Capitolo 1629

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Em: è un desiderio che hai da tanto?

C: immagino di essere entrato nella filosofia del "più ho e più vorrei",ma in fondo è questo che succede quando si ama,anche se non devo dimenticarmi della razionalità.

Em: beh... - mi sorride - tu te la ricordi anche un po' troppo spesso.

C: con te,mai quanto dovrei.

Le metto una mano intorno alla vita,accarezzandole la schiena e dandole un bacio sulla tempia: i sentimenti che provo per lei sono talmente forti da portarmi sempre a spingere sull'acceleratore anche quando non dovrei,ma per fortuna fino ad ora sono sempre riuscito a frenarmi.

C: so che alzerai gli occhi al cielo,ma non posso dimenticarmi della tua età.

Em: non sono una ragazza come le altre,lo sai.

C: certo che lo so,non ti amerei altrimenti però vivi le situazioni di qualsiasi altra ragazza di 19 anni.

Em: e quindi?

C: quindi ho dovuto chiederlo a tuo padre perché ancora devi andare all'università.

Em: posso benissimo andarci,abitando con te.

Il modo in cui trova una soluzione ad ogni mia domanda,mi diverte,ma non è tutto così semplice. A differenza mia,Emily deve iniziare ancora a costruire le basi per un suo futuro e in nessun modo avrei voluto impedirglielo. In effetti lei ha la fortuna di essere molto capace,motivo per cui Simone aveva accettato la mia richiesta,ma se per lui non fosse stata una buona idea lo avrei capito. Chi meglio della sua famiglia,poteva sapere quale era il meglio per lei?

C: lo so e lo sa anche tuo padre,visto che ha accettato senza dirmi nulla.

Em: alla fine è come se già ci vivessi con te: dovrò solo portare tutta la mia roba da te.

C: guarda che se avessi voluto chiederti di vivere a casa mia avrei messo la chiave di casa dentro,che tra le altre cose hai già.

Em: aspetta,vuoi dire che parli proprio di una casa nostra nostra?

A volte do per scontato che i miei pensieri siano chiari a tutti fin da subito: in effetti le avevo chiesto di venire a vivere con me,parlando di casa nostra ma non avevo specificato. In realtà credevo di averlo fatto quando le parlato di una chiave da trovare,ma probabilmente era già troppo emozionata per capire.

C: pensavo di cercare qualcosa vicino alla tua università.

Em: ma... in questo modo saresti lontano dal tuo lavoro.

C: non sarebbe un problema prendere la macchina e farmi qualche chilometro in più.

Em: ti dovresti sacrificare tu e non ce n'è motivo.

C: ho fatto l'università prima di te e credimi,meno stress hai meglio è.

Al di là del fatto che Emily fosse molto brava,l'indirizzo che aveva scelto era molto impegnativo e per certi aspetti simile a quello che avevo scelto io. Le cose da studiare sarebbero state molte e sicuramente toglierle il pensiero di andare e venire,avrebbe alleggerito il tutto,considerato che sarebbe durato complessivamente cinque anni.

Em: però non devi farlo: insomma al mondo non sono e non sarò l'unica a doversi spostare.

C: lo so,ma se posso evitartelo perché no?

Em: e se io volessi evitare che tu ti debba alzare prima per andare a scuola?

C: per me non sarebbe un problema.

Em: nemmeno per me.

Adoro il modo in cui Emily riesce a tener testa a qualsiasi mia affermazione: non le viene mai spontaneo accettare un gesto carino,nonostante io lo faccia davvero con piacere. La sua testardaggine è invidiabile e purtroppo,sarò pazzo,ma ai miei occhi è anche adorabile.

C: potremo anche trovarla a metà strada allora. In questo modo non sarai nemmeno troppo lontano dai tuoi genitori.

Em: mio padre mi ha accennato qualcosa sulla via di mezzo,ora capisco a cosa si riferisse.

C: ha ragione in fin dei conti: sarebbe un compromesso che accontenterebbe tutti.

Em: allora vada per un appartamento a metà tra casa e università.

Mi guarda soddisfatta per aver avuto la meglio,almeno in parte,in questa decisione,ma spero che abbia accettato solo per il fatto di non doversi allontanare troppo dai suoi genitori. La loro era una famiglia molto unita e non volevo che Emily si allontanasse troppo perché so quanto conta per tutti loro,inoltre sono diventati come una famiglia anche per me e mi dispiacerebbe allontanarmi troppo.

Em: sai che accetto solo ad una condizione però?

C: quale?

Em: divideremo tutte le spese.

C: scordatelo.

Em: allora non vengo a vivere con te.

C: Em ora questo non è importante.

Em: per me lo è: non vengo a vivere con te,se non mi permetti di dividere tutto.

C: non hai un lavoro per poterlo fare e devi concentrati solo sullo studio,senza preoccuparti di altro.

Emily continua a tenermi la mano,appoggiandosi al mio braccio ma mi sta fulminando con lo sguardo. Ovviamente quella del lavoro è una scusa che ho tirato fuori: non le serviva sicuramente,ma non volevo che i suoi genitori si sentissero obbligati a provvedere a nulla. Anche io non avevo nessun problema a livello economico e avrei pensato a tutto. Non le serve dire una parola per farmi capire quello che sta pensando in questo momento.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 9Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora