Capitolo 1716

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Il nostro matrimonio era finito e,anche se tecnicamente eravamo solo separati,Isabella era libera di fare quello che voleva. Non posso negare però di amarla ancora tanto e sapere che lei ha voltato pagina o ci stia provando,mi fa male. Mia sorella si avvicina,venendo ad abbracciarmi.

Em: Alex scusami!

E: amore ma perché non ce lo hai detto prima?

Em: io non volevo dirlo affatto: Alex sta già male abbastanza.

C: inoltre io le ho consigliato di non farlo: poteva non essere quello che sembrava.

B: beh... a quanto pare sì però.

Continuo a stringere mia sorella,sentendo solo come un sottofondo le loro parole: avevo avuto il sospetto che dietro ai suoi recenti impegni ci potesse essere qualcosa di più,ma non mi sarei aspettato che avesse trovato qualcun altro.

B: Alex non farti castelli in aria,potrebbe solo avere...

A: non sono un bambino: ha un altro,l'ho capito.

E: tesoro magari è solo confusa e...

A: non mi ama più da tempo ormai,fine della storia: è libera di fare ciò che vuole.

Mi alzo senza pensarci un attimo e,nonostante mamma provi a trattenermi per il braccio,vado dritto in giardino: ho bisogno di pensare,anche se non vorrei farlo. Vado a sedermi su una delle sedie con la testa fra le mani. Speravo con tutto me stesso che questa potesse essere una semplice fase di rottura e,che dopo aver passato del tempo separati,Isabella potesse capire che era tutto un errore. Io la amo esattamente allo stesso modo nonostante le litigate e sapere che un altro potrebbe prendere il mio posto,mi fa davvero troppo male. Non avrei mai pensato di ritrovarmi con gli occhi che pizzicano e le lacrime che spingono per uscire,non io che sono sempre stato molto razionale anche per quanto riguarda i sentimenti. Sono così preso dai miei pensieri che non mi sono nemmeno accorto di avere Emily accanto.

Em: Alex mi dispiace davvero....

Sento la sua mano sul braccio accarezzarmi,quasi avesse paura di disturbarmi,ma in questo momento ho bisogno di molto di più che di una carezza. Alzo la testa guardandola per un paio di secondi: nel momento in cui mi vede con le lacrime agli occhi non aspetta ulteriormente e mi abbraccia,anticipando quello che avrei voluto fare io. Anche se è più piccola di me,in queste situazioni ha una forza invidiabile.

Em: so che la ami ancora.

A: da morire...

Em: magari è solo un momento: capita di sbagliare.

A: tu baceresti un uomo che non sia Colin per sbaglio?

Sciolgo l'abbraccio,vedendola chiaramente senza parole per la mia domanda. Conoscendola sarebbe capace anche di rispondere di sì pur di non farmi male,ma il fatto che si limiti a non dire nulla fa già capire molto.

Em: è mesi che litigate... magari non sa nemmeno lei cosa vuole davvero.

A: ha iniziato lei tutto questo: se mi avesse amato davvero,avrebbe capito.

Em: non è così semplice e lo sai.

A: allora com'è? Mentre sto con i nostri figli,lei si fa il weekend con un altro?

Ora mi è di sicuro molto chiaro il motivo per cui mi aveva chiesto di stare con loro tutto quel tempo: solitamente stavano un giorno con me e uno con lei,ma ultimamente avevo passato più tempo con loro.

Em: ora sei arrabbiato,ma...

A: niente ma Em,avanti! Tu come ti sentiresti se Colin ti tradisse?

Em: probabilmente vedova.

Solo quando sposto lo sguardo su di lei e la vedo sorridere,capisco che non si sentirebbe vedova nel senso di abbandonata,ma che sta scherzando. Io amo così tanto Isabella da non volere altro che sia felice,ma mi fa male che non possa esserlo con me.

Em: se anche fosse,ti fa onore il fatto che tu la ami ancora.

A: per lei ho rinunciato a tante cose...

Em: la amavi,quindi non erano rinunce per te.

A: lo so,ma... cavolo io volevo passarci la vita con lei: non l'ho sposata per poi lasciarci.

Em: Alex,nemmeno lei pensava che sarebbe finita quando ti ha sposato e nemmeno quando siete diventati genitori.

Questo è vero e so che ora sta parlando il mio lato ferito,ma io penso che non abbia nemmeno provato a salvare il nostro matrimonio. Si è messa in testa questa cosa del lavoro e da lì non si è mossa di un millimetro.

Em: è normale essere feriti.

A: non ho mai capito il perché: insomma non posso credere che sia nato tutto da quell'episodio.

Em: non puoi negare che abbia avuto ragione ad essersi spaventata a morte.

A: sì,ma non è successo nulla.

Em: ma avrebbe potuto. Anche io mi arrabbierei se Colin mettesse i nostri figli in pericolo.

Capisco il punto di vista di Emily,ma non li avevo messi in pericolo io,era semplicemente capitato. Avevo però evitato che succedesse l'irreparabile: tengo tanto al mio lavoro,ma non voglio di certo fare del male ai miei figli.

A: sai che non farei mai nulla per metterli in pericolo.

Em: lo so,ma... il tuo lavoro è davvero molto rischioso,persino per te. Quante volte sei già finito in ospedale?

A: per nulla di davvero grave: insomma sono sempre sopravvissuto.

Em: credo avesse paura che tu potessi non uscire da quell'ospedale un giorno o un altro.

Anche mamma e papà,oltre a tutti loro,erano sempre super preoccupati per me,ma purtroppo in un lavoro intrigante ed interessante come il mio,c'è anche da tenere in conto l'altra faccia della medaglia.

A: teneva alla mia sicurezza? Strano modo di dimostrarlo.

Em: penso voglia solo ricominciare una vita tranquilla,con qualcuno che non le faccia incrociare le dita ogni volta che esce dalla porta.

A: sapeva a cosa andava incontro quando mi ha sposato: anche lei amava come me il nostro lavoro.

Em: poi però ha visto che quello che fate,mette in pericolo le persone che ama di più al mondo e ha cambiato idea.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora