modo controllato. Siccome sono le prime cose che i bambini vogliono,gli abbiamo sempre insegnato che si può mangiare un dolcino,solo se si mangia tutto a tavola.

C: che mommo vuoi?

Le: mommo mio papà.

Em: calma,c'è un mommo per tutti. Quale volete?

Leah inizia a ripetere le stesse due parole con le quali intende i suoi biscottini preferiti,mentre Liam in modo molto più pacato ci fa capire di volere la sua merendina preferita. Mi alzo io per prenderle,mentre Emily gli toglie i piatti. Al giorno d'oggi i dolci per i bambini piccoli sono buonissimi,a differenza di quelli che c'erano ai miei tempi,infatti ne prendo uno anche per me ed Emily.

Le: mommo!

Em: non so se tu te lo meriti pasticciona... guardati la maglietta: l'abbiamo cambiata prima.

Leah prova a guardarsi la maglietta,che nonostante il bavaglino ha sporcato,e quando vede le macchie si mette a ridere. Sa di essere una piccola combinaguai,ma sa anche che più di questo non le diremmo mai: non siamo abituati a riprenderli sul serio,non ancora almeno.

C: é buono il mommo Liam?

Li: mmm.... - si tocca la panchina - sì.

C: me ne dai un pezzetto?

Li: no.

Em: perché no? Poverino papà...

Li: mommo mio.

Em: non gliene dai nemmeno un pezzettino piccolo piccolo?

Liam scuote la testa,sorridendo e tenendosi la merendina vicino per paura che gliela possa prendere. Normalmente è estremamente generoso,ma quando si parla del cibo diventa molto egoista mentre Leah è super gelosa di tutto ciò che è suo. Emily ed io proviamo a convincerlo,facendo finta di volergliela prendere dalle mani. Lui continua a ridere perché sa che scherziamo e con la manina mi indica il cassetto della cucina da dove prendo sempre i dolci: giustamente mi suggerisce di prenderne uno per me,se ne ho così tanta voglia.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora