DiS: vorrei che chiedessi la sua opinione sul progetto che sta portando avanti Alessio.
Li: Alessio del secondo piano? Quell'Alessio?
Annuisce,facendomi un piccolo sorriso. Alessio era uno dei tanti editori,ma con l'unica differenza di essere il figlio del titolare della nostra casa editrice. Per quanto mi riguarda non l'ho mai trovato davvero capace oltre che poco simpatico.
Li: perché dovrei chiedere l'opinione del mio fidanzato?
DiS: perché vorrei avere un parere in più: non sono convinta del suo lavoro,ma come sai do fiducia a tutti voi.
Li: personalmente nemmeno io sono molto convinta,ma...
DiS: ma la sua posizione intimorisce dal dare un giudizio,lo so. Motivo per cui voglio raccogliere dei pareri: in questo modo non potranno esserci scusanti.
In effetti se lei avesse dato soltanto la sua opinione,suo padre avrebbe potuto pensare che ci fosse qualcosa di personale,ma in questo non potrà mettere in discussione il punto di vista di diversi editori,compresi quelli di altre case editrici.
Li: gliene parlerò e le dirò cosa ne pensa.
DiS: puoi anche fargli consultare i tuoi documenti così avrà un'idea completa.
Li: va bene: le farò sapere in un paio di giorni al massimo.
DiS: non preoccuparti,non c'è fretta. Ci vediamo domani allora.
Parlando,siamo arrivate all'entrata così ci salutiamo e lei torna verso il suo ufficio. Passo davanti alla segreteria per salutare Francesca e poi esco. Tra poco meno di mezz'ora,sarei dovuta essere da Gaia perché avrebbe finito il suo allenamento di pattinaggio. Mamma mi aveva detto che siccome lei e papà sarebbero stati occupati per un pranzo di lavoro,dopo la scuola Gaia sarebbe andata a casa della sua migliore amica,per poi andare alla pista di ghiaccio insieme. Io e Luis ci siamo messi d'accordo per trovarci là,dato che avrebbe finito anche lui più o meno a quest'ora. Mentre sono ferma ad un semaforo,mi arriva una chiamata. Vedo che è Emily così sfioro il pannello di controllo della macchina per rispondere.
Li: ehy!
Em: ciao! Ti disturbo?
Li: no,sono in macchina dimmi tutto.
Em: indovina???
Li: cosa?
Em: dai,è facile! Riguarda me e Colin.
Li: non lo so... spero nulla che faccia venire un infarto a papà.
Em: no o almeno non credo. Abbiamo trovato un appartamento e penso che sia quello giusto!
Dalla sua voce traspare tutto il suo entusiasmo ed io non posso non essere felice per lei. Quando mi aveva detto che Colin le aveva chiesto di vivere insieme,anche se può sembrare strano,mi era sembrata una bellissima idea. Insieme li vedevo molto felici e nonostante la loro differenza di età,abitare con lui avrebbe aiutato Emily a viversi più tranquilla l'università.
Li: dovete andare a vederlo?
Em: sì: ora Colin si sta facendo la doccia poi andiamo.
Li: sei nervosa?
Em: un po' se devo essere onesta perchè se andrà bene,nel giro di una settimana inizieremo a vivere insieme.
Li: il ché non è diverso da quello che fate adesso visto che sei quasi sempre a casa sua,no?
Passavo spesso a casa da mamma e papà,ma mi sentivo quasi tutti i giorni con Emily anche solo con un messaggio. Sapevo che fin dai primi momenti Emily aveva passato molto tempo con lui,restando spesso a dormire da lui. A questo punto prendere una casa per loro sarebbe stato anche molto pratico.
Em: lo so,ma... oddio Lilia sono così elettrizzata.
Li: lo sento. - sorrido - Stai tranquilla e non trovare difetti dove non ci sono.
Mi aveva detto che Colin aveva apprezzato ogni casa che in questi due mesi avevano visto. Quella indecisa era sempre stata lei perchè trovava sempre qualcosa che non la convinceva fino in fondo anche se credo che la sua fosse solo ansia di iniziare a vivere con lui.
Li: è già arredato vero?
Em: sì ed è bellissimo: dovremo solo portare lì le nostre cose.
Li: allora potreste vivere già sotto lo stesso tempo entro il weekend.
Em: andrà bene vero?
Li: certo non devi preoccuparti. Vivere insieme è un grande passo,ma ti sembrerà normale abituarti.
Avevo passato anche io questo momento durante la mia storia con Luis: andare a vivere insieme può spaventare nel senso buono del termine,ma alla fine risulta naturale condividere le proprie giornate e ogni minuto del proprio tempo con la persona che si ama.
Em: non dire niente a mamma e papà: glielo dico solo se la cosa finisce bene.
Li: nessun problema,sarò una tomba.
Em: ora vado che devo finire di prepararmi: salutami mamma,papà e Gaia.
Li: certo e fammi sapere.
Em: sicuro,baci.
Li: baci.
Chiude la chiamata mandandomi un sonoro bacio: non so come finirà questa faccenda,ma ho dei buoni presentimenti. Spero che Emily metta da parte l'ansia e si getti in questa nuova parte della sua storia d'amore seguendo come sempre il suo essere istintiva. A volte vorrei essere come lei e vivermi tutto con leggerezza senza avere questi miei dannati problemi di fiducia. Sono leggermente in ritardo e il traffico non mi aiuta per niente. Ricevo un messaggio da parte di Luis in cui mi dice di essere già arrivato e di essere nello spogliatoio con Gaia. Sarebbe andato lì a piedi siccome la sua casa editrice è a pochi metri e lo avevo portato al lavoro io stamattina perchè la sua auto era dal meccanico. Quando arrivo al centro sportivo l'allenamento sembra essere già finito perché ci sono già alcune ragazze più grandi che si stanno riscaldando. Vado nel corridoio che porta agli spogliatoi e tra le tante altre persone,vedo il padre dell'amica di Gaia. Non li conosco tutti come mamma e papà,ma alcuni li avevo incontrati quelle volte in cui mi era capitato di andare a prenderla a scuola.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...