Capitolo 1705

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Annuisco,contraccambiando il suo sorriso: come Simone ha capito subito le mie ragioni,ma so che lo ha fatto anche Gaia in fondo. Viene da me,abbracciandomi per poi andare con i suoi genitori. Io invece rimango qui,con in braccio Leah e Liam nella culla. Ora Leah è abbastanza tranquilla,ma Liam lo è decisamente di più: è come se non fosse nemmeno passato dalle braccia di tutti noi. È una sensazione davvero nuova,ma passerei ore a guardarli perché per quanto li osservi,è come se trovassi dei nuovi particolari tutte le volte. Devo essermi davvero incantato a guardarli perché sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e quando mi volto,vedo l'infermiera.

X: tutto bene?

C: sì... mi sono perso a guardarli.

X: capisco. - mi sorride - Sono bellissimi complimenti.

C: tutto merito della mamma.

X: sono venuta a fargli il primo cambio,approfittando del fatto che sono svegli. Vuoi aiutarmi visto che sono due?

C: certo.

Prende molto delicatamente Liam dalla culla,facendomi segno di seguirla in fondo alla stanza dove si trova la postazione apposita per cambiarli. Mi metto di fianco a lei,appoggiando Leah pochi centimetri in là rispetto a dove lei ha appoggiato Liam. Devo ammettere di essere abbastanza nervoso anche se si tratta soltanto di cambiarli.

X: ho già avuto modo di vedere che non amano stare molto distanti.

C: me l'hanno detto.

X: ne ho visti pochi di gemelli legati così tanto.

C: non immaginavo nemmeno io che potessero esserlo tanto.

X: beh,noi faremo come vogliono loro: segui tutti i miei movimenti,così faremo le cose uguali e non si sentiranno diversi nemmeno in questo.

Apprezzo molto la sua ironia,ma l'avrei seguita a prescindere visto che è il primo pannolino che cambio in vita mia. Passaggio per passaggio copio i suoi movimenti,ascoltando le sue indicazioni: lei è così sciolta nel farlo sicuramente per merito dell'esperienza mentre io ho ancora un po' di paura quando li tocco. Nonostante questo,con le sue rassicurazioni,riesco a starle dietro e a cambiare Leah senza nemmeno farla agitare tanto.

X: sei stato bravissimo.

C: grazie,anche se devo migliorare.

X: avrai modo di fare pratica non preoccuparti.

C: posso restare ancora qui con loro o deve portarli a fare qualche controllo?

X: nessun controllo fino a domani e i risultati di quelli che hanno fatto arriveranno tra poco. Sono tutti tuoi.

Avevo già avuto la loro opinione sul fatto che stessero bene,ma poterlo sapere per certo mi avrebbe tranquillizzato del tutto. Sono contento di sapere che sia venuta solo per cambiarli e non per portarseli via.

X: a dire il vero,potresti anche portarli in camera.

C: ma Emily potrebbe svegliarsi.

X: non è semplicemente addormentata,è sotto l'anestesia: si sveglierà quando inizierà ad andarle via.

C: se piangessero,non la disturberebbero?

X: affatto. Inoltre sarebbe un bene se si svegliasse entro due ore.

Mi ricordo solo ora di quello che mi aveva spiegato Marco,ovvero che almeno dopo quattro ore avrebbero dovuto farle dei controlli per controllare che stesse bene dopo l'operazione e non fossero sorte delle anomalie a posteriori.

C: allora li posso portare di là?

X: certo. Prima però aspettami un secondo.

C: perché?

X: potrebbero avere ancora fame,quindi vado a prenderti i biberon.

C: dovrei dargli da mangiare io?

X: sì,sei il papà o no?

Come prima trovo molto carino il modo ironico con cui si sta approcciando a me,ma sono davvero molto agitato: so che sarebbe la prima volta anche per Emily,ma sono sicuro che lei se la caverebbe molto meglio se fosse al mio posto.

X: so che sei nervoso,ma non devi preoccuparti.

C: è facile dirlo....

X: lo sarà anche farlo,fidati. Arrivo subito.

La vedo trattenere una risata per poi andare via: questo è il suo lavoro e ha a che fare con i bambini tutti i giorni,mentre io devo ancora "prenderci le misure". Rimango ad osservare Liam e Leah che a modo loro cercano di abbracciarsi: Leah sta muovendo le braccia quasi con l'intenzione di girarsi verso Liam,che invece sta soltanto facendo delle strane espressioni con la bocca. Dopo pochissimo,l'infermiera ritorna con in mano due biberon molto piccoli.

X: sai già come fare vero?

C: no.

X: come no? - mi guarda sorridendo - Li tieni in braccio e gli metti il biberon tra le labbra.

C: beh... in effetti sembra facile.

X: l'unica cosa a cui devi stare attento,è tenerli poi alzati per fargli fare il ruttino.

Mi limito ad annuire,prendendo atto di quello che ha detto: tra il corso per parto che aveva fatto Emily e le varie informazioni che bene o male si sanno riguardo ai bambini,su alcune cose sono preparato anche se è sempre diverso saperle da riuscire a farle.

X: non credo avranno fame,ma se dovesse capitare,pensi di potertela cavare?

C: sì... devo comunque imparare a farlo,giusto?

X: esatto. Falli mangiare con il loro ritmo e se non vogliono mangiare tutto va bene,non forzarli.

C: e se lo mangiano tutto?

X: è la grammatura giusta che possono permettersi di mangiare ora,quindi nessun problema.

In effetti sono due biberon davvero molto piccoli,tanto che avevo pensato che potesse non bastargli,ma ora che ci rifletto meglio sono nati soltanto da poche ore ed è normale che mangino poco.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora