Capitolo 1597

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Apre di poco le gambe e finalmente riesco a vedere una piccola macchia di sangue sulle sue mutandine: stanotte non ci avevo fatto caso per non farle avere il pensiero e sinceramente stamattina non ci ho nemmeno più pensato. So che può succedere quando è la prima volta,ma non capisco quale sia il danno.

C: non ti preoccupare,non succede nulla: cambio le lenzuola.

Em: no,è che non posso di certo portare a casa queste mutande: cosa dico a mamma? Per non pensare cosa succederebbe se le mettesse a lavare papà.

C: non le puoi semplicemente buttare via: te ne compro un paio nuovo.

Em: ma mi piacciono e poi me le ha regalate mamma.

C: allora lasciale di là in bagno nel cesto della biancheria: te le lavo io.

Emily annuisce restando comunque con un'espressione ancora abbastanza abbattuta: non ho pensato al fatto che avrebbe potuto sentirsi imbarazzata da questa cosa. Vado a sedermi su una sedia poi le prendo la mano,facendole segno di venirsi a sedere sulle mie gambe. Si siede ed io le prendo la mano,spostandole i capelli che le coprono leggermente il viso.

C: non pensarci ok?

Em: scusa,non era mia intenzione. Non pensavo mi sarebbe successo.

C: non devi scusarti di nulla amore. - le do un bacio - Ora vai a preparati: penso a tutto io.

Em: grazie.

C: e di cosa?

La stringo a me dandole ancora un bacio: a volte ho l'impressione che sia una bambina indifesa e adoro il fatto che io riesca a farla sentire al sicuro. Finalmente con il sorriso sulle labbra,va in bagno. Vado quindi in camera e una volta tolta la coperta,noto che c'è solo una piccolissima macchiolina di sangue ancora più piccola di quella che aveva nelle mutande. Tolgo quindi quel lenzuolo,mettendone uno nuovo per poi raccogliere anche i nostri vestiti sparsi a terra. In effetti lavarle la biancheria credo sia la scelta migliore,altrimenti i suoi genitori avrebbero potuto sospettare qualcosa. Non che avessimo dovuto dare chissà quali spiegazioni,ma non è di certo il caso di far sapere certe cose. Emily poteva sentirsi in imbarazzo,ma non mi fa sicuramente schifo: è la mia ragazza non un'estranea. Una volta finito,prendo i miei vestiti dall'armadio: un pantalone nero con una camicia bianca,ma non il solito completo che sono abituato a mettere a scuola. Spero solo di non sfigurare di fianco a Emily,anche se purtroppo dovrò aspettare di vederla perché non mi ha voluto dire come si sarebbe vestita. Mi ha soltanto detto che è un regalo di sua sorella Lilia,ma qualunque sia il vestito sono sicuro che sarà bellissima. Deve aver finito perché non sento più il rumore della doccia,ma in compenso sento il rumore dell'asciugacapelli. Mi vesto,per poi darmi un'ultima occhiata allo specchio. Dopo tre quarti d'ora che è dentro,esce finalmente dal bagno soltanto in biancheria,venendo in camera.

C: per fortuna che ho il riscaldamento alto.

Em: spiritoso,pensavo ti facesse piacere vedermi così.

C: questo senza dubbio,ma...

Non mi lascia il tempo di dire altro che si fionda su di me,saltandomi in braccio e iniziando a baciarmi. Stringe le gambe intorno al mio bacino e,mettendole le mani sotto al sedere,la tengo stretta.

C: mi stropicci tutta la camicia.

Em: sei molto più bello senza: credo che dovresti togliertela.

C: certo così per Natale tuo padre farà un pranzo con il morto.

Em: beh... - mi guarda mordendosi il labbro - puoi sempre mettermi giù,se ti danno tanto fastidio i miei baci.

C: sei impossibile.

Em: oh ma tu mi ami esattamente per questo.

Torno ad appropriarmi di quelle labbra morbidissime scendendo poi a baciarle il collo. Deve aver usato il bagnoschiuma al cioccolato perché le è rimasto addosso quel profumo che mi fa venire solo voglia di mangiarla. Vado verso il letto sul quale cadiamo quasi subito continuando a baciarci. Lascio che le mie mani scorrano lungo le sue gambe e sul suo corpo.

C: dovremmo fermarci qui.

Em: dobbiamo proprio... mi piace quello che stai facendo.

Sorriso sulla sua pelle dandole ancora un piccolo bacio poco sopra al seno: come previsto mi sono fatto trascinare dal momento. È che è davvero bellissima e sfido chiunque a resisterle.

C: mi fai perdere la ragione.

Em: modestamente.

C: che ne dici di vestirti? Mi aiuterebbe molto.

Em: dici? Non mi sarebbe dispiaciuto torturati ancora un po'.

C: tu mi torturi sempre amore.

Le do ancora un bacio riuscendo anche a sentire il profumo delicato dei suoi capelli: questa ragazza è una vera e propria tortura e sono davvero stupito di aver resistito tanto con lei. Scende dal letto prendendomi la mano e facendomi andare verso la porta.

C: che fai adesso?

Em: devo vestirmi.

C: e non posso restare qui? Pensavo che...

Em: non mi vergogno di certo,non ora che hai baciato ogni centimetro di pelle che ho. Voglio che sia una sorpresa fino alla fine.

C: come vuoi.

Alzo le mani in segno di resa,mentre lei mi spinge fuori chiudendo la porta. Ne approfitto per andare in bagno visto che poi lo avrebbe occupato ancora Emily per truccarsi. Mi sistemo un po' i capelli e cerco di mettermi meglio la camicia,almeno per farla sembrare meno stropicciata e riuscendo ad ottenere un buon risultato.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora