Capitolo 1603

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Emily Pov's

Questa giornata si è rivelata movimentata come previsto,se non di più considerato quanti siamo. Colin sembra trovarsi molto bene con tutti,se non fosse che ogni tanto devo toglierlo dalle grinfie di papà. Tutte le volte che restavo a dormire da Colin,il giorno dopo c'era l'interrogatorio. Tra una chiacchiera ed un'altra,senza che ce ne accorgiamo,arriva metà pomeriggio. Alcuni sono tornati in sala da pranzo,altri sono andati un attimo a parlare fuori nel giardinetto,mentre io e Colin siamo in salotto a parlare,quando ci raggiunge proprio mio padre.

B: posso rubartelo due minuti?

Em: motivo? Pensavo ti fidassi.

B: infatti mi fido,non è per quello.

C: non ci sono problemi: torno subito Em.

Colin mi da un bacio sulla guancia per poi seguire papà verso il giardino: dalla sua espressione sembrava promettere bene,quindi non mi basta che sperare. Vado in cucina per versarmi da bere,quando le mani di Alex mi prendono la vita facendomi sobbalzare.

Em: ma sei scemo!?

A: oh andiamo: è il mio compleanno,quindi mi è concesso tutto.

Em: anche fare l'imbecille purtroppo: tra un po' mi cadeva il bicchiere.

A: cose da nascondere?

Mi scruta con uno sguardo divertito e uno strano sorrisino. Decido di ignorarlo,finendo di riempirmi il bicchiere,ma lui continua a rimanermi vicino e per di più in silenzio,il ché mi da più fastidio di quando parla.

Em: si può sapere che c'è?

A: c'è che ti conosco sorellina.

Em: bene,allora saprai che se continui così potrai beccarti un bel pugno.

A: probabile e se tu conosci me,sai che difficilmente non capisco qualcosa. Inoltre il mio migliore amico è un poligrafo umano.

Em: e quindi? Non capisco cosa vuoi da me.

A: sei strana oggi Em e in modo particolare,sei strana nei confronti di Colin.

Avevo provato ad apparire disinvolta,cercando di non far trapelare nulla. Avrei potuto mentire tranquillamente a mamma,papà e agli altri,ma sapevo che sarebbe stato più difficile con Tobie ed Alex: non posso credere però che lo abbiano notato così tanto.

Em: sono solo contenta che sia qui con me visto che il Natale scorso,anche se avevo già capito di sentire qualcosa,non stavo ancora con lui.

A: certo. Te l'avevo già detto che siamo dei geni,vero?

Em: lasciami in pace.

Cerco di fargli arrivare il messaggio forte e chiaro perché odio quando fa il pettegolo: capisco che voglia sapere cosa mi succede visto che non ci vediamo tutti i giorni,ma possibile che tra tutte le cose che mi riguardino,abbia saputo captare solo questa? Cerco di togliermelo di dosso,ma continua a seguirmi.

A: era meglio se restavi là che non c'era nessuno. - guarda il salotto - Qui passano tutti.

Em: Alex per favore,smettila.

A: andiamo Em,a me puoi dire tutto lo sai.

Em: il fatto che possa,non significa che voglia.

A: allora te lo dirò io,ci stai?

A volte mi chiedo se tutta questa sua intelligenza esista davvero,ma immagino sia il modo in cui si comporta un qualunque fratello maggiore per infastidire la sorella. So che non riuscirei a farlo desistere,allora vado sul divano buttandomi di peso per la disperazione. Si mette seduto vicino a me,guardandosi intorno come per assicurarsi che nessuno ci senta e almeno in questo lo apprezzo.

A: ho già visto il modo in cui ti rapporti con lui ed è sempre stato molto affettuoso.

Em: vedo che alle basi ci sei arrivato.

A: simpatica. Comunque a differenza dell'ultima volta che vi ho visti,oggi sei più appiccicosa.

Em: appiccicosa? Io?

A: decisamente. Non fraintendermi dalle sue espressioni,lui sembra adorare queste attenzioni,ma sai sono sempre tuo fratello e questo sbaciucchiamento è leggermente irritante.

Osservo la sua espressione lievemente schifata come se io e Colin avessimo fatto chissà che cosa,quando non avevamo fatto altro che scambiarci qualche bacio ogni tanto,esattamente come lui e Isabella.

Em: e quindi? Cosa vuoi sapere? È il mio fidanzato è normale che senta il bisogno di baciarlo.

A: da quello che si vede,è tutt'altro il bisogno che senti.

Em: cioè? Cosa vorresti insinuare?

A: non insinuo: constato.

Em: e quale sarebbe la tua constatazione genio?

A: che tu e Colin siete stati a letto insieme e prima che tu faccia la saputella,siete stati a letto insieme non a farvi semplici coccole.

Dice queste parole a voce bassa,ma dicendole una dietro all'altra come se la sua fosse un'analisi in piena regola. Sento l'imbarazzo invadermi e dalla faccia che ha ora Alex,temo che si sia riversato sulle mie guance. Tuttavia decido di fare quello che si insegna da sempre: negare e negare.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora