Em: tu... mi stai davvero chiedendo di venire a vivere con te?
C: sì. Ti chiedo di essere in tutti i sensi la mia casa e di avere l'onore di diventare la tua.
Em: io...
Non mi sfugge la difficoltà che ha nel parlare,considerato che oltre ad una parola non riesce ad articolare nulla. Credo che sia in parte sollevata per il fatto che sia solo questa la domanda,ma che comunque sia una richiesta abbastanza importante e sicuramente inaspettata.
C: so che è presto,ma non dobbiamo fare tutto subito. Potremo iniziare a guardarci semplicemente intorno e quando sarai pronta,noi potr...
Non riesco a finire di parlare che Emily si lancia sulle mie labbra,avvolgendomi il collo con le braccia. Pensavo che la mia proposta l'avesse confusa,ma da questo gesto credo che la sua risposta non possa essere che affermativa. Le nostre labbra continuano a scontrarsi,ma mi allontano quando mi sento bagnare il viso.
C: ehy...
Em: scusa.
C: non devi scusarti... spero siano per la felicità almeno.
Em: lo sono.
Annuisce muovendo su e giù la testa molto velocemente,sorridendo per poi tornare a baciarmi. Non mi tiro indietro dal bacio,anche perché so che è il suo modo di esprimersi quando non ha parole. Ci stacchiamo solo per poter riprendere fiato,non smettendo per un secondo di guardarci. Le asciugo con il dito quelle due goccioline che le si sono fermate poco sopra le guance,facendola sorridere probabilmente per il solletico.
C: allora? - le sorrido - Mi sembra di averti fatto una domanda.
Em: e a me sembra di averti dato una risposta.
C: sì?
Em: lo sai che qualsiasi domanda tu possa farmi,risponderei sempre e comunque sì. Ora e in futuro: sì.
Non posso non sorridere per la sua risposta di cui in gran parte ero sicuro. Le accarezzo la guancia,portandole il viso a pochi millimetri dal mio per poterla baciare ancora. Non avremo trovato una casa nostra domani,ma sono contento che da domani avremo potuto pensare a questo progetto.
C: sei bellissima quando sorridi.
Em: sei tu che mi rendi felice.
C: ti è passato il momento di commozione?
Abbasso di poco lo sguardo per poter cercare il suo,che da quando ci siamo baciati ha tenuto verso il basso. Non adora farsi vedere quando piange perché pensa di apparire ridicola,mentre io la trovo meravigliosa nel suo modo di essere sensibile. A volte sembra quasi che si vergogni di essere amata e non ho mai capito il perché. Alla mia domanda risponde annuendo,ma devo alzarle il mento con un dito per poter incrociare i suoi occhi.
C: ehy,che c'è?
Em: nulla ora mi riprendo.
C: lo sai che ti meriti tutto questo,vero?
Em: mh mh. - annuisce - So come la pensi.
C: non è quello che penso io: tu devi essere consapevole di meritartelo perché sei una persona che vale molto amore.
Le accarezzo la guancia,guardandola negli occhi mentre le dico queste parole. Quando si trattava di lasciarsi prendere dalle emozioni,le risultava ancora strano lasciarsi andare completamente davanti a me. Pensava che essendo più piccola di me,io non concepissi le sue reazioni o le considerassi da immatura,ma con Emily non mi sarebbe mai successo. Può sembrare strano,ma nonostante i nostri trascorsi differenti,lei è l'amore più grande che io abbia mai incontrato,quindi anche per me sono emozioni nuove da gestire. Ci tengo però che non metta mai in dubbio se stessa e che non si senta in difetto: è una persona che merita veramente tutto l'amore del mondo e avere la possibilità di offrirglielo,è solo un favore che lei fa a me. Mi guarda per un paio di secondi,prendendo la mano che ho appoggiato sulla sua guancia per posarci un bacio e poi stringerla nella sua,sorridendomi.
Em: mi hai preso davvero alla sprovvista.
C: beh voleva essere una sorpresa.
Em: per un attimo mi si è fermato il cuore quando hai messo la mano in tasca.
C: ho notato,ma per quello devi solo avere pazienza.
Em: tanto sai già cosa risponderò.
C: così però mi farai passare la voglia di chiedertelo.
La guardo con un'espressione buffa,facendola scoppiare a ridere: quella sarebbe stata l'unica cosa su cui Emily si sarebbe mostrata scontata e non avrei voluto di meglio. Le do un altro bacio per poi prenderle la mano e tornare a camminare,mentre lei si appoggia con la testa al mio braccio.
C: vuoi farmi delle domande vero?
Em: moltissime,ma sono ancora in confusione per la tua di domanda.
C: beh se vuoi posso dirti che l'ho chiesto a tuo padre prima.
Em: davvero?!
Allontana la testa dal mio braccio,voltando lo sguardo verso di me: sicuramente non si sarebbe aspettata nemmeno questa mossa da parte mia. Vedo però che lo stupore iniziale sembra sparire: credo che stia mettendo insieme i pezzi da sola.
Em: ecco perché erano così strani e soprattutto il perché papà mi ha fatto quel discorso.
C: sapevo che anche se lui non fosse stato d'accordo,avresti comunque deciso da sola,ma ho pensato fosse giusto prima chiedere il suo parere.
Em: se lui ti avesse detto di no,non me lo avresti chiesto?
C: forse ti deluderò,ma no.
Em: no?
C: io e tuo padre abbiamo trovato un equilibrio e una certa fiducia: non l'avrei messa in pericolo per un mio desiderio.
Con il passare dei mesi la mia voglia di vivermi Emily aumentava di giorno in giorno. Iniziava a starmi stretto il fatto di non averla alcune sere con me,così come non potermi svegliare con lei,ma nonostante questo avrei aspettato ancora un po' se questo fosse stato quello che suo padre riteneva giusto per lei.
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9
ChickLit- SEQUEL - Simone ed Emma ormai sono grandi,così come i loro figli. Hanno dovuto fare i conti con le loro scelte e le hanno accettate,sostenendoli. La loro famiglia è più solida che mai,ma è sicuramente destinata a diventare sempre più grande. Come...