Capitolo 1704

351 28 1
                                    

G: zio Col,puoi prenderlo tu?

C: come mai? Non ti piacciono i bambini? No,perché sembra che gli piaccia stare con te.

G: anche a me piace tenerlo,: anche se è piccolo però,mi ha già fatto addormentare le braccia.

La frase di Gaia fa scoppiare a ridere tutti,così per evitare di sballottarli troppo,prendo Leah dalle braccia di Simone,in modo che possa tenere anche Liam: anche se sveglio,è davvero molto tranquillo tanto da sembrare un bambolotto. Leah invece muove in continuazione le manine,facendo anche delle strane espressioni con la bocca.

B: appena inizierà a parlare,questa signorina diventerà una radio come la sua mamma.

C: in effetti è proprio iperattiva.

E: di solito i gemelli sono così: uno bianco e uno nero.

G: una Em e uno Colin.

C: esatto.

Emma è vicino a me,concentrata su Leah mentre Simone sta praticamente contemplando Liam. Se Emily potesse vederli,probabilmente conoscendola si commuoverebbe nel vederli così ipnotizzati da loro due. Anche i miei genitori sarebbero esattamente come loro,quindi non li giudico,anzi mi fa solo piacere vederli così entusiasti.

G: ah! Mamma devi dirgli quello che abbiamo scoperto!

E: cosa?

G: la cosa dei gemelli!

Gaia sembra davvero esaltata,tanto che io e Simone ci guardiamo abbastanza confusi perché da come ha appena reagito,saltando praticamente in piedi dalla sedia,sembra trattarsi di qualcosa di importantissimo. Emma si limita a sorridere per il modo in cui Gaia la sta esortando a parlare.

E: nulla di trascendentale. Quando l'infermiera è venuta a dargli da mangiare,ha provato a portare Liam di là ma...

G: Leah ha iniziato a piangere e non ha smesso fino a quando non ha riportato vicino Liam.

B: addirittura? Ma ora sono fuori dalla culla e non piangono.

E: l'infermiera voleva proprio uscire da qui.

C: a quanto pare sono più legati di quanto pensassimo.

Fin dal momento in cui li avevo visti appena nati,pur essendo diversi,mi sono sembrati molto uniti,così come quando l'infermiera li ha messi nella culla vicini per la prima volta. Il fatto che sentissero addirittura così tanto la lontananza però,mi sorprende.

B: non so quanto questo sarà un vantaggio per te ed Em.

C: ora preferisco non pensarci.

G: io la trovo forte come cosa invece: dove va uno,va anche l'altro.

E: lo so tesoro,ma dovranno anche imparare a stare lontano qualche metro: Colin e tua sorella non possono vivere incollati.

G: lo fanno già,solo che non hanno la colla: proprio come te e papà.

Le sue parole,unite al tono leggermente disgustato con cui le pronuncia,ci fa scoppiare a ridere: da quel punto di vista,è vero che raramente io ed Emily ci allontaniamo,ma non possiamo nemmeno vivere uno appiccicato all'altro.

G: papi...

B: se avessimo un euro per tutte le volte in cui dici quella parola,saremmo pieni di soldi.

G: ma noi siamo pieni di soldi.

B: errato,io e tua madre lo siamo: tu per ora ne usufruisci e anche troppo aggiungerei.

Simone ha riconosciuto subito quel tono che Gaia usa quando deve chiedergli qualcosa,da un piccolo ad un grande favore. Emma mi guarda sorridendo,perché sa che qualunque sia la richiesta,la risposta di Simone sarà immancabilmente sì.

G: non è che potremmo andare a mangiare qualcosina... non ho pranzato e inizio ad avere fame.

B: beh,pensavo peggio: possiamo andare giù al bar dell'ospedale.

G: a dire il vero...

B: eccola,mi sembrava strano.

G: qui a due passi c'è un ristorante cinese...

Io ed Emma ci scambiamo un sorriso,osservando Simone mentre guarda Gaia: lei gli sta facendo gli occhi dolci e un grandissimo sorriso con l'intento di convincerlo. In effetti per quanto vogliano stare qui,immagino che anche loro abbiano fame: purtroppo i bambini avevano deciso di farsi vedere proprio per pranzo.

B: non voglio andare troppo lontano.

G: no,è qui fuori dietro l'angolo: ho controllato sul cellulare.

B: Emma?

E: se vuole andare... - gli sorride - inoltre anche io ho fame e adoro il cinese.

B: le donne ordinano e noi eseguiamo.

Guarda Liam come se volesse impartirgli la sua prima lezione mentre Gaia fa quel suo solito gesto di vittoria che fa quando riesce a convincere Simone. Mette Liam nella culla,alzando poi lo sguardo su di me.

B: vieni anche tu no?

C: a dire il vero,preferirei stare qui.

G: ma non hai pranzato nemmeno tu.

C: lo so ma non ho molta fame a dire il vero.

E: prenderti qualche minuto non è un reato: sarai stanco visto che hai lavorato anche stamattina.

C: vorrei stare qui comunque.

Apprezzo davvero il pensiero che hanno nei miei riguardi,ma per quanto questa giornata sia iniziata presto per me e in effetti sia leggermente stanco,non voglio allontanarmi. Ho paura che Emily possa svegliarsi e non trovarmi,quando le avevo promesso di rimanere qui con i bambini.

G: dai zio Col... ti prego vieni con noi...

C: ti aspetto qui,non vado da nessuna parte ma non voglio che tua sorella si svegli senza di me.

G: uffa...

B: dai Gaia,se vuole restare è giusto così: alla fine deve stare anche con i suoi bambini.

G: va bene. Tanto torniamo presto.

E: mi raccomando,facci sapere se Em si sveglia.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora