Capitolo 1606

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Fa qualche passo,scontrandosi poi con il letto sul quale cade sedendosi,reggendomi sempre in modo molto saldo. Non credo di essere tanto leggera,ma quando mi tiene in braccio sembra non fare alcuno sforzo. Sono seduta sulle sue gambe con le ginocchia strette intorno al suo bacino. Sembrava non molto convinto prima o per lo meno giustamente restio,ma ora non credo abbia bisogno di nessun incitamento. Appena ci mettiamo seduti,sento la zip del vestito scorrere lungo la mia schiena e,inserendo le mani dentro,Colin mi sfila velocemente le maniche scoprendomi la parte superiore facendomi sentire il tutto come una lunga carezza. Riporta le labbra sul mio collo,scendendo poi molto rapidamente verso la parte scoperta del mio seno mentre le sue mani accarezzano le mie cosce,nascoste dal vestito. Inevitabilmente le sue labbra a contatto con la mia pelle mi provocano dei brividi e delle sensazioni che sfogo con dei gemiti. Gli metto le mani tra i capelli inarcando la schiena quando bacia anche il mio reggiseno,facendomi di conseguenza eccitare ulteriormente. Uso la poca lucidità che mi resta,per muovere le mani e sbottonargli del tutto la camicia. È difficile concentrarsi,ma aperto l'ultimo bottone gli sfilo la camicia. È strano come ora anche un semplice contatto mi faccia accendere subito: vorrei andare oltre,ma so che non è il momento adatto. Accarezzo il suo torace,sfiorandogli con le dita le linee che delimitano i pettorali,andando poi a stringermi con le mani alle sue spalle. Le sue labbra lasciano il mio seno per tornare a baciarmi. Intorno a noi c'è il silenzio più assoluto e l'unica cosa che sentiamo sono i nostri respiri affannati. Allontaniamo le nostre labbra,congiungendo le nostre fronti per guardarci a lungo negli occhi senza fare nulla se non riprendere fiato. Sono io ad interrompere questo momento dandogli ancora un piccolo bacio per poi andare ad appoggiare la testa sulla sua spalla,spostandola poi nel suo collo. Respiro il suo profumo mentre le sue dita mi sfiorano la parte di schiena scoperta e le sue labbra lasciano dei piccoli baci sulla mia spalla.

C: ti rendi conto di quello che mi fai fare?

Sorrido cogliendo il divertimento dietro alle sue parole: so di essermi fatta prendere dal momento,ma non me ne pento affatto. Gli poso un altro bacio sul collo e poi ancora un altro,avvicinandomi così alle sue labbra per poi guardarlo negli occhi.

Em: pentito?

C: ti sembro uno che si è pentito?

Mi da un veloce bacio sulle labbra per poi continuare la sua scia lungo il mio collo e lungo la mia spalla. Questa volta sfiora sì e no la mia pelle,provocandomi il solletico con il velo leggero di barba che ha,facendomi rannicchiare.

C: dovremmo tornare giù.

Em: lo so. - sospiro delusa - Non sono ancora passati cinque minuti però.

C: penso di si invece. - mi da un bacio ridendo - Questo è il motivo per cui avremo dovuto aspettare di fare l'amore.

Em: perché?

C: perché ora... - mi sfiora il collo con la bocca - vorrei farlo sempre...

Mi sussurra queste parole mentre le sue labbra sono a contatto con la mia pelle,facendomi rabbrividire. In effetti da stamattina avevo avuto voglia di stare con lui ancora e ancora,ma pensavo fosse una sensazione soltanto mia,dato che sono io quella che aveva fatto l'amore per la prima volta. Il fatto che lo provi anche lui non può che rendermi felice e in questo momento credo anche che mi abbia fatto arrossire e quindi vado di nuovo ad appoggiarmi alla sua spalla.

Em: mi piace troppo stare tra le tue braccia...

C: davvero... - lo sento sorridere - non l'avrei mai detto.

Em: mi fai sentire al sicuro e soprattutto mi sento libera di essere me stessa.

C: allora senti esattamente quello che voglio trasmetterti tutte le volte.

Mi accarezza i capelli portandoli tutti sull'altra spalla,per potermi baciare quella davanti alle sue labbra. Il suo modo di approcciarsi a me era sempre stato molto delicato,anche quando si trattava soltanto di baci e io adoro questa sua leggerezza nel toccarmi perché mi fa sentire amata e non solo voluta.

C: amore,dobbiamo rivestirci o inizieranno a notare la nostra assenza.

Em: va bene.

Mi alzo da sopra le sue gambe permettendogli quindi di fare lo stesso. Prende la sua camicia che era scivolata dietro di lui sul letto e la indossa,mentre io mi infilo di nuovo le maniche del vestito. Mentre lui è impegnato ad abbottonarsi la camicia,vado davanti al mio specchio per sistemarmi i capelli,anche se non sono poi così in disordine. Colin,una volta sistemata la sua camicia,mi viene dietro per alzarmi la zip del vestito.

Em: grazie.

C: lasciarla aperta non sarebbe stata una buona idea.

Em: in effetti. Aspetta che ti aggiusto i capelli.

Gli sistemo alcune ciocche che purtroppo si sono scompigliate solo e soltanto per colpa mia. Inoltre gli tolgo anche un leggero vero di rossetto che gli è rimasto sulle labbra. Ci guardiamo ancora una volta allo specchio finendo di sistemare gli ultimi dettagli visto che mio padre avrebbe beccato qualsiasi cosa che non fosse stata al suo posto. All'improvviso vediamo che qualcuno sta cercando di entrare: ci guardiamo leggermente preoccupati quando sentiamo anche bussare,ma poi la vocina che sentiamo provenire al di là della porta ci fa fare un sospiro di sollievo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora