Capitolo 1739

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Em: mi hai sempre detto che odi questa parte di te perché ti ricorda com'eri anni fa,prima della morte di Liam.

C: se fosse stato qui,mi avrebbe aiutato a prenderlo a pugni.

Em: io credo che ti abbia fatto ragionare piuttosto.

So che in questo momento è la sua parte ferita a parlare,ma la realtà è che non ha fatto nulla di quello che dice. Avrebbe potuto continuare a cercarlo,anche perché non penso che in quei pochi secondi si fosse poi allontanato tanto,ma ha preferito fare un respiro,fare quattro passi ed elaborare. Per quanto lui voglia negarlo,ormai non ha più vent'anni e quel Colin impulsivo e irresponsabile non c'è più da un pezzo.

C: se lo avessi davanti,gli spaccherei la faccia.

Em: ma...

C: ma non lo so. Ho preferito prendere una boccata d'aria.

Em: la verità è che tu sei una persona bellissima amore.

C: avrei dovuto tornare subito da te. Avevi bisogno di me ed io non c'ero.

Em: ora sei qui però: è questo che conta.

Ha abbassato lo sguardo,intento a guardare le nostre mani unite e credo di sapere quello che vuole fare. Penso che si sia accorto del modo in cui aveva retratto il braccio. Gli sollevo allora il viso,sfiorandogli il mento e avvicinandomi per baciarlo sperando che basti a distrarlo.

Em: ti amo.

C: anche io,tanto.

Em: devi stare tranquillo,ok? Io e Leah stiamo bene.

C: si è spaventata tanto,vero?

Em: abbastanza,ma credo che domani sarà già un ricordo.

C: se solo fossi venuto prima... credevo ti stesse solo facendo perdere tempo in bagno.

Quando lo avevo visto arrivare,avevo immaginato che fosse venuto a cercarci per quello perché tutte le volte che mi porto Leah in bagno,lei si perde a guardare ogni cosa curiosa com'è e in effetti,mi aveva trattenuta più del dovuto.

Em: sei venuto in tempo lo stesso.

C: non abbastanza per evitare che ti toccasse in quel modo... ti avrà fatto male.

Em: sto bene.

C: ho visto il modo in cui ti teneva stretta e,considerata la sua corporatura,non credo sia stato delicato.

Ripensare a quel momento non mi fa molto piacere: la sua presa era stata davvero molto forte,tanto da impedirmi di muovermi del tutto. Non mi importava nemmeno più di tanto la stretta che aveva su di me perché mi ero preoccupata di stringere Leah. Non mi rendo nemmeno conto che ricordare quei momenti,mi fa scendere una lacrima,che Colin asciuga prontamente.

C: il fatto che quello schifoso ti faccia piangere,basterebbe da solo a farlo a pezzi.

Em: sto bene,stavo solo pensando allo spavento che abbiamo preso.

C: è colpa mia alla fine: sapevo che non avremmo dovuto andare a quella stupida festa.

Em: non è colpa di nessuno,tanto meno tua. Nessuno poteva sapere che sarebbe successa una cosa simile.

C: sicuramente non capiterà più,questo te lo posso giurare: nessuno alzerà mai più un dito su di voi.

Anche questa volta pronuncia ogni parola con estrema serietà,facendo capire chiaramente quali potrebbero essere le conseguenze. Probabilmente se fosse successo ancora,non avrei potuto fermarlo con due buone parole,ma sinceramente non lo avrei nemmeno fatto. Nascondo il viso nel suo collo,beandomi del suo calore e lasciandomi coccolare dalle sue braccia che a differenza di quel ragazzo,pur essendo forti,mi stringono con molta delicatezza.

C: credo che dovremmo andare a dormire,hai bisogno di riposare.

Em: hai ragione.

Mi da un leggero bacio sulle labbra,facendomi alzare dalle sue gambe. Mi tiene la mano,ma prima che riesca a muovere il secondo passo,lo sento fermarsi e quando mi volto,vedo che i suoi occhi sono fissi sul mio polso. Tenendogli la mano,la manica si è alzata,scoprendo il leggero segno che ho.

Em: non è niente.

C: a me non sembra niente. - si avvicina - Ti fa male?

Em: un pochino,quando lo muovo.

C: dovresti metterci un po' di crema.

Em: domani la compro,te lo prometto. Ora andiamo a dormire per favore?

Annuisce,ma prima che possa muovermi,richiama ancora la mia intenzione. Con un "aspetta",mi avvicina a lui e inizia a disfare il nodo della mia vestaglia. Con la punta delle dita,ne percorre poi l'orlo spostandola quel tanto che serve. Ricorda persino che mi stava tenendo bloccato il fianco sinistro perché mi apre proprio in quella parte. Ho addosso solo la biancheria,quindi vicino al bordo delle mie mutandine vede chiaramente il segno. Non è di certo felice di vederlo e quando mi sfiora con le dita in quel punto e vede che sento dolore,la sua espressione non migliora.

C: mi dispiace amore.

Em: non è colpa tua: passeranno nel giro di qualche giorno.

C: non dovresti nemmeno averli.

Em: non mi ha toccato oltre,ha solo stretto forte. Non è nemmeno riuscito a baciarmi.

C: se fosse successo,tu non ne avresti avuto responsabilità non preoccuparti e lui non avrebbe avuto la possibilità di raccontarlo.

Purtroppo non riesco a scordarmi le sensazioni orribili che ho provato mentre la sua mano stringeva la mia coscia,ma per fortuna poi non era successo nient'altro e grazie a Leah non era riuscito neppure ad avvicinarsi. Mi richiudo velocemente la vestaglia per non vedere nemmeno io quel segno che via via sarebbe diventato più evidente. Colin mi prende per la vita,dandomi un bacio per poi venire in camera con me. Va a vedere subito anche il braccino di Leah,dandole poi un bacio tra i capelli così come a Liam. Mi stendo dalla mia parte,ma poi vedo che Colin ha intenzione di mettersi vicino a me.

Em: dovresti andare dall'altra parte.

C: voglio abbracciati stanotte.

Em: ma potrebbero cadere se non ti metti di là.

C: non ho intenzione di dormire,quindi non cadranno stai tranquilla.

Normalmente quando dormivano tutti quattro insieme,io e Colin ci mettevano ai lati per poterli circondare. Poteva capitare che si alzassero prima di noi e in particolare Leah volesse scendere o che nel sonno si spostassero con il rischio di cadere.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora