Louis avvolse il volto di Harry tra le mani e lo baciò, un bacio dolce e languido e straziante in cui le loro labbra si scontravano con delicatezza e le loro lingue giocavano lentamente. Louis non sapeva cosa avesse fatto nella vita per meritarsi una persona come Harry al suo fianco. Lo faceva sentire così bene, al sicuro e protetto, e il fatto che avesse fatto a mano qualcosa per lui lo faceva sentire davvero importante.
Poco dopo, Mark tornò non prima di avere tossito eloquentemente, probabilmente per avvisare i ragazzi che aveva finito di fare quello che doveva fare in cucina. Harry gli diede il suo regalo, un nuovo cappello sempre fatto a mano di colore nero. Il riccio ammise che aveva avuto lo stesso pensiero sia per Eleanor che per Niall, e a Louis gli si strinse il cuore quando pensò che il ragazzo aveva fatto i regali anche ai suoi migliori amici.
Arrivò finalmente il turno del castano. Porse a Harry una piccola scatoletta quadrata dall'aspetto elegante, e il ragazzo ebbe un tonfo al cuore nel vederla. L'aprì con calma, cercando di controllare tremolio delle mani. Improvvisamente il suo regalo non gli sembrava neanche lontanamente abbastanza.
Quando tolse il coperchio della piccola scatola, rimase semplicemente senza fiato.
Era un plettro di colore nero. Era semplice ma bellissimo, e Harry sentì il cuore precipitargli quando lo rigirò tra le dita, leggendo la scritta circolare che circondava il piccolo oggetto, incisa con scrittura elegante e di bianco, in modo che contrastasse con lo sfondo.Always in my heart H. Yours sincerely L.
<<Va bene, vero?>> chiese timidamente Louis, inclinando la testa per scorgere ogni piccolo movimento di Harry. <<Perchè lo sai che io non me ne intendo molto di queste cose>>
Ma la frase del ragazzo rimase così, ferma e incompiuta, perché fu interrotto dalle braccia forti e accoglienti di Harry che lo strinsero in un bellissimo abbraccio.
<<E' perfetto.>> gli sussurrò, la voce che traboccava di emozione. E Louis lo strinse a sua volta, sospirando di sollievo perché davvero non sapeva se aveva fatto la cosa giusta, ma ora che l'altro lo stringeva e i suoi occhi praticamente brillavano, era quasi certo che non gli avrebbe potuto prendere nulla di meglio. <<Lou, io- solo, grazie. Okay? Grazie>>Non era l'oggetto di per sé che lo aveva colpito, ma il fatto che Louis ricordasse alla perfezione le parole che gli aveva detto dopo il loro primo bacio. Quello valeva più di mille regali e frasi fatte e costruite, valeva tutto.
Il castano si staccò da Harry e gli regalò un sorriso timido. <<Beh, direi che adesso è ora di dedicarci alla seconda parte del mio regalo.>>
Harry spalancò gli occhi.
<<Seconda parte del tuo regalo?>> chiese incredulo, sbattendo gli occhioni enormi.
Louis lo prese per mano e lo condusse in cucina, dove un piccolo borsone e i loro cappotti li stavano aspettando. Mark dietro di loro fischiettava soddisfatto.
<<Non avrai davvero pensato che la mia sorpresa fosse finita qui, Haz.>> mormorò Louis guardandolo negli occhi. <<Adesso arriva la parte migliore.>>Il riccio si morse il labbro e cominciò ad agitarsi. <<Cosa, non- non è giusto! Di che cosa si tratta? Voglio saperlo!>> si lamentò, mentre Louis lo aiutava ad infilarsi l'enorme cappotto e a mettersi i para-orecchi.
<<Top-secret, Harry. Non posso dirti proprio nulla, è una sorpresa.>> continuò il ragazzo, mentre gli metteva la lunga sciarpa. Non che Harry non fosse in grado di vestirsi da solo, ma era semplicemente troppo sconvolto per farlo.
<<Non puoi dire sul serio! Maek, tu ne sai qualcosa?>> chiese il ricciolino, facendo un piccolo broncio.
<<Zero assoluto, ragazzo. E Louis mi ucciderebbe se mi lasciassi scappare quel poco che so...>>
<<Nemmeno se ti corrompessi con una barretta al triplo cioccolato>>
<<Non ti azzardare, Harry Edward Styles!>> lo ammonì Louis, fulminandolo con lo sguardo. <<Non ti direi cosa stiamo andando a fare nemmeno se fossi sotto tortura, e lo stesso vale per mio padre, quindi ora che sei avvisato, ti conviene semplicemente rassegarti, okay?>>Harry mormorò un "okay" e abbassò il capo. Louis lo trovò semplicemente adorabile, così gli diede un bacio sulla guancia e, dopo aver salutato Mark - che piano piano all'orecchio gli disse di stare attento e di divertirsi - prese il suo ragazzo per mano e lo portò alla fermata del bus.
Diversi minuti più tardi, erano arrivati all'aeroporto. Harry praticamente saltellava euforico intorno a Louis mentre cercava di concentrarsi al contempo sulla voce metallica che intorno a loro annunciava i voli in partenza e quelli in arrivo.
Quando raggiunsero l'autobus che dovevano prendere per raggiungere il loro aereo dopo tutte le procedure - Louis che aveva fatto di tutto per impedire a Harry la destinazione - si assicurò di trovare due posti isolati. Sistemò il loro unico bagaglio sopra le loro teste e poi si sedette accanto a lui, permettendo a questo di appoggiare la testa sulla sua spalla. Erano sfiniti per aver corso come matti e la giornata era appena cominciata, e per quello Louis si sentiva davvero in colpa, ma voleva che il suo riccio rimanesse ignaro di tutto fino all'ultimo. Gli baciò i capelli.<<Davvero non vuoi dirmi niente?>>
<<No, Haz.>> disse Louis dolcemente, sorridendo tra i ricci color cioccolato di Harry. <<Ti ho fatto correre come se non ci fosse un domani proprio perché non volevo che scoprissi la nostra destinazione. E durante il viaggio terrai le cuffie così non potrai ascoltare nulla. Oppure se vuoi puoi dormire, visto che stamattina eri così stanco.>>Harry si rannicchiò meglio contro il suo corpo e affondò il naso contro il collo, facendosi piccolo piccolo.
<<Preferisco decisamente la seconda ipotesi.>> mormorò, per poi concedersi uno sbadiglio. Louis sorrise e gli baciò una tempia.
<<Allora dormi, Haz. Ti sveglio quando arriviamo.>>
<<Non vuoi abbandonarmi in un posto sperduto, vero?>>
<<Ma Harry!>> trillò Louis, scrollando le spalle appositamente per dare una piccola pacca al riccio. Questo ridacchiò.
<<Va bene, va bene. Controllavo.>><<Sei così scemo.>> scherzò Louis ridacchiando. Poi strinse Harry più forte a sé. Immerso totalmente nel profumo dei suoi ricci, Louis non potè fare a meno di pensare a quanto bene stesse in quel momento, e a quanto ardentemente desiderasse dire all'altro cosa provava. Alzò la testa per vedere meglio il volto di Harry e si rese conto che aveva già gli occhi chiusi e che sembrava sul punto di addormentarsi.
Prese ad accarezzargli i ricci per rilassarlo ancora di più, mentre lasciava cadere la testa all'indietro, sul sedile.
Un paio d'ore, e lui e Harry sarebbero finalmente arrivati a New York.
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Wherever You Will Go
FanfictionLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...