In quel momento, qualcuno entrò nella stanza. Louis non si premurò nemmeno di capire chi fosse. Francamente non si era preoccupato nemmeno di scoprire in che luogo si trovassero lui e Eleanor. Semplicemente- lo accettava. Era inutile combattere, perché era tutto finito.
<<Malik>> cominciò Eleanor accanto a lui <<devo portare Louis via di qui. Io credo- credo che non stia bene. Ha- ha bisogno di aiuto, di qualcosa, qualsiasi cosa, ma devo portarlo via da qui.>>
Louis finalmente si voltò. Zayn era fermo a qualche metro da loro, in mano una bacinella d'acqua e un asciugamano poggiato sull'avambraccio. I suoi occhi nell'incontrare quelli del ragazzo si riempirono di tristezza per un breve attimo, il tempo di aprire gli occhi e sbatterli una volta - ma che sembrò a conti fatti un'eternità intera.
<<Io...>>
<<Lui resterà qui.>> tagliò corto una voce che proveniva dal letto dietro di loro. Louis distolse lo sguardo per cercare che avesse parlato, e fu in quel momento che notò che in realtà, nel letto accanto a loro, vi era disteso Stan. Fu chiaro a quel punto per Louis che lui e Eleanor si trovavano nella sua camera da letto - nel realizzarlo, un brivido orribile lo invase tutto.E Stan era...strano.
Era estremamente pallido, per quanto poteva vedere, infatti dall'enorme coperta che gli era stata gettata addosso spuntavano solo la testa e le braccia. Le sue labbra erano più scure, quasi tendenti al violaceo, e due pesanti occhiaie circondavano i suoi occhi arrossati e stanchi. Tremava leggermente e ai livelli delle tempie sembrava sudato; qualche ciocca ribelle gli ricadeva infatti bagnato sulla fronte.
C'era qualcosa che non andava.
<<Lui non- non sta bene, razza di coglione. Ha bisogno di andare via da qui. Si può sapere di cosa hai paura? Che andiamo a dire quello che hai fatto in giro?>> si agitò Eleanor, muovendo le mani. <<Guarda un po', notizia dell'ultimo minuto: nessuno ci crederebbe.>>
<<Ho detto>> quasi ringhiò Stan, e nonostante fosse in quelle condizioni Louis riuscì quasi a percepire la sua rabbia <<che lui resterà qui. E tu anche, Calder. Abbiamo ancora una pistola, ricordi?>>
Eleanor a quel punto si morse il labbro e si sistemò meglio sulla sedia. Si voltò completamente dando le spalle a Stan per poter dedicare tutta la sua attenzione a Louis. Gli accarezzò piano una guancia con gli occhi tristi e gli concesse una sorta di sorriso sghembo.
<<Non temere. Sono sicura che nemmeno la sanno usare una pistola.>> mormorò, e Louis sbattè gli occhi in risposta. Non riusciva ancora a trovare la forza di parlare.La sua attenzione poi si spostò completamente su Zayn. Si era seduto sul bordo del letto di Stan e aveva cominciato a prendersi cura di lui. Aveva imbevuto un piccolo tovagliolo di stoffa nell'acqua della bacinella e poi lo aveva poggiato delicatamente sulla sua fronte - che nel frattempo continuava a tremare per il freddo. Fu per caso che gli occhi di Louis poi si concentrarono sul comodino che Stan teneva accanto al letto, notando così una siringa di quelle che aveva portato Eleanor completamente svuotata del suo contenuto.
E questo poteva dire solo una cosa.
Stab si era iniettato la parte restante di cura mentre Louis stava ancora dormendo.Le ore successive non furono facili per il castano. Continuava ad addormentarsi e svegliarsi di soprassalto, le mani calde di Eleanor che immediatamente cercavano i suoi polsi e le sue guance. Louis si sentiva estremamente debole, quasi prosciugato; il dolore dentro di lui era così pulsante da impedirgli di fare qualsiasi cosa.
Zayn invece continuò a prendersi cura di Stan. Louis si rese conto che però lui continuava a peggiorare. La sua pelle continuava sempre più a impallidirsi e riusciva a malapena a trovare la forza di alzare un braccio per poter prendere un bicchiere d'acqua.I veri problemi cominciarono quando Stan iniziò a tossire sangue.
<<Oh- oh mio dio- cazzo. C'è qualcosa che non va, Stan! C'è qualcosa di fottutamente sbagliato in questo.>> quasi gridò Zayb, aiutandolo a rimettersi a posto sul letto una volta che ebbe finito di tossire. <<Io credo che tu abbia bisogno di aiuto.>> mormorò poi, la voce impregnata di preoccupazione.
<<Non ho bisogno proprio di un bel niente.>> grugnì Stab, tenendosi con una mano la gola. Sembrava davvero peggiorato dalle prime ore di quel pomeriggio.
<<Forse dovresti ascoltarla, Lucas.>> si intromise Eleanor, ma per la prima volta quel pomeriggio parlò con voce neutra, quasi comprensiva. <<Non credo che quella cosa ti stia facendo bene.>>
<<No, non ti sta facendo bene per niente.>> insistè Zayn esasperato. Louis rivide nei suoi gesti la stessa determinazione che ricordava in sé stesso quando cercava in tutti i modi di trovare un modo per salvare Harry. <<Quella cosa ti sta uccidendo>>
<<Smettetela di parlare.>> ringhiò Stan, il tono di voce arrabbiato che non ammetteva regole. <<Con Styles non ha funzionato perché lui- lui era un fottuto lupo e invece io sono umano. Quindi funzionerà. Funzionerà.>>Louis strinse la coperta attorno a sé con vigore e immerse il volto tra le ginocchia. Non voleva che parlasse così di Harry. Non voleva che parlasse di lui e basta. Harry era così diverso da Stan, così puro e perfetto e immacolato, e Stan non doveva nemmeno azzardarsi di pronunciare il suo nome perché semplicemente non poteva. Non ne era nemmeno all'altezza.
Pochi minuti dopo, il ragazzo ebbe un'altra crisi. Louis si portò le mani alle orecchie, sperando che tutto quello finisse in fretta e, anche se era assurdo dopo tutto quello che gli aveva fatto, dopo tutto quello che aveva fatto a Harry, Louis sperò davvero che se Stan doveva andarsene potesse farlo in fretta.Stan peggiorò ancora durante le ore successive e Louis capì che se ne sarebbe andato durante la notte.
Era troppo tardi per cercare di salvarlo e portarlo in ospedale, e il ragazzo era troppo testardo e orgoglioso per chiedere di fare il possibile di salvarlo adesso. Louis pensò che a un certo punto della notte il ragazzl avesse capito da solo che quelle erano le sue ultime ore. Semplicemente, il suo respiro si era fatto lieve, il suo corpo estremamente stanco.Fuori c'era un buio che inghiottiva tutto - una notte senza stelle, nera e buia come la pece e come gli occhi di Zayn che in quel momento erano fissi sul volto del fratellastro. Gli stringeva la mano, la sua pelle scura che contrastava con quella pallida di Stan.
<<Lui non supererà la notte. Vero?>> chiese in un sussurro a un certo punto. Eleanor si alzò dalla sedia e fece uno sforzo enorme per mettere una mano sulla spalla del ragazzo. Di fronte a cose come quelle, nemmeno dopo tutto quello che quel ragazzo aveva fatto loro Eleanor era in grado di sentire odio nei loro confronti. Forse solo pena. Infondo, Zayn non era nemmeno così cattivo. Aveva fatto quello che aveva fatto perché amava suo fratello e si era trovato coinvolto in qualcosa che era davvero troppo grande per lui.<<Credo di no.>> mormorò Eleanor.
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Wherever You Will Go
FanficLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...