Capitolo 1664

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E: tu cosa pensavi di fare?

B: secondo te?

E: a non lo so... non ne avrei proprio idea.

Già solo con il suo tono di voce suadente riesce a catturare la mia attenzione,ma vuole proprio farmi diventare matto perché fa spuntare di poco la gamba fuori dall'acqua passandoci la mano sopra.

La sua pelle è talmente liscia che la schiuma scivola via velocemente e lei torna a metterla in acqua poi si gira di poco,mettendosi seduta sul fianco contro di me e accarezzandomi il petto.

B: sei bellissima.

E: grazie,anche tu hai il tuo perché.

B: meno male.

Le mie parole la fanno ridere e avendola così vicino,non posso non andare a darle dei baci sul collo che ho praticamente a pochi centimetri. Istintivamente Emma si stringe contro di me,riuscendo comunque a rilassarsi. Dopo essersi goduta qualche altro bacio però si allontana,guardandomi sempre con il sorriso.

B: perché? Mi sembrava ti stesse piacendo.

E: da morire,ma non si può.

B: certo che si può,anzi si deve.

E: Alex mi ha mandato un messaggio prima.

Mi dice queste parole mentre avevo ricominciato a darle dei baci sul collo e appena sento la parola "Alex" accompagnata a "messaggio",mi fermo all'istante perché so fin troppo bene cosa vuol dire.

B: ci porta prima i bambini?

E: non lo so... mi ha solo detto che per le cinque e mezza circa passa di qui.

B: possiamo far finta di non esserci,cosa dici?

E: dico che non si può.

B: sai che se vengono i bambini,bye bye seratina per noi.

E: lo so,ma cosa possiamo fare? Non vorrai dire no ai tuoi nipoti?

Probabilmente il Simone di vent'anni fa avrebbe preso e portato via Emma,facendosi dare per disperso pur di stare con lei,ma oggi il cuore mi è diventato molto debole soprattutto quando si parla dei miei nipoti. Questo Emma lo sa benissimo,infatti mi guarda con il suo bellissimo sorriso,sapendo di aver fatto centro.

E: magari non è nemmeno per questo e stasera avremo tutto il tempo per stare insieme,ma qui nella vasca solo coccole.

B: dovrei avere un premio per la costanza e la resistenza comunque: mi sento come un alcolista che ha in mano una bottiglia.

E: mi vuoi davvero paragonare ad una bottiglia?

B: smettila di stuzzicarmi: mi rendi tutto più difficile.

E: scusa. - mi da un bacio nel collo - Grazie: sai sempre come distrarmi.

L'ironia è andata via dal suo viso e capisco che ora mi sta parlando a cuore aperto: per me non c'è niente di meglio che poterle essere d'aiuto,anche solo con qualche battuta stupida. Le accarezzo la guancia,avvicinandomi per darle un bacio.

B: visto che hai parlato di nipoti,Gaia mi ha chiesto di accompagnarvi domani quindi ci porteremo dietro la truppa.

E: non ci avevo pensato,ma è un'ottima idea: ci teneva che venissi anche tu.

B: ci ricorderà i vecchi tempi.

E: già. - ride - Almeno non ci scambiano per i nonni.

Avendo avuto figli molto giovani,possiamo di conseguenza definirci nonni giovani e quindi,al di là del fatto che siamo conosciuti,non abbiamo mai rischiato di essere considerati vecchi. A volte ad alcuni genitori capitava di essere scambiati addirittura per nonni,ma non di sicuro a noi,anzi capitava sempre il contrario.

E: hai mai pensato a quando non ci saremo più?

B: cavolo Emma per fortuna posso toccarmi! Spero non sia ancora per la storia di prima: non puoi pensare a queste cose.

E: non è per quello,ma noi siamo fortunati perché possiamo goderci per bene i nostri nipoti: persino i figli che avrà Gaia.

B: con questa frase non mi aiuti per niente a farmi piacere il discorso.

Quando avevo dovuto fare i conti con il fatto che Lilia si fosse sposata e avesse poi avuto Camila non era stato facile e la stessa cosa provo ora per Emily. Non sono proprio in grado di andare a pensare a quando Gaia arriverà a quel punto: mi verrebbe un infarto.

E: quando ce ne andremo,potremo essere contenti di esserci goduti la nostra famiglia.

B: come mai questi pensieri?

E: così...

B: quello che dici è bellissimo,ma non dovresti pensarci: abbiamo ancora tanto da fare prima che arrivi quel momento grazie a Dio.

E: lo so,ma mi conosci: io mi faccio spesso domande strane. Per esempio se io morissi,tu ti rifaresti una vita?

La naturalezza con cui me lo chiede è quasi inquietante: è appoggiata contro di me con uno sguardo molto tranquillo come se mi stesse chiedendo semplicemente come sto. È vero che è tipico di Emma fare spesso delle domande particolari,ma oggi si sta davvero impegnando. Il problema è che in questi casi,rifiutare di rispondere le farebbe pensare chissà cosa,quindi bisogna assecondarla.

B: no perché tu non morirai,quindi si risolve il problema.

E: dai Simo,la domanda non era questa.

B: come potrei rifarmi una vita,se la mia vita sei tu? Non voglio nemmeno pensare al fatto di non averti più con me.

E: davvero? Io invece vorrei che fossi felice.

B: passerò la vita con te e sicuramente non mi basterà: spero almeno di andarmene prima io.

Ad essere onesto non mi piace molto parlare di questi argomenti quasi macabri,ma se proprio dobbiamo preferirei scegliere di non sentire la sua mancanza: a differenza sua sono molto debole e senza di lei non so se riuscirei ad andare avanti.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora