Capitolo 28

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Non odiatemi! Io non sono colpevole! Sono seria! u.u

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Louis girò il corpo completamente dalla parte di Harry.
<<Quante estati ti rimangono, Harry?>> chiese in un sussurro quasi impercettibile.
L'altro si morse il labbro e rimase con la testa bassa. <<Non molte.>>

Louis lo sentì chiaramente. Lì, al livello dello stomaco, un nodo buio che si creava e stringeva e faceva incredibilmente male, quasi da togliergli il respiro. Perchè alla fine, anche se avesse lottato con tutte le sue forze, Harry sarebbe andato via. Gli sarebbe stato strappato via e avrebbe fatto male. Quello che provò in quel momento era solo un assaggio di quello che in realtà sarebbe stato perderlo davvero e completamente.

Il riccio allungò una mano, superò il cambio e sfiorò una delle sue. <<Mi dispiace, Louis. Io sono così da tanto tempo, ormai...l'estate scorsa ho avuto qualche settimana. Non di più. E al minimo cambio di temperatura ho rischiato di trasformarmi vicino al negozio in cui lavoro. Lo ricordo ancora oggi, ero...così spaventato, dio, perché è- è qualcosa che non puoi scegliere.>>
<<Non posso fare niente per tenerti con me, vero?>> domandò Louis, gli occhi abbassati mentre osservava le sue dita e quelle di Harry che giocherellavano distrattamente. Il riccio in quel momento sentì l'impulso di azzerare la distanza che c'era tra di loro e abbracciare Louis così forte da togliergli il fiato, di sussurrargli all'orecchio che ci sarebbe stato sempre per lui e che avevano tutto il tempo del mondo per conoscersi e chissà, amarsi, un giorno, quando sarebbero stati pronti. Ma non lo fece. Accarezzò dolcemente il suo polso, creandogli piccoli brividi.
<<La cosa importante è che adesso sono qui, Louis.>> mormorò, la voce roca. <<E ti giuro che farò tutto ciò che in mio potere per non sprecare nemmeno un istante del tempo che ci verrà concesso.>>

Sta succedendo tutto troppo in fretta, pensò Louis dopo aver sentito quelle parole. Il suo lupo in realtà era un ragazzo, era Harry; il bacio, quelle strane sensazioni al livello del petto ogni volta che l'altro lo sfiorava o lo guardava intensamente, e ora la consapevolezza che prima o poi lo avrebbe perso. Louis si sentiva riempito e svuotato di nuovo, tutto insieme e tutto troppo in fretta.

<<Me lo prometti?>> gli domandò Louis alzando gli occhi. Quelli color smeraldo di Harry vacillarono di puro entusiasmo.
<<Te lo prometto.>> sussurrò, intensificando le carezze e fissando Louis di rimando, permettendogli di gettarsi nei suoi occhi e vederci dentro ogni sfumatura. E Louis lesse verità. Volle fidarsi, perché non era ancora pronto a rinunciare a una cosa che aveva appena trovato, una cosa che cercava da una vita.
<<Adesso basta parlare di me, però. Anche io ho delle domande da farti, Lou.>> ammise Harry, sorridendo e cercando di essere incoraggiante.
<<La mia vita non è poi così interessante, devi credermi.>> borbottò Louis accennando un piccolo sorriso.
<<Non dirlo neanche per scherzo. Voglio conoscerti. Voglio farlo da così tanto tempo, Louis.>> l'intensità con cui il riccio disse quelle parole fecero precipitare il suo cuore al livello dello stomaco. <<Allora...le domande saranno semplici, ma mai banali. Tu rispondi e basta. Lasciati andare, ok?>>

Louis ingoiò un po' di saliva e si fece coraggio.
<<Canzone preferita?>> chiese Harry, alzando un angolino della bocca in un sorriso sghembo.
<<Born this way.>> mormorò Louis arrossendo.
Harry sentì un tonfo al cuore; quella canzone era così bella, così piena di significato. <<Città in cui vorresti vivere?>>
<<Mmmh, diciamo- tutte tranne in quella in cui sono ora?>>

Harry rise, trovando Louis adorabile. <<Cibo preferito?>>
<<Non posso mangiarne quanti ne vorrei, ma di sicuro i cupcakes. Preferibilmente decorati con mille gingillini e pieni di colori. Poco gay, insomma.>>
<<Libro preferito?>> chiese Harry abbandonando la testa sulla poltrona e osservando il bellissimo rossore sulle guance dell'altro con più intensità.
<<Non prendermi in giro, ok? Le pagine della nostra vita, di Sparks. Quello è anche il mio film preferito.>>
<<Perchè dovrei prenderti in giro? Quel film è fantastico.>> ammise Harry. Poi prese un bel respiro, preparandosi alla domanda successiva, che fece in tono basso, quasi intimo. <<Primo bacio?>>

Quella domanda spiazzò Louis. Avrebbe voluto rispondere con ogni fibra del suo corpo che il suo primo bacio era stato quello di Harry, ma purtroppo non era stato così. Lucas gli aveva portato via quella meravigliosa esperienza e non l'avrebbe mai potuta riavere indietro. Lo sapeva quando Stan lo aveva baciato, ma realizzarlo ora, ora che c'era Harry, aveva tutto un altro sapore.

Harry si rese conto che Louia era molto a disagio, quindi fece in modo di rimediare. <<Louis, non devi preoccuparti se hai baciato qualcuno prima di me. Insomma, sarebbe normale, infondo...>>
<<Vorrei poterti dire che è stato con te, Harry. A livello emotivo è stato così, hai avuto tu il mio primo bacio.>> gli disse, guardandolo negli occhi e sentendo il famigliare calore invadergli le guance.

Harry si perse negli occhi oceano di Louis, rischiando di sentire il cuore annegare. <<E'...bello quello che hai detto, Louis. Così bello. Anche tu per me sei stato il primo. In assoluto.>> gli confessò il riccio, arrossendo leggermente e distogliendo lo sguardo. <<A livello fisico...hai baciato qualcun altro?>> chiese, tentando di sembrare indifferente. Ma Louis si rese conto che era un po' teso dal modo buffo in cui aveva stiracchiato le sopracciglia e si grattava distrattamente una gamba, troppo veloce perché fosse un movimento premeditato.
<<Non ha significato niente, Harry. E dietro c'è una lunga storia di cui ti parlerò, un giorno.>>

A Harry quello bastò. Il fatto che per anni avesse osservato Louis da lontano aveva sicuramente giocato a suo svantaggio. Non poteva dare a lui la colpa di aver dato qualche bacio, non prima che lui entrasse nella sua vita a tutti gli effetti. Un giorno forse avrebbe scoperto chi era stato così fortunato da portarsi via quell'esperienza, ma dal suo volto non sembrava dovesse uscirne un bel racconto. Forse qualcuno si era preso il primo bacio di Louis con la forza. A quel pensiero Harry fremette di rabbia, ma cercò immediatamente subito di controllarsi, perché non voleva rovinare quel momento in cui si stavano conoscendo, si stavano esplorando a vicenda. Non c'era davvero tempo per la rabbia.

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora