Capitoli 1655

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Colin Pov's

Ho appena accompagnato a casa uno dei miei amici perché era venuto qui con la metro solo per vedermi e passare il compleanno con me,quindi ho voluto fargli questo favore. Ho passato delle bellissime ore con loro,ma francamente non vedo l'ora di tornare a casa da Emily. Avevamo deciso di optare per una tranquilla serata a casa,perché ci importava solamente passare del tempo insieme. Le avevo mandato un messaggio verso le 16:30 per chiederle se andava tutto bene e per dirle più o meno a che ora sarei tornato. Avrei voluto darle una mano a preparare la cena,visto che stamattina era dovuta andare anche a lavorare,ma non ha voluto saperne. Anche se è il mio compleanno,sono io quello con un regalo da farle. Già da qualche mese aveva iniziato a balenarmi in mente l'idea di chiederle di sposarmi: sono ormai più di cinque anni che stiamo insieme e visto che Emily aveva finito l'università e aveva anche trovato un lavoro stabile,credo sia arrivato il momento giusto. Un paio di settimane fa mi sono deciso a comprare l'anello e da allora,l'ho tenuto in un posto nascosto del mio armadio,fortunatamente lontano dai suoi occhi. Il regalo migliore che potrebbe farmi stasera,è dirmi di sì: in fondo abbiamo parlato di questo per tanto tempo e sono sicuro che sarà contenta,ma sono comunque nervoso. Quando rientro a casa sono le sei e mezza passate da poco,ma sapevo che avrei ritardato qualche minuto per il traffico.

C: amore...

Non vedendola,la avviso di essere arrivato,ma subito la mia attenzione è catturata dall'ambiente che mi circonda. Ci sono solo i piccoli faretti del soffitto accesi,che con le candele accese creano una bellissima atmosfera romantica. La tavola è apparecchiata con due runner rossi e dei semplici,ma bellissimi piatti bianchi. In mezzo alla tavola salta immediatamente all'occhio un bellissimo vaso di fiori,in particolare i suoi preferiti: rose nere. Solo in un secondo momento avverto nell'aria un buonissimo profumino e istintivamente sorrido perché la cucina non era proprio il suo campo,tuttavia l'odore promette bene. In tutto questo,mentre mi tolgo il cappotto,continuo a non vedere Emily. Sarà in bagno probabilmente,così faccio qualche passo in quella direzione,ma appena metto la mano sulla maniglia della porta,la vedo uscire dalla nostra camera. Vedermi la prende di sorpresa,ma il vero sorpreso sono io considerato quanto è bella.

Em: sei arrivato... non ti ho sentito,scusa.

C: scusa tu,devo averti chiamata troppo piano. Sei davvero bellissima.

Em: grazie,anche tu non sei male.

Mi sorride e in un secondo annullo la distanza tra noi,prendendola per la vita per baciarla. L'avevo vista stamattina l'ultima volta e anche se mi sono divertito molto con i miei amici,mi è mancata davvero tanto.

Em: mi sei mancato.

C: anche tu,da morire.

Em: sei pronto per finire il tuo primo giorno da trentunenne?

C: insieme a te sicuramente.

Em: vieni di là allora.

C: dammi un attimo per andare in bagno e ti raggiungo.

Em: d'accordo.

Mi da un bacio sulla guancia,andando poi verso la cucina. Mi assicuro che non mi stia guardando e vado in camera nostra per prendere la scatolina,nascondendola nella tasca dei pantaloni. Vado poi in bagno a lavarmi le mani e quando esco,mi ritrovo Emily davanti. Mi prende la mano,trascinandomi in cucina: si è vestita davvero molto bene per stasera,ma non avrebbe dovuto disturbarsi tanto perché per me è sempre bellissima.

Em: ti piace la tavola?

C: l'ho notata appena entrato: è tutto bellissimo,compresa tu.

Em: tra qualche minuto dovrebbe essere pronto. Vuoi bere qualcosa intanto?

C: perché no.

Em: spritz analcolico?

C: per me sì,ma tu non sei obbligata.

Em: lo so,ma credo che lo prenderò anche io.

La vedo fare un piccolo sorriso,abbassando lo sguardo. Non so perché mi sorprende la sua scelta,visto che non beveva mai quando era con me,ma non ho capito il suo sorriso. Prende dal frigorifero la bottiglia e io riempio ad entrambi il bicchiere.

Em: beh auguri allora.

C: grazie.

Facciamo suonare i nostri bicchieri per poi bagnarci le labbra e bere un sorso di spritz. Posiamo poi i bicchieri sul tavolo e restiamo per qualche secondo a guardarci: non so se ha captato il mio nervosismo,ma sto cercando di non darlo a vedere troppo.

C: quanto manca alla cena?

Em: cinque minuti perché? Hai fame?

C: abbastanza.... ma non proprio di cibo.

La guardo con un ghigno divertito,alzando il sopracciglio e dalla sua espressione penso abbia capito le mie intenzioni. Faccio un passo verso di lei,incastrandola contro il ripiano della cucina,bloccandole i fianchi tra le mie braccia.

Em: mi piace quando fai così.

C: così come?

Em: quando alzi il sopracciglio in quel modo... sei molto sexy.

C: qui se c'è qualcuno sexy,quella sei tu.

Le sposto una ciocca di capelli,accarezzandole poi la guancia e avvicinando il suo viso al mio. Restiamo a guardarci a pochi millimetri l'uno dalle labbra dell'altra. La vedo sorridere e immediatamente la bacio,come sempre attirato da quel sorriso. Il bacio si fa velocemente più intenso ed Emily mi stringe le braccia al collo. Le avvolgo la schiena con le mani per poi portarle intorno alla sua vita e alzarla da terra,abbastanza da metterla a sedere sul ripiano della cucina. Stringe subito le gambe attorno alle mie,mentre gliele accarezzo. Non riesco ancora a spiegarmi quello che Emily é in grado di farmi con un singolo bacio,ma so che difficilmente riesco a staccarmi dalle sue labbra. Continuiamo a baciarci fino a quando sentiamo un piccolo suono: il timer del forno.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora