Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9

Capitolo 1634

Emily Pov's

Apro gli occhi quando una gamba mi scivola fuori dal letto. Odio quando mi sveglio in questo modo,ma mi capita spesso. Sono stesa su un fianco con vista sull'armadio,così mi giro per poter avere una visuale decisamente migliore: Colin. Sta dormendo a pancia in giù con le braccia sotto al cuscino. I capelli sono tutti scompigliati,ma proprio per questo è bellissimo. Chiudo di nuovo gli occhi provando a riprendere sonno,ma dopo qualche minuto sono costretta a riaprirli e torno ad osservare Colin. Adoro guardarlo mentre dorme perché mi trasmette molta tranquillità. Non che normalmente non lo faccia,ma lo trovo così sereno. Guardo le sue braccia,sorridendo al ricordo di come mi stringevano ieri sera e poi percorro con gli occhi il percorso della sua spina dorsale,notando che le coperte gli coprono giusto il sedere. Mi accorgo solo adesso di avergli tirato via tutte le coperte,ma la cosa non mi sorprende perché era un mio grande difetto. Lo copro quindi meglio con le lenzuola,per fare in modo che almeno per una volta non me lo faccia notare. Mi metto poi seduta sul materasso cercando le mie mutandine e anche il bagno. Ieri sera non ci avevo nemmeno fatto caso,dato che ero distratta da tutt'altro,ma senza dubbio deve esserci. Ne individuo la porta nell'angolo vicino alla finestra,così prendo le mie mutandine e vado. C'è una doccia bellissima e molto grande,così decido di farmi una doccia veloce più che altro per svegliarmi. Non lavo nemmeno i capelli,visto che li ho lavati ieri e una volta finito,mi metto un asciugamano grande intorno al corpo. Grazie a Dio in stanza c'è anche il bollitore elettrico per potersi fare qualcosa,così mi preparo un classico tè al limone. Mi viene da sorridere per quante cose non ho nemmeno notato di questa stanza ieri sera,ma erano due settimane che io e Colin non stavamo insieme. Avevo dovuto concentrarmi sullo studio e in gran parte era quello che avevamo fatto nel tempo trascorso insieme,quindi avevo davvero voglia di fare l'amore con lui. Prendo il mio tè e vado ad aprire la porta finestra: sono ormai le nove e a quest'ora a Roma non fa di certo freddo. Prendo poi una delle sedie vicino al tavolino al centro della stanza e la metto con lo schienale in avanti per andarmi a mettermi seduta di lato,con il braccio appoggiato al bordo dello schienale. Davanti a me c'è un piccolissimo balconcino largo giusto un paio di passi con una bellissima ringhiera nera smaltata. Avrei potuto andare ad appoggiarmi in piedi alla ringhiera,ma da fuori avrebbe potuto vedermi qualcuno e non voglio,siccome ho solo un asciugamano addosso. Mi sono messa qui con la sedia perché mi basta guardare fuori e vedere quel bellissimo cortile oltre al cielo,che stamattina è di un azzurro molto intenso. Do un'occhiata a Colin per accertarmi di non averlo svegliato,ma continua a dormire nella stessa posizione di prima. Bevo un sorso del mio tè e torno a guardare fuori. Questo bellissimo panorama mi fa inevitabilmente sorridere: sono sicura che Colin abbia chiesto apposta di avere questa stanza perché sa quanto io ami guardare fuori. Lo facevo spesso perché ero stata abituata a farlo in camera mia e mi piaceva perché mi aiutava a pensare. Anche adesso penso,penso a tutto quello che è successo ieri. Dal mi superato test universitario alla domanda di Colin. Avevo accettato di andare a vivere con lui e quindi di iniziare a cercare una casa per noi due soltanto. Inevitabilmente la mia mente inizia a fantasticare,perdendo la concezione del tempo e dello spazio. Immagino alcune delle case che mi sarebbero piaciute ed inizio a pensare alla vita che avremmo fatto insieme: io che vado all'università e lui al lavoro per poi tornare e passare il resto della giornata insieme. Solo l'idea di svegliarmi e addormentarmi tutti i giorni con lui,mi rende felice. I miei pensieri vengono interrotti,quando mi sento abbracciare. Colin si è seduto a gambe aperte sulla sedia,fortunatamente larga abbastanza per tutti e due. Devo essere stata talmente avvolta dai pensieri,da non essermi nemmeno accorta che si fosse svegliato.

C: buongiorno.

Em: buongiorno.