Capitolo 176

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Louis non ebbe il tempo di dire nulla appena sveglio, o comunque di provare a farlo, perché non appena realizzò di essere un pochino più cosciente percepì un corpo meravigliosamente caldo distendersi sopra il suo e poi, lente e gentili, due labbra cominciarono a cercare le sue, dapprima lente e quasi timide, poi sempre più insistentemente.

Aprì gli occhi quasi di scatto e perse un battito di cuore nel realizzare quando Harry fosse bello quando si concentrava e lo baciava in quel modo. Fece scorrere delicatamente le dita delle mani sulle sue braccia, poi artigliò dolcemente i suoi capelli sospirando nella sua bocca. Poteva sentire il battito del suo cuore al di là dei loro respiri intrecciati e del lieve sfregare degli indumenti. Non c'era nient'altro. Loro due contro il resto del mondo, com'era sempre stato e come sarebbe stato per sempre e anche oltre.

<<Dio, ti voglio.>> mormorò Harry sulle sue labbra e spostando nel frattempo il bacino in avanti, facendolo scontrare lentamente contro il fianco di Louis, che si lasciò scappare un gemito piuttosto imbarazzante. <<Lou, sto impazzendo, ti prego>>
<<Va bene.>> acconsentì a quel punto il castano, non riuscendo a trovare la forza per protestare. Gli era mancato avere Harry in quel modo così tanto che aveva paura di arrivare fino in fondo. Spostò il suo corpo in modo che il loro bacini si incastrassero alla perfezione, e per un po' di minuti rimasero semplicemente così, a muoversi l'uno contro l'altro e raccogliere i gemiti con baci sporchi e disordinati, le mani che vagavano ovunque nei capelli sulla pelle e tiravano graffiavano accarezzavano dolcemente, in un miscuglio di emozioni così intense che entrambi facevano fatica a controllare.

A un certo punto Louis tenne ferma la testa di Harry e si alzò un pochino per potergli lasciare umidi baci su tutto il collo, arrivando lentamente anche al mento dove sentì la barba pizzicargli le labbra. Ridacchiò quando la sentì, percependo anche il proprio stomaco contorcersi perché in qualche modo, forse il riccio con quel particolare risultava essere ancora più sexy.
<<Dio, sono- sono un disastro. Non mi sono rasato e i miei capelli sono tutti...>> cominciò a protestare Harry, ma Louis lo baciò con irruenza spingendo la lingua dentro la sua bocca e cominciando a muoverla per legarla alla sua, in un movimento languido e straziante.
<<Sei mozzafiato.>> sussurrò  sulle sue labbra, continuando a muovere le mani per accarezzarlo dovunque arrivasse. <<Haz, sei- sei perfetto. Perfetto capito? Vorrei che potessi vederti come ti vedo io.>>
Harry cominciò a muovere la testa a formare un no. <<Non è vero, Lou>>
<<Shhh. Smettila. Lascia che te lo dimostri. Lascia che ti mostri quanto sei perfetto.>>

Harry lasciò che Louis lo aiutasse a mettersi a sedere. Si perse nei suoi occhi che ormai erano due pozzi blu notte che toglievano il fiato, e il riccio perse almeno mille battiti di cuore perché lo guardava come se lo volesse divorare e ed era così bello, così dannatamente bello.
Louis afferrò con decisione la sua maglietta e aiutò l'altro a sfilarsela, e l'indumento non fece nemmeno in tempo a scivolare di lato che il ragazzo si gettò sul collo e la mascella di Harry per succhiare e mordere porzioni di pelle, tenendogli ferma la testa in modo che potesse offrirgli più spazio possibile. A un certo punto le sue labbra urtarono qualcosa di freddo e metallico, e il castano si rese conto solo in quel momento che l'altro indossava il suo ciondolo a forma di nota musicale. Si concesse un attimo per guardarlo, perdendo almeno un milione di battiti di cuore, poi alzò una mano per accarezzarlo appena.
<<L'hai trovata.>> sussurrò appena Louis, mordendosi il labbro. Harry trovò la forza di sorridergli in mezzo a tutte quelle emozioni. Poi gli rubò via un nuovo bacio, dolce e consapevole e così reale da essere straziante, e Harry sospirò.

<<Mi è mancato così tanto tutto questo.>> soffiò Louis sulla sua pelle ormai arrossata, Harry che rabbrividì visibilmente a quelle parole. <<Davvero non hai idea, Haz>>

Con le mani ormai che tremavano, il riccio cercò la maglietta di Louis e lo aiutò a sfilarsela, rivelando la pelle tonica e immacolata sottostante. Il suo stomaco fece qualche capriola prima di tornare al suo posto d'origine, perché durante quel mese Louis era...dio, era cresciuto. Non che non avesse un fisico assolutamente meraviglioso anche prima, era sempre stato estremamente tonico e snello, ma adesso i muscoli delle sue braccia erano più pronunciati e lo stesso valeva per i suoi addominali. Harry sapeva che ad alcuni la trasformazione poteva fare quell'effetto – ad Ashton era successo, per esempio.
E semplicemente si perse in quella pelle d'alabastro, sentendo il cuore precipitare.

<<Dio, Lou.>> riuscì a dire. Non sapeva davvero che altre parole usare, perché niente era da considerarsi abbastanza. La sua pelle era così bianca e perfetta e poi c'era quella vena, quella vena che gli attraversava il braccio e passava per il collo, dolce e leggera e netta e pulsante,  sentì quasi il bisogno fisico di sporgersi e mordicchiarla tutta, sentirla sotto la lingua per capire che effetto avrebbe avuto quello su Louis.
<<C'è qualcosa che non va, Haz? V-vuoi che...non so, ci fermiamo?>>
<<Sei ancora più bello di quanto ricordassi.>> disse di getto il riccio, colmando poi la distanza tra di loro per raccogliere le sue labbra  in un nuovo bacio mentre con le mani teneva ferma la sua nuca. Louis aveva un profumo nuovo, ma sempre fantastico. Sapeva di bosco e gelsomino e vaniglia e maschio, e- dio, Harry al posto dello stomaco sentiva di avere ormai una voragine.

A un certo punto Louis lo spinse sul letto e si sistemò sopra di lui. Harry lasciò che lo baciasse ovunque, lasciò che tracciasse con la lingua strade bagnate sulle sue guance e sulle tempie e sul mento e poi lì, nella parte morbida della palpebra, e  chiudeva gli occhi e semplicemente pensava che non ci fossero parole per esprimere quanto amava quel ragazzo.
<<Stai tremando.>> sentì che Louis gli sussurrava, così Harry si convinse ad aprire gli occhi e si rese conto che le sue mani vagavano sul corpo dell'altro con un leggero tremolio. Prese un bel respiro per cercare di calmarsi, ma non ottenne alcun risultato.

<<I-io- mi- mi dispiace, Lou>>
<<Shhh, è tutto okay.>> lo rassicurò Louis, afferrando le sue mani saldamente per portarle al di sopra delle loro teste e appoggiarle al cuscino. <<E' okay, Haz. Non vado da nessuna parte. Sono proprio qui.>> continuò soffiando, e il riccio si ritrovò a gemere senza vergogna quando poi l'altro prese tra i denti la tenera carne del suo lobo per cominciare a mordicchiarla e succhiarla..........

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