Capitolo 1607

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G: Em... sono io... posso entrare?

Io e Colin ci lasciamo andare ad una piccola e silenziosa risata: per un attimo abbiamo temuto potesse essere papà. La voce di Gaia però è rassicurante e da come sussurra credo sia da sola e che,anche se piccola,abbia capito che io non sia qui da sola. Colin va subito ad aprire e Gaia entra velocemente e come sempre si fa prendere in braccio da lui.

G: Alex mi ha detto di chiamavvi perché non può più distrarre papi.

Em: ah... ok grazie mille piccolina.

G: vi stavate dando i bacini?

C: sì,ma deve restare un segreto tra di noi ok?

G: sì sì. Io non dico niente a nessuno.

Gaia annuisce molto convinta,mettendosi il ditino davanti alla bocca. Fin da subito aveva creato un'ottima complicità con Colin e forse anche questo era stato uno dei motivi per cui papà gli aveva dato sempre più fiducia. Gaia non era una bambina molto espansiva con chi non conosceva e nemmeno con gli altri era arrivata ad attaccarsi tanto,pur conoscendoli da più tempo.

Em: andate pure giù,io vado un attimo in bagno.

G: fai veloce però perché tra un po' mami e papi suonano le canzoni di Natale.

Em: arrivo subito,tranquilla. - le do un bacio sulla guancia - Tenetemi il posto vicino a voi.

G: va bene.

Usciamo dalla stanza e prima di scendere Colin mi prende la mano,per posarci un bacio. Sento Gaia chiedergli di fare così anche con lei e lui la accontenta subito. Con il sorriso sulle labbra vado in bagno per mettermi un filo di rossetto visto che se ne è andato del tutto poi scendo subito. Nessuno sembra aver notato la nostra assenza e tutti devono ancora riunirsi in salotto per cantare. Vedo che Colin ha ancora in braccio Gaia e stanno parlando con Luis e mamma. Alex mi nota per primo venendo subito da me.

A: allora? Come è andata?

Em: non ti dirò una parola,ma ti ringrazio per aver distratto papà.

A: comunque è strano.

Em: cosa? Che ti ringrazio per qualcosa?

A: no. - mi sorride - Sembra ieri che giravi per casa pronta a rovinarmi ogni esperimento che facevo. Ora invece... sei una donna.

Le ultime parole le dice con un velo di malinconia,prendendomi la mano. Siamo abituati a scherzare tra di noi,anche prendendoci in giro e a volte fingendo anche di non sopportarci quando non è così. La verità però,è che teniamo moltissimo l'uno all'altra e dopotutto so che lui vuole solo che io sia felice.

Em: sarò sempre pronta a distruggere i tuoi esperimenti.

A: lo spero. Sai non è facile essere l'unico maschio.

Em: posso immaginarlo: in effetti hai molta pazienza con noi.

A: non è questo: sono sempre preoccupato per voi,come quando eravamo piccoli. Ora però tu e Lilia siete grandi e prima che me ne accorga,lo sarà anche Gaia.

Era vero: aveva avuto sempre un grande istinto protettivo su tutte noi ereditato senza dubbio da papà,ma Gaia era riuscito a viversela meno a causa della differenza di età. È andato fuori casa più di quattro anni fa e anche se tornava ogni tanto,non era come quando stava a casa con me e Lilia. Inoltre anche se io e lui eravamo "stati piccoli" insieme,con Lilia avevamo legato fin da subito.

A: so che andando avanti con il tempo ci allontaneremo sempre di più. Io ho la mia vita,Lilia la sua e presto la avrai anche tu con Colin.

Em: non significa che non ci vedremo più: non è da noi Baldasseroni lo sai.

A: già. - sorride - Fammi un ulteriore regalo di Natale però: promettimi che non ci perderemo mai. Indipendentemente dalle scelte di vita che faremo.

Mi butto su di lui stringendolo forte: non posso non ammettere che rispetto a quando era qui a casa con noi,ho sentito molto la sua mancanza,ma non ci siamo mai davvero persi e so che il suo tenerci all'oscuro della sua vita,è stato solo per evitarci problemi.

A: è un sì?

Em: certo scemo. - sciolgo il nostro abbraccio - Non riusciresti mai e poi mai a liberarti di me.

A: anche se ora hai un professore affascinante come fidanzato?

Em: mmmm... beh pensandoci sarà difficile allontanarmi da lui,ma... vedrò di trovare tempo per te.

A: grazie dello sforzo allora.

Lo abbraccio ancora una volta dandogli un bacio sulla guancia,poi andiamo ad unirci gli altri. Dopo qualche altra chiacchiera,ci riuniamo tutti in salotto. Mamma e papà avevano la tradizione di suonare e cantare le canzoni di Natale italiane e inglesi fin da quando eravamo bambini: non credo di aver un Natale senza questo bellissimo ricordo. Mamma e papà suonano il pianoforte a quattro mani e noi iniziamo a cantare. Solitamente cantiamo anche qualche canzone in spagnolo per Luis,ma oggi anche Tobie e Viky ci insegnano le loro versioni rispettivamente in francese e tedesco. Anche Colin potrebbe insegnarci qualche canzone irlandese,anche perché mi ha raccontato delle loro tradizioni,ma non accenna a dire nulla e si limita a cantare con noi. Mamma suona le ultime note della canzone di Viky e tutti applaudiamo: essendo in tedesco non abbiamo potuto cantarla tutti. Solo Lilia,Luis e Tobie l'hanno cantata visto che conoscono il tedesco,ma è stata molto bella e dopo aver sentito il ritornello,sono riuscita a cantarne un pezzetto anche io.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora