Capitolo 34

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Louis la vide quasi immediatamente, e notò ogni piccolo cambiamento delle espressioni sul suo viso. In poco più di un istante, un normale cenno di saluto si tramutò in una smorfia di stupore e poi, la vide chiaramente, arrivò anche una vena di rabbia.
<<Allora è questo il ragazzo misterioso!>> gridò Elly, sovrastando la musica. Louis scattò immediatamente in avanti, interrompendo il tocco della sua mano con il corpo di Harry.
<<Ciao anche a te, Eleanor...>>
<<Oh no no, signorino, non provare a distrarmi! Ma perché non me ne hai parlato? Lo sai che ti avrei capito! Ti vergogni di me? No, impossibile. Non ti vergogni di me, vero?>> chiese lei, togliendosi il cappotto e dandolo a Niall, che non ebbe il tempo nemmeno di capire che cosa stava succedendo, perché poi dovette mettersi in fila per lasciare i cappotti nel guardaroba.
<<Eleanor, puoi parlare piano, per piacere?>> domandò Louis, guardandosi intorno e sperando che nessuno si fosse fermato ad ascoltare la loro conversazione.
<<Oh mio dio, ma è davvero il ragazzo della libreria! No perché quel giorno portavi gli occhiali, per cui appena entrata ho avuto i miei dubbi. Lo sapevo, dio, lo sapevo che sarebbe successo! Insomma, ti aveva regalato il segnalibro>>
<<Eleanor, per l'amor del cielo, ti dispiace darti una calmata?>> sbottò Louis alzando la voce, questa volta. <<Noi siamo...amici, ok? Ci siamo incontrati e riconosciuti in una caffetteria alla fine dell'estate e...beh, tutto qui.>>
<<Oh.>> sussurrò Eleanor, alquanto delusa. Poi però osservò meglio Harry, sembrò riflettere su qualcosa di molto complicato, e infine sorrise raggiante. <<Va bene, scusatemi. Sono un po' egocentrica a volte e non mi rendo conto di quello che dico. Comunque, a costo di sembrare il capitan ovvio della situazione, sono Eleanor.>> disse allungando una mano. Harry gliela strinse con vigore.
<<Ciao, Eleanor, sono felice di conoscerti!>> disse Harry, un sorriso raggiante che illuminava il suo intero volto.

Louis si sentì meglio quando Eleanor e Harry cominciarono a parlare per conoscersi. Naturalmente la ragazza non gli risparmiò il solito monologo sulla sua vita: che era figlia di papà gay, fiera della famiglia che aveva e pronta a tutto pur di sfondare a Brodway. Harry non sembrava disinteressato o annoiato, semplicemente, annuiva nei momenti giusti e sorrideva raggiante quando Elky diceva qualcosa di divertente. Harry non disse molto di sé, solo che era nato in quelle zone ma che frequentava una scuola privata poco conosciuta, per non destare sospetti.

Louis si rese conto che in realtà sapeva ancora molto poco di lui. Il riccio gli aveva detto che i suoi genitori non c'erano più, che aveva una casa nel bosco e un branco su cui contare, ma non era niente paragonato alle cose che avrebbe voluto conoscere di lui. Chi lo aveva trasformato e perché, prima di tutto. Come aveva fatto a studiare - perché era palese che lo avesse fatto, visto che quel pomeriggio lo aveva persino aiutato a fare un po' di compiti. Dopo averlo realizzato, Louis si sentì un pochino triste. E se non avesse avuto abbastanza tempo per conoscerlo?

Eleanor stava parlando del club e di quanto fosse felice di ottenere spesso assoli - incredibile che con pochi minuti fosse in grado di cambiare così tanti argomenti - quando Niall arrivò e le avvolse goffamente un braccio attorno alle spalle.
<<C'era una fila pazzesca, scusate!>> si giustificò. <<Ehi Louis, come stai? E questo chi è?>> disse spalancando gli occhi e accorgendosi di Harry. Eleanor ridacchiò, perché non si sarebbe mai abituata abbastanza alla schiettezza e all'ingenuità di Niall.
<<Lui è Harry.>> lo presentò Louis. <<Ed è...qui con me, ecco.>> disse, distogliendo lo sguardo. Harry lo trovò adorabile.
<<Oh. Uhm, ok.>> borbottò Niall, guardandolo come se riuscisse con una sola occhiata a capire che tipo di persona fosse. <<Beh...sono felice se sei felice tu, Louis. Poi più siamo più ci divertiamo.>> mormorò, piegandosi poi per dare un fugace bacio a Eleanor sulle labbra.

Subito dopo, la ragazza propose di andare a bere qualcosa e tutti annuirono. Prese a braccetto Louis - probabilmente per avere più dettagli sul suo incontro con Harry, pensò il ragazzo riccioluto quando vide il castano arrossire da dietro. Non fece qualche passo che Niall gli fu accanto.
<<Ehm, Harry, giusto? Posso...parlarti un attimo? Ci metto poco amico, lo giuro.>>

Harry si voltò per avere Niall di fronte. Era uno dei ragazzi, come lui, più alti che avesse mai visto, ed era anche carino. Non esattamente il suo tipo, ma capì perché Louis anni prima potesse essersene innamorato. Aveva un espressione dolce e un viso da bravo ragazzo, e Harry pensò che fosse una persona di cui ci si potesse fidare.
<<Dimmi pure, Niall.>>
<<Ecco...>> cominciò lui, giocherellando con la punta del piede con qualcosa di invisibile <<Io voglio solo dirti di non far soffrire Louis, capito? Ne ha passate tante, penso che te ne abbia parlato, e se non lo ha fatto di sicuro lo farà. Comunque sappi che se gli fai del male, dovrai vedertela con me. E con Eleanor, anche, molto probabilmente.>>
Harry non scoppiò a ridere solo perché Niall era incredibilmente serio. Era stato così impacciato mentre gli aveva detto quelle parole, e non potè fare a meno di pensare che volesse davvero bene a Louis, che lo considerasse una sorta di fratello più piccolo. Apprezzò lo sforzo che aveva fatto e gli diede un pugno amichevole sulla spalla.
<<Intesi, Niall.>> per poi voltarsi e raggiungere gli altri. Prima di arrivare, notò che Louis agitava le mani e aveva un ciuffo ribelle - probabilmente sfuggito alla costrizione della lacca - che gli ricadeva sul volto ondeggiando a ogni minimo movimento. Harry pregò che fosse un bravo attore.

<<Se non me lo dici tu, me lo faccio dire da Harry! Harry, chi ha chiesto a chi di uscire la prima volta?>> gli chiese Eleanor quando lui li raggiunse. Il riccio le sorrise e con un braccio cinse la vita di Louis, che si era seduto su uno sgabello al bancone. Gli occhi di Eleanor vacillarono per un istante, alla vista di quel gesto, ma poi tornò seria.
<<E' stata una decisione unanime, credo.>> buttò lì Harry, sentendo che era la cosa che sarebbe effettivamente successa se avessero avuto l'opportunità di conoscersi in modo diverso. <<Ci siamo guardati e abbiamo capito che era il momento.>> continuò, cercando gli occhi di Louis e trovandone dentro un bagliore puro in risposta.
Gli occhi di Eleanor si ammorbidirono all'istante, quasi come se fossero due fiocchi di neve in balia del sole. Sorrise, sconfitta, poi guardò Louis. <<Era così difficile dirmelo?>>

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora