Capitolo 1728

353 28 1
                                    

C: lo dici come se fossero motivi per cui non dovresti piacermi. Il fatto di essere la madre dei nostri bambini,basta da solo a farmi innamorare di te ogni giorno.

Em: lo so,ma è bello sentirsi sempre desiderata come mi fai sentire tu.

C: ma tu ti ci devi sentire,al di là del fatto che te lo dica io. La tua bellezza è oggettiva.

Em: quindi se è così,dovrò far apprezzare la mia bellezza anche agli altri.

C: certo che devi farlo.

Con il dito mi sfiora la punta del naso,sorridendo della mia affermazione: tutte le volte che dice così,mi ricorda tanto quello che papà diceva sempre a mamma. Il fatto che fossimo belle era una cosa da mostrare e per loro era un motivo di cui andare fieri. Amo il fatto che lui,pur essendo mio marito,non mi abbia mai dato nessun imposizione: diceva sempre di amare la mia libertà e non è per tutte,la fortuna di trovare un uomo come lui.

C: però se qualcuno prova anche solo a dirti una parola fuori posto o ad allungare le mani...

Em: non lo faranno: non gliene darò l'occasione,tranquillo. Solo a te permetto di fare certe cose.

C: grazie dell'onore.

Em: prego. - gli faccio l'occhiolino - Quando vuoi.

C: e... - mi guarda con malizia - se volessi ora?

Em: mi piacerebbe,ma dobbiamo alzarci: basta scuse.

Cerca di tirarmi verso di lui per baciarmi,ma gli metto una mano davanti alla bocca. Vorrei davvero stare qui con lui ancora,ma dobbiamo iniziare a prepararci visto che poi avremo da vestire anche i bambini.

C: sei cattiva comunque....

Em: dai,lasciami che andiamo a farci la doccia.

C: insieme?

Em: scordatelo.

C: allora non ti lascio andare.

Em: dai Col...

Lo guardo con un'espressione leggermente esasperata perché non è il caso di comportarsi come un ragazzino di 16 anni: non è facile nemmeno per me raccogliere la forza per allontanarmi da lui in questo momento e dovrebbe venirmi incontro.

C: ultimo bacio e andiamo.

Em: non è mai l'ultimo con te.

C: giuro.

Em: non giurare se poi....

C: giuro sull'amore che provo per te e i bambini.

Si porta la mano sul petto,guardandomi in modo serio: quando giura su di noi,so che posso fidarmi. Mi avvicino quindi a lui,dandogli un bel bacio perché se deve essere l'ultimo,è giusto che sia degno di questo nome. Quando stacchiamo le labbra,rimaniamo a pochi millimetri uno dall'altro,fronte contro fronte.

C: se mi dai dei baci così però....

Em: hai giurato.

C: lo so e non avrei dovuto farlo con il senno di poi.

Em: così impari. - lo guardo soddisfatta - Allora,vai a lavarti prima tu.

C: assolutamente,prima le donne.

Em: sicuro? Potrei metterci un po'...

C: sì sì,vai.

Lo sento accarezzarmi il fianco,per poi spostarmi delicatamente di lato e staccare definitivamente le braccia dal mio corpo. Non che non avesse insistito già abbastanza per oggi,ma questa sua naturalezza improvvisa nel lasciarmi andare,mi fa insospettire.

Em: anzi... vai prima tu.

C: perché?

Em: non cambia nulla alla fine,no?

C: beh... insisto: sai quanto tengo alle buone maniere.

Em: e c'entrano qualcosa con il fatto di vedermi sgattaiolare in bagno senza vestiti?

C: mmm... - fa finta di pensarci sopra - ad essere sincero non ci avevo minimamente pensato.

Prova a darsi un'aria seria mentre lo dice,ma quello che ottiene è solo una cuscinata. Anche se lui ha sempre questo modo molto elegante di comportarsi nei miei confronti,immaginavo che fosse spinto da un secondo fine. Mi metto velocemente seduta,cercando la sua maglietta e infilandomela,dopo averla raccolta da terra.

C: sei proprio cattiva... mi neghi anche quest'ultima gioia.

Ignoro le sue parole e il suo atteggiamento teatrale,alzandomi finalmente da questo letto. Non faccio in tempo a farlo però che mi sento prendere delicatamente per i fianchi,avvertendo poi le sue labbra stamparsi sul mio fondoschiena. La sua maglia mi copre fino a qualche centimetro sotto,quindi non tocca direttamente la mia pelle,ma la sottigliezza del tessuto mi permette di sentire in tutto e per tutto il suo bacio.

Em: idiota.

C: colpevole,ma ne vale la pena esserlo.

Lo ignoro di nuovo,prendendo per la seconda volta il cuscino per lanciarglielo addosso e andare poi dritta verso il bagno. Fortunatamente,anche se il bagno è collegato alla nostra camera,Colin non mi disturba in alcun modo. Il fatto che si sia arreso,mi permette quindi di farmi la doccia in tranquillità,senza la paura di vederlo sbucare da un momento all'altro. Quando finisco ed esco,lo trovo persino davanti all'armadio,intento a preparare l'abito che avrebbe dovuto indossare stasera.

C: hai stretto bene la cintura di quell'accappatoio? Perchè potrei essere tentato a sfilartelo.

Em: sono inespugnabile tranquillo: a prova di maniaco.

C: ora sarei un maniaco? - mi guarda divertito - Non ho nemmeno provato ad entrare in bagno.

Em: sei stato molto bravo in effetti...

Mi avvicino a lui,che subito apre le braccia per accogliermi e gli do un bacio. Lui adora scherzare in questo modo,ma non credo capirà mai fino in fondo quanto davvero mi faccia piacere. Mi stringe a lui e percepisco subito che non vorrebbe lasciarmi andare,così appoggio le mani sulle sue spalle,facendo una leggera pressione per allontanarlo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora