<<Lo vorrei anche io. E' solo che- quando si tratta di te, vorrei sempre che le cose fossero migliori. Fossero perfette, come lo sei tu. Vorrei poterti dare tutto. Ogni piccola cosa, perché tu hai dato così tanto a me, Lou. Forse non puoi nemmeno immaginarlo.>>
<<Invece posso eccome.>> lo corresse l'altro. <<Perchè ogni cosa che io ho dato a te, tu me l'hai data di rimando. E poi...non esiste solo il bene, Haz. Purtroppo esiste anche il male, il mondo ne è pieno. Ma io ti amo. Ti amo anche se so che niente potrà mai essere perfetto e il male non se ne andrà mai via del tutto.>>
Un angolino della bocca del ricciolino si alzò lentamente verso l'alto. I suoi occhi erano lucidi.
<<Penso che non smetterò mai di innamorarmi di te.>> mormorò Harry semplicemente, il verde al loro interno che era denso e caldo e rassicurante. <<Sai, tipo...ogni momento. Ogni giorno. Come se ogni volta scoprissi qualcosa di te che mi fa tornare indietro e ripetere un milione di volte “eccoti qui, ti aspetto da una vita”.>>
Louis gli sorrise, ormai i loro volti erano vicinissimi.<<E io ogni volta ti ringrazierei per avermi trovato.>> soffiò.
<<E dopo cosa faresti?>>Louis aprì le labbra e fece per baciare Harry, poi però si spostò leggermente indietro per poterlo guardare negli occhi. <<Non lo so. Probabilmente ti bacerei.>> sussurrò. <<Tu cosa faresti?>>
<<Non lo so.>> soffiò Harry, cercando di baciarlo a sua volta, senza mai farlo davvero. <<Probabilmente risponderei al bacio fino a toglierti il respiro.>>Louis deglutì e sbattè le palpebre più volte. Dio, Harry era così bello da far male in quel momento. Gli sorrideva e tentava di baciarlo ma al contempo scappava via, e solo- lui lo amava così tanto. Nessuno avrebbe mai amato Harry come lo amava lui. Nessuno. Così glielo disse.
<<Ti amo.>> mormorò, per poi chiudere gli occhi ed annullare la distanza tra di loro. Non diede al riccio il tempo di rispondere, perché immediatamente spinse la lingua dentro la bocca di Harry per poter assaggiarlo a fondo, perdendosi in quel momento e sentendo le farfalle nello stomaco. Il riccio mormorò di apprezzamento e strinse i suoi fianchi in modo possessivo, il bacio che mano a mano si faceva sempre più caldo e passionale.
Proprio quando Louis cominciava a pensare che forse potevano fare l'amore proprio lì – era da pazzi, in salotto con la televisione accesa e con Mark che poteva tornare a casa da un momento all'altro ma davvero non gli importava niente – Harry si staccò da lui, le labbra arrossate e gli occhi enormi e i capelli sparati in ogni direzione.
<<Voglio che vieni con me in un posto. >> boccheggiò. Louis riprese fiato con estrema calma, sbattendo le palpebre più volte e cercando di non dare troppo peso alla sua erezione nascente. Harry era...così innocente in quel momento, e bello e vulnerabile. Fosse il sesso poteva aspettare ancora.
<<Adesso?>> chiese quindi, non capendo cosa volesse fare l'altro.
<<Sì.>> gli rispose Harry dolcemente, accarezzandogli una guancia. <<Solo- vieni con me. Puoi fidarti?>>
<<Certamente.>> gli rispose Louis mettendosi a sedere e sistemandosi i capelli. Harry lo premiò con un bacio veloce e un sorriso incredibile.
<<Ti amo anche io, meraviglia.>> sussurrò poi sulle sue labbra.Una quindicina di minuti più tardi, Harry stava spegnendo la macchina di fronte al laghetto che c'era nei pressi della loro casa. Louis non sapeva proprio cosa pensare, ma si bloccò di colpo quando si voltò dalla parte del riccio e questo gli stava sorridendo beato.
Harry si sporse e gli diede un bacio tenero, senza pretese.<<Okay, so che forse è un po' strano.>> ammise, il sorriso che proprio non se ne voleva andare. <<Però...è una cosa che non abbiamo mai fatto. Solo- stare fuori e coccolarci senza preoccuparci del freddo.>>
Louis alzò un sopracciglio. <<E' gennaio, Haz.>>
Harry ridacchiò. <<Lo so! E' da pazzi! Non sono mai stato umano a gennaio.>> esclamò. Louis lo trovò...così dolce, in quel momento. Terribilmente dolce e sorprendente, con quella tenera ingenuità che di solito dovrebbero avere i bambini. E forse anche per quello non riuscì a trattenersi dal sorridere a sua volta, alla fine. Scese dalla macchina e andò subito a dare la mano a Harry accoccolandosi al suo fianco, ricordando probabilmente solo dopo che lui non aveva più il problema della trasformazione. Quando se ne rese conto, si staccò da lui mormorando un piccolo “oh”.<<Che c'è?>> gli chiese Harry.
<<No, niente. E' solo che...non hai più bisogno che io ti stia così vicino per scaldarti, no?>>
Il riccio alzò un sopracciglio. <<Io avrò sempre bisogno che tu mia stia vicino, Lou.>> gli disse, la voce bassa e roca. Poi gli sorrise. <<Dai, vieni qui.>>
Louis si gettò letteralmente tra le sue braccia, grato di ritrovare quel calore. Camminarono insieme per un po', finchè non raggiunsero la riva del lago, e qui Harry si sedette. Guardò l'altro e picchiettò il posto vicino a sé, ma Louis arricciò il naso.
<<Harry...questo posto è un po' sporco.>> ammise dopo un po' con la voce incerta. Harry alzò gli occhi al cielo. "Oh, il mio adorabile ragazzo schizzinoso".
Si alzò in piedi ridacchiando, lasciò un bacio sulla guancia di Louis promettendogli di trovare una soluzione. Poco dopo tornò con una coperta che aveva l'abitudine di tenere in macchina. La distese accuratamente per terra, ci si sedette sopra e invitò l'altro nuovamente a mettersi accanto a lui. Questa volta Louis sembrò meno riluttante.Si fermarono a guardare il lago, per un po' senza dire niente. La notte li avvolgeva; il cielo sopra di loro era sereno e pieno di stelle. Era incredibile che con una temperatura così bassa Harry stesse così bene. Louis continuava a lanciargli occhiate preoccupate, ma lui aveva il viso sereno, gli occhi che fissavano un punto impreciso lontano da loro.
<<Qui è dove sei venuto a riprendermi.>> sussurrò a un certo punto Harry, spezzando il silenzio. <<Sai, quando...quando credevo che non ci fosse un futuro per noi.>>
<<Lo so, me lo ricordo.>> ammise Louis, una leggera fitta di dolore al petto. <<Sembra una vita fa.>>
<<Già.>> concordò Harry. <<Avresti mai pensato che adesso avremmo potuto avere tutto questo?>>
<<Non ho mai smesso di sperarlo.>> rispose il castani, afferrando un sassolino che era finito sulla coperta per poterlo gettare via.
<<E' così bello che fa male, Lou.>> ammise Harry a un certo punto, e Louis accanto a lui smise quasi di respirare.
<<Lo so, lo sento anche io.>>Poco dopo Harry si avvicinò a lui e appoggiò la testa alla sua spalla. Louis poteva sentire il suo respiro, dolce e veloce, piccoli buffetti d'aria che diventavano bianchi nella notte.
<<Ho avuto così tanta paura di perderti, Haz.>> disse a un certo punto Louis. Era vero. Sentiva di non averglielo detto abbastanza, sentiva il bisogno di ripeterglielo almeno mille volte perché in realtà, dentro non avrebbe mai davvero smesso di soffrire per quello che avevano passato.
<<Lo so.>> rispose semplicemente Harry, e Louis sapeva che lo capiva. Lo sapeva e basta.<<Anche io ho avuto tanta paura, Lou.>> gli confessò poi Harry. <<Quando Stan mi ha messo davanti il telefono, solo- non capivo niente. Sentivo solo che c'era freddo e che avrei dovuto fare qualsiasi cosa per tenerti al sicuro. E dirti ti amo almeno un'ultima volta.>>
<<Alla fine ce l'hai fatta.>> sussurrò Louis. <<A dirmi ti amo.>>
<<Già.>> acconsentì Harry. <<E adesso che ne ho la possibilità prometto di dirtelo così tante volte che ti stancherai.>>
<<Non potrei mai stancarmi di sentirtelo dire, Haz. Puoi credermi su questo.>>
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Wherever You Will Go
FanfictionLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...