C: è che,se penso a prima di conoscere Em,non mi sarei mai immaginato di avere tutto questo.
B: eri un'altra persona. Non dobbiamo dimenticare quello che siamo stati è vero,ma è il passato: ora sei diverso.
C: è quello che ti sei detto quando sei diventato padre per la prima volta?
B: non proprio. La prima cosa che ho pensato è stata "merda!". La seconda "come faccio a fare il padre se non ne ho mai avuto uno?"
La sua frase ci fa inevitabilmente scoppiare a ridere perché è chiaro che sul momento fosse scioccato dalla notizia,ma so di quanto fosse stato difficile il rapporto con suo padre inizialmente e che lo avesse ripristinato solo con il tempo. Io da questo punto di vista,non ho alcun problema per fortuna.
B: dico solo che a volte è anche giusto pensare che qualcosa ce la siamo guadagnata.
C: in effetti ho sempre pensato che Emily fosse il regalo che la vita mi ha fatto per essersi portata via tanto.
B: ecco appunto. Alla fine noi abbiamo sbagliato,ma ci siamo fermati in tempo e abbiamo rimediato.
C: dici?
B: assolutamente. Essere stati come eravamo,è stata una punizione sufficiente.
In effetti se ripenso a quanto apatico fossi diventato verso il mondo e le persone,riuscendo a trovare come unico sfogo l'insegnare, mi fa capire quanto mi fossi concentrato sul sopravvivere più che sul vivere. Era stata Emily a colorare tutto quel grigio di cui mi ero circondato.
B: non ho avuto una figura paterna presente fino ai 20 anni più o meno eppure,a sentire i ragazzi,me la sono cavata bene.
C: molto più che bene.
B: errori ne ho fatti a quintali anche io: è inevitabile quando si è genitori,tuttavia ho sempre pensato ad una cosa.
C: cioè?
B: li ho amati come non ho mai amato nessuno,forse più di Emma e quando fai questo,quello che sei stato fino al giorno prima non è più importante.
A dire il vero,se ripenso a come ero prima di conoscere Emily,mi sembra di dover pensare ad anni e anni fa mentre invece ne sono passati solo 6: mi sembra di averla sempre avuta nella mia vita. Probabilmente perché posso davvero chiamarla "vita" da quando c'è lei.
C: per lo meno ho un esempio da seguire,quindi mi auguro di essere sufficiente.
B: senza dubbio lo sarai,se lo sono stato io senza un esempio figurati tu.
C: quindi... devo pensare di essermi meritato tutto questo?
B: non devi pensarlo soltanto,devi crederci. - si volta verso di me - Non per vantarmi,ma se hai conquistato mia figlia,è perché hai qualcosa di speciale.
Nei suoi occhi e nel suo tono di voce leggo la soddisfazione nell'avere una figlia come Emily e con tutta la ragione del mondo perché,al contrario di quanto si potesse pensare soltanto vedendola,dentro era centomila volte più bella.
C: però... - lo guardo sorridendo - non la pensavi così all'inizio.
B: te l'ho detto che sbaglio anch'io.
Mi da una scherzosa pacca sulla spalla e ci mettiamo a ridere. Ormai tra di noi c'è un rapporto bellissimo da anni,ma mi ricordo di quanto all'inizio l'idea di vedermi accanto a sua figlia giustamente lo avesse turbato,tanto da allontanarmi.
B: alla fine credo fosse proprio quello il motivo,non tanto che fossi il suo professore. Anche se non è da tutti i giorni intendiamoci.
C: lo so.
B: nessun ragazzo l'aveva mai davvero colpita: lei ha sempre avuto una personalità molto complessa.
C: a me piace definirla "complicata nella sua semplicità".
B: già. - sorride - Ha capito che avresti saputo leggerla e nessuno era mai riuscito oltre me.
Avevamo parlato tante volte già tanti anni fa delle ragioni che lo avevano spinto a reagire così nei miei confronti. Io non ho nemmeno aspettato un secondo a pensare che meritasse il mio perdono perché al suo posto avrei agito allo stesso modo: avevo "occupato" il cuore di Emily e questo non gli era piaciuto.
C: credo che inizierò a capire del tutto la tua posizione da oggi.
B: puoi dirlo forte! Sono già bellissimi adesso,figurati quando cresceranno.
C: c'è da sperare che Leah rimanga l'unica femmina.
B: ahi ahi... tocchi un tasto dolente così.
C: hai ragione scusa.
Alzo le mani in segno di resa,scambiando con lui un sorriso: il fatto che i nostri rapporti siano ottimi da tempo,non significa che quando parliamo di queste cose non tiri fuori gli artigli: immagino sia un istinto irrefrenabile.
B: solo... andate con calma ok?
C: tranquillo. - sorrido - Dicevo per dire: ne ho appena avuti 2,ho bisogno di tempo anche io per abituarmi.
B: da quello che ho capito però è nei vostri programmi giusto?
C: avere altri figli? - annuisce - Sicuramente mi farebbe piacere,ma penso che abbiamo tempo visto che Em ha 25 anni soltanto.
B: al giorno d'oggi tutto è possibile.
C: lo so,ma non vorremmo aspettare comunque troppo.
Chiaramente ora che abbiamo avuto due gemelli non è il momento di pensare ad altri bambini,ma io ed Emily non volevano essere troppo grandi come genitori: preferiamo seguire la filosofia di Simone ed Emma ed essere "genitori giovani".
B: qui mi trovi più che d'accordo: noi abbiamo anche esagerato un pochino,ma penso sia la scelta migliore quella di godersi i figli.
C: i miei non ci hanno avuti alla vostra età e anche se non sono ancora vecchi,gli anni di differenza si sentono.
B: se tutto va bene,io ed Emma potremmo resistere e vedere persino i figli dei vostri figli... sempre se avremo ancora le forze di aprire gli occhi.
Ci mettiamo a ridere con le immagini che le sue parole ci portano alla mente. Quasi sicuramente avrebbero avuto la gioia di diventare bisnonni,cosa che forse non avrebbero potuto diventare i miei genitori. Quando hanno avuto me e Liam non erano di certo vecchi,ma più di loro: questo è il principale motivo per cui io ed Emily vogliamo averli presto.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
Literatura Kobieca- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...