Capitolo 1623

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Em: ma questo non è nulla. Vuoi sapere la parte più divertente?

C: devo spaventarmi?

Em: dipende... - inizia a ridere - mi ha chiesto se sei bravo.

C: non è vero... - annuisce,continuando a ridere - stai scherzando vero?

Emily mi fa segno di no con la mano,non riuscendo a smettere di ridere: senza dubbio è divertente che Emma abbia fatto questa domanda. Non so se d'ora in poi riuscirò a guardarla più come prima senza provare un velo di imbarazzo.

Em: oh mio Dio,non volevo crederci....

C: beh almeno si è tenuta il dubbio.

Em: per niente: io le ho detto che sei bravo.

C: veramente?

Em: sì e lei ha detto che è molto contenta per me e che anche se è strano saperlo,è forte.

Mentre mi dice queste cose imita il modo di fare e la voce di sua madre continuando a ridere e a far ridere anche me. Emma è sempre stata una persona molto discreta,ma come ho detto non mi stupisce più di tanto la sua curiosità e mi è molto famigliare.

C: quindi più che scegliere un vestito,avete parlato di me.

Em: solo bene. - mi da un bacio sulla guancia - Però era strana.

C: strana?

Em: non solo lei,anche papà.

C: come mai?

Em: ah non lo so: mamma mi ha fatto il discorso che ti ho detto e papà sembrava che fosse pronto a dirmi addio.

Cerco di dissimulare il fatto che la cosa non mi sorprenda: entrambi sapevano quali sarebbero state le mie intenzioni e non mi ci vuole molto a capire che i loro discorsi fossero collegati a quello. Spero solo che Emily non abbia capito nulla.

C: tu cosa pensi?

Em: che forse sono emozionati quanto me per questa cena... poi vabbé papà è sempre papà,ma abbiamo parlato oggi e mi ha detto molte cose.

C: del tipo?

Em: che sei quello giusto e che è fiero di me: un bel discorso. Aveva le lacrime agli occhi,avresti dovuto sentirlo: mi ha commosso.

C: posso immaginarlo: sarà stato l'effetto primo vero appuntamento.

Em: lo penso anche io.

Fortunatamente sembra aver fatto cadere ogni colpa su questa cena,ma senza dubbio non era questo ad aver fatto dire loro quelle parole. A questo punto sono ancora più convinto della scelta che ho fatto e di avergliene parlato prima. Devo essere rimasto più del dovuto in silenzio perché sento la mano di Emily sul braccio,unito alla sua voce.

Em: stai bene?

C: sì sì scusa... ero concentrato sulla strada.

Em: è molto lontano il posto in cui dobbiamo andare?

C: non molto.

Em: pensi che vada bene come mi sono vestita,visto che tu lo conosci?

C: amore sei perfetta,non preoccuparti.

Era un posto molto elegante,in cui andava molta gente di un certo livello e sicuramente Emily non avrebbe sfigurato. Questo però non sarebbe successo nemmeno se avesse indossato un paio di jeans e una maglietta.

Em: so che te l'ho già chiesto,ma dopo la cena non mi riporti a casa vero?

C: perché vuoi tanto saperlo? Dovresti goderti ogni attimo senza pensare già a quello che succederà dopo.

Em: lo so.... é che queste ultime settimane mi sono dovuta concentrare molto sullo studio e mi piacerebbe restare con te.

C: allora ti dico solo che resterai con me così sei tranquilla,ma non ti dirò nient'altro: lo scoprirai comunque tra poco.

Emily mi guarda con il sorriso,avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia. Avevo pensato appunto di prendere una camera oltre che per comodità,per poter passare tutta la serata insieme. Lei aveva dovuto concentrarsi sull'università e io ero impegnato con il mio lavoro e pensandoci bene,credo siano due settimane che non stiamo insieme.

Em: grazie di averci pensato.

C: smettila di ringraziarmi. - le sfioro la guancia - È un piacere per me passare anche solo un minuto con te.

Em: a proposito di passare del tempo insieme,oggi mentre ero nella vasca,ho dato un'occhiata agli eventi che ci sono questo mese.

C: cosa hai trovato?

Em: di interessante solo una mostra.

C: su cosa?

Em: artisti emergenti inglesi,irlandesi,gallesi e scozzesi nell'ambito della pittura,scultura e letteratura moderna.

Questo aspetto legato alla cultura ci aveva accomunato fin dai primi giorni in cui ci eravamo conosciuti. In questi mesi ci era capitato di andare insieme a qualche evento,anche perché in quel genere di manifestazioni non si trovava mai nessuno di conosciuto.

C: quando sarebbe?

Em: tra due settimane c'è l'apertura al pubblico e poi la mostra tiene aperto per due mesi.

C: se ti sembra interessante,ci organizzeremo allora.

Em: grazie.

C: Em smettila o ti lascio qui.

Em: mi piaci quando fai il cattivo.

Non so da chi avesse preso questa brutta abitudine,molto probabilmente da sua madre,ma non c'era cosa per cui non dicesse la parola "grazie". Capisco la gentilezza,ma non deve ringraziarmi per ogni cosa che faccio per lei perché per me non è di sicuro uno sforzo. Noto che mentre sorride continuando a guardarmi,inizia a muoversi sul sedile come se qualcosa le stesse dando fastidio.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora