Capitolo 1659

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C: scusami se sembra che non abbia nulla da dire,ma sono veramente felice.

Em: sapevo che lo saresti stato,ma sono stata nervosa per tutto il tempo.

C: io pensavo avessi capito le mie intenzioni,ma di sicuro non che dovessi darmi una notizia del genere.

Em: avrei voluto dirtelo prima,ma volevo trovare il momento giusto.

C: avrei voluto fare lo stesso anche io.

Ci scambiamo un altro sorriso,lasciandoci andare ad una breve risata. Avevamo avuto entrambi l'idea di approfittare del mio compleanno per farci una sorpresa e,senza farlo apposta,insieme hanno creato il connubio perfetto.

Em: volevo che tutto fosse perfetto.

C: lo sarebbe stato anche solo con il regalo,ma devo dire di aver apprezzato molto i piatti di tuo padre.

Em: ma... - mi guarda sorpresa - come...

C: l'ho capito.

Em: volevo farti vedere che potevo riuscire a fare qualcosa di più complicato delle solite cose.

C: a chi importa di quello amore. Stasera sei riuscita a fare la cosa più bella che potessi fare.

Le sposto una ciocca di capelli,vedendola sorridere e abbassare lo sguardo come sempre imbarazzata dal modo in cui la guardo. Cerco il suo sguardo,sfiorandole il mento con le dita per sollevarle il viso.

C: ti va se andiamo a parlare in camera,così siamo più comodi?

Em: va bene,mi fai le coccole però?

C: certo. Ora devo moltiplicarle per tre giusto?

Emily si morde il labbro continuando a guardarmi con il sorriso e annuendo alle mie parole. Le accarezzo la guancia per baciarla ancora poi,quando accenna ad alzarsi,le metto la mano sotto le ginocchia e tenendole la schiena,mi alzo prendendola in braccio. Sorride sulle mie labbra,probabilmente divertita dal mio gesto,continuando a baciarmi e la porto in camera nostra. Quando arriviamo davanti al letto,la appoggio delicatamente.

Em: avrei potuto venire qui anche con le mie gambe.

C: compleanno mio,decisioni mie ricordi?

Em: noioso.

Si mette a ridere e mentre io mi tolgo le scarpe,prende tutti i cuscini mettendoli in verticale contro la testiera del letto. Si mette comoda seduta contro i cuscini,guardando l'anello e rimanendo quasi incantata,così vado a mettermi di fianco a lei.

C: amore tutto ok?

Em: sì... solo che non pensavo volessi chiedermelo.

C: è qualche mese che ci penso,ma ho decido di prendere l'anello solo un paio di settimane fa.

Em: e sei riuscito a tenermelo nascosto tutto questo tempo?

C: non so nemmeno io come ho fatto.

Avevo infatti pensato che il suo nervosismo fosse causato dall'aver capito della mia proposta: curiosa com'era non mi sarei stupito se avesse trovato l'anello,anche perché amava prendere i miei maglioni quando era in casa e,per quanto lo avessi nascosto bene,avrebbe potuto trovarlo anche accidentalmente.

C: lo sai che se avessi dovuto seguire soltanto i miei sentimenti,te lo avrei chiesto molto tempo fa.

Em: ti ho rovinato un po' la proposta eh?

C: figurati. - le sorrido - Dirmi che aspettiamo due bambini,non lo definirei di certo rovinare,anzi.

Le prendo la mano,posando un bacio vicino all'anello,andando poi a posare un bacio sulla sua pancia. Per quanto avessimo potuto parlare del nostro futuro per tanto tempo,vederlo realizzato da un giorno all'altro fa un grande effetto.

C: da quanto lo sai?

Em: è un po' complicato.

C: Em sono io: ti amerei anche se avessi ucciso qualcuno.

Em: non ti arrabbiare,ma l'ho saputo poco prima di Natale.

C: immagino tu abbia già fatto tutti gli esami se sai già il sesso.

Em: sì perchè volevo appunto essere sicura: non volevo lanciarti una bomba del genere e poi scoprire che era un falso allarme.

So che con la tecnologia di oggi,se conosce già il sesso,vuol dire che ha già fatto tutti i controlli. Di sicuro non potrei mai arrabbiarmi con lei per qualcosa,ma mi spiace solo che si sia tenuta tutto per sé.

C: mi può seccare solo che tu abbia dovuto gestire tutto da sola.

Em: ne avevo parlato con Veronica,quindi non ero da sola.

C: avrei comunque voluto starti vicino. - le sorrido guardandola con un pizzico di rimprovero - Anche se si fosse rivelato un falso allarme.

Em: anche mamma mi ha guardato così quando lo ha saputo.

C: voleva che me lo dicessi prima?

Em: a dire il vero lo hanno saputo anche loro solo oggi: sono andata là per questo.

Ora capisco il perché aveva deciso di andare da loro,nonostante avesse poco tempo per stare là. Sorrido pensando a quanto Emily sia unica in tutto: normalmente il primo a saperlo sarebbe il padre,poi i nonni e comunque non a distanza di poche ore.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora