G: cosa vuoi? Sei così intelligente che non sai leggere che è lo spogliatoio delle ragazze?
J: molto simpatica... ti cercavo. Possiamo parlare?
G: no,non voglio parlare con te. Mi hai già insultata abbastanza non credi?
Faccio per chiudere la porta,ma lui ci mette la gamba in mezzo impedendomi di farlo. Lo guardo abbastanza infastidita,ma lui alza semplicemente le sopracciglia come se volesse dirmi "per quanto hai intenzione di continuare?". Non voglio dargli anche modo di dire che sono infantile,quindi lo faccio entrare visto che sono sola.
J: è la prima volta che entro in uno spogliatoio femminile per discutere... di solito faccio altro.
G: pensi di far ridere? Se questo è il tuo modo di chiedere scusa,puoi anche andartene.
J: calmati... era solo una battuta e comunque non ho mai detto di volerti chiedere scusa.
G: cercavo di darti un suggerimento visto che da solo non ci arrivi.
J: ora chi dovrebbe chiedere scusa?
È proprio di fronte a me,distante un metro come se fossimo su un ring: ci guardiamo esattamente come due pugili,cercando di capire quale sarà la mossa dell'altro e preparandoci quindi ad evitarla. Se lui crede di saper colpire,non sa con chi ha a che fare. Nessuno dei due sembra voler parlare,ma dopo qualche secondo di silenzio è lui a farlo.
J: senti io non mi voglio scusare per quello che ti ho detto.
G: allora perché sei qui? Cosa vuoi?
J: farti ragionare.
G: lo faccio benissimo da sola grazie.
J: se la smettessi di graffiare sempre come una gattina,vedresti che non è vero.
Non credo di aver mai trovato qualcuno più insopportabile di lui: non solo non ha nemmeno il buon senso di chiedermi scusa,ma continua ad insultarmi e a parlarmi come se fossi l'ultima delle stupide.
J: stai rinunciando ad un'opportunità come quella che abbiamo solo perché non sono uno che ti riempie di parole gentili.
G: solo? Non ti hanno spiegato da dove vieni tu che per stare in coppia bisogna avere stima dell'altro?
J: stima e fiducia sì lo so.... ma sono solo parole.
G: sono parole vere però. Non posso affidarmi ad una persona che pensa quelle cose di me e che non stimo a mia volta.
Le coppie più brave di questo settore hanno un legame strettissimo: alcune di loro erano fidanzati e altri legati come fratelli. Io non mi aspettavo di trovare nulla di tutto questo,ma almeno una persona con cui poter instaurare da subito una base di rispetto.
J: ascolta io sono sicuro delle mie capacità. Tu lo sei delle tue?
G: certo che lo sono,ma non posso stare con una persona che non lo è altrettanto.
J: vuoi forse che ti dica che sei brava? Non accadrà sappilo.
G: non voglio questo.
J: senti,io dico solo che buttare una stagione per questo è da stupidi. Dobbiamo solo allenarci ed esibirsi insieme,non dobbiamo fidanzarci: alla fine ognuno va a casa sua.
Non amo vantarmi,ma mi ritengo una brava pattinatrice per l'età che ho e da quello che ha detto Roberta anche lui non ha una brutta nomea. Iniziare la carriera di coppia ora sarebbe la scelta ideale per la mia carriera futura,ma non sono convinta.
G: io non lo so...
J: non devi decidere che vestito comprare,qui bastano due secondi per decidere.
G: odio tutto di te. Sei arrogante,spocchioso,antipatico,superficiale e anche ritardatario ed io non sopporto chi ritarda agli incontri.
J: ed io,senza specificare cosa,odio tutto di te... su qualcosa andiamo d'accordo.
Mi guarda spazientito come se stessi tirando le cose troppo per le lunghe,ma qui non si sta discutendo di una quisquilia: accettare,vorrebbe dire vederlo tre volte a settimana e non credo di averne la forza.
J: vieni a fare due giri in pista e poi decidi.
G: ho visto cosa sai fare,non serve vantarti ancora.
J: proviamo qualche figura insieme e vediamo cosa esce fuori. Se non ti trovi bene,addio.
G: so già che non mi troverò bene.
J: allora non avrai nulla da temere.
Vorrei avere una gomma per potergli cancellare la faccia perché non sopporto proprio quell'aria da sbruffone. Mi supera,andando verso la porta e facendomi segno di prendere i pattini e seguirlo.
J: fammi vedere cosa sai fare.
G: non cambierò idea.
J: non sia mai che tu faccia un passo indietro.
Prendo i pattini,passandogli davanti senza nemmeno guardarlo. Andiamo verso la pista e noto che Roberta ci guarda confusa: pensavo che fosse stata lei a mandarlo,ma a questo punto devo ricredermi.
R: pensavo non volessi saperne.
G: ed è così,ma mi ha chiesto di fare qualche figura.
R: beh,se volete vi lascio da soli tanto sapete allenarvi benissimo da soli.
G: no,non serve. Possiamo...
J: va bene invece grazie... - mi viene leggermente contro con il braccio - se non è un disturbo ovviamente.
R: figurati. Sono contenta che proviate a conoscervi un po': sarebbe davvero un peccato buttare via tutto.
Ci riserva uno dei suoi soliti sorrisi dolci,ma poi la vedo lanciarmi un'occhiata che purtroppo so bene cosa significa. Vorrebbe che ci ripensassi,ma non credo che accadrà mai. Jacopo mi invita ad andare al centro della pista,tendendomi la mano che però non prendo.
J: puoi solo essere carina? Almeno provaci.
G: da che pulpito viene la predica: mi hai insultata da quando ci conosciamo.
J: come facciamo a fare le figure se non ti avvicini. Paura che possa farti cambiare idea?
G: ti piacerebbe.
J: mai quanto a te.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...