Capitolo 1697

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Penso che tutte queste mie riflessioni siano dovute al fatto che questa è la mia prima gravidanza e che quindi io abbia la smania di provare tutto. Tuttavia potrebbe succedere che io resti incinta ancora più avanti e magari in quel caso potrò provarlo.

Em: spero nella prossima volta.

C: la prossima volta?

Colin mi sorride alzando il sopracciglio in quel suo solito modo sexy,quasi certamente sorpreso nell'avermi sentita dire quelle parole. Ovviamente è presto pensare così avanti,ma non mi sarebbe affatto dispiaciuto allargare la famiglia tra qualche anno. Un'altra espressione ha invece papà che prova a dire qualcosa,ma mamma lo blocca,tirandogli il braccio.

G: beh io non ne so molto,ma ora è meglio pensare a loro due poi ci penserai.

B: brava l'amore mio: la bocca della verità.

Em: papà...

B: non ho detto niente,ho solo appoggiato tua sorella: adoro il suo modo di pensare.

Em: parli tu? Dio solo sa come ha fatto Gaia ad essere l'ultima.

Quando mamma aveva avuto Gaia,aveva 37 anni e al giorno d'oggi avrebbe avuto tutto il tempo di fare un altro figlio. Hanno preferito fermarsi per il fatto di voler figli ad un'età ragionevole,ma di sicuro non può venirmi a dire nulla su questo argomento.

B: ti ho già detto di non seguire i brutti esempi. - guarda Colin - Colin sarà più prudente di me,vero?

C: sicuramente.

E: non ascoltatelo. Piuttosto,Alex purtroppo è impegnato al lavoro,ma passerà domani se riesce.

Em: non c'è problema,gli manderemo una foto.

B: anche tua sorella: lei,Luis e Camila sono ancora via.

G: dovrai accontentarti di noi a quanto pare.

Gaia lo dice come se fosse un contentino,ma non potrei essere più felice di così nell'averli intorno. Sapevo che Alex avrebbe potuto essere impegnato,così come sapevo che Lilia sarebbe stata ancora in vacanza. Avrebbero sicuramente avuto il tempo di vederli nei prossimi giorni,così come i nonni e la famiglia di Colin.

E: chi pensate nascerà prima?

Em: non saprei...

C: per me Leah: se è come la sua mamma,vorrà avere tutta l'attenzione su di sé.

B: quello è di famiglia.

Em: non è vero.

Papà e Colin sembrano essersi messi d'accordo perché come lui guarda me,papà guarda mamma. Entrambi hanno un sorrisino divertito come se il mio tentativo di difesa,fosse soltanto un arrampicarmi sugli specchi. In effetti eravamo sempre state molto "bisognose di attenzioni" io e le mie sorelle come bambine,ma credo che in fondo tutte le ragazze siano così.

G: pensate se la prossima volta,vi vengono ancora due gemelli. Sarebbe forte!

E: tesoro i figli non "vengono".

G: lo so,dicevo per dire. Zio Col ti piacerebbe averne altri due in un colpo solo?

C: sicuramente,ma non credo ricapiterà: è abbastanza raro.

B: infatti,non andiamo a suggerirgli le cose Gaia.

Come sempre papà non riesce a frenare la sua gelosia nei miei confronti,anche se non ci vuole molto a capire quanto anche lui sia felice all'idea di altri nipoti. Senza dubbio non avremmo più avuto dei gemelli,visto quanto era stata particolare come cosa: nessuna delle nostre famiglie aveva avuto dei gemelli. Sentiamo bussare e dalla porta,entra l'infermiera di prima.

X: è arrivato il momento.

Em: così presto?

X: la sala operatoria è pronta: aspetta solo te.

B: noi ti aspetteremo qui fuori Em,non preoccuparti.

E: sì,stai tranquilla: andrà tutto bene.

X: venite con me.

Escono tutti dalla stanza e l'infermiera porta fuori anche me,spingendo il mio letto: mamma,papà e Gaia raggiungono la sala d'attesa ad un paio di passi da lì,mentre noi veniamo portati in sala operatoria. Prima di entrare,fa segno a Colin di entrare nella stanza accanto.

Em: non voglio iniziare senza di lui.

X: non preoccuparti: deve solo mettersi il camice e le protezioni necessarie.

C: arrivo subito amore.

Colin mi da un leggero bacio sulle labbra,scomparendo poi dentro quella stanza,mentre noi entriamo in sala parto. È una classica sala operatoria e,a parte Marco,ci sono già tutti gli infermieri che lo aiuteranno nell'operazione e laveranno poi i miei bambini. Non sono spaventata,ma vedere tutto pronto mi fa una certa impressione. L'infermiera porta il mio letto al centro della stanza,iniziando ad attaccarmi alcuni fili al braccio.

X: il dottore arriverà tra pochissimo,prenditi questi minuti per rilassarti.

Annuisco non curandomi del resto e mantenendo lo sguardo fisso verso la porta per aspettare di vedere Colin entrare. Un uomo con il camice bianco si avvicina,alzando la piccola apertura a finestra che da sulla mia pancia,scoprendomela.

X: salve,io sono il suo anestesista. Ora le preparo la zona per il taglio.

Em: va bene,ma voglio aspettare mio marito.

X: non si preoccupi. - mi sorride - Le disinfetto solo l'area e preparo l'anestesia da somministrarle. Partiremo quando lo dirà il dottore.

Mi limito a sorridergli,lasciandolo fare il suo lavoro sul mio pancione poi dopo poco finalmente,vedo entrare Colin. È davvero buffo con tutto quel "travestimento" addosso,ma non vedevo l'ora che arrivasse. L'infermiera che mi ha portato qui,gli fa segno di raggiungermi,ma non penso debba ripeterglielo due volte perché Colin viene subito. Mi da un bacio sulla fronte,prendendomi la mano e sorridendo.

Em: sei molto bello vestito così.

C: immagino. - mi guarda scettico - Tu sei bellissima invece.

Em: non farmi chiudere gli occhi prima di vederli,ok?

C: non ti preoccupare.

Mi accarezza la fronte,abbassandosi per darmi un bacio. Le contrazioni aumentano e insieme al dolore che le accompagna,cresce anche la mia voglia di dormire: sarà che controllare questi picchi di dolore,anche se in modo silenzioso come faccio io,è stancante.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora