Capitolo 141

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Più tardi Ashton, Louis e Harry erano seduti al centro del salotto sopra un altro buffo tappeto. Il biondo aveva in mano la sua chitarra e di tanto in tanto strimpellava qualche nota; Harry era appoggiato con la schiena al divano con il corpo del suo ragazzo a sua volta adagiato al suo. La schiena di Louis aderiva perfettamente al petto dell'altro; ogni piccolo respiro era come sincronizzato, i cuori perfettamente allineati attraverso la stoffa dei vestiti.

Ashton e Harry avevano entrambi finito la loro cioccolata in tempo di record; Louis se la stava ancora gustando molto lentamente. Come gli aveva più volte ripetuto il riccio, Ashton faceva la cioccolata più buona di chiunque altro.
<<Quindi suoni anche tu, Ashton?>> chiese Louis dopo una lunga sorsata di bevanda. Si leccò le labbra per cancellare ogni possibile residuo.
<<Sì, io e Harry abbiamo cominciato insieme.>> ammise, abbassando lo sguardo sulle corde dello strumento. <<Simon aveva questa...voglia irrefrenabile di insegnarci a suonare, e...è stato inutile, la passione l'abbiamo presa da lui. Harry però è un pochino meno bravo di me.>>
<<Ti piacerebbe, Irwin.>> lo punzecchiò il riccio. Louis ridacchiò.
<<Avete voglia di cantare una canzone?>> propose, gli occhi cangianti che brillavano. Ashton fece di no con la testa.
<<Oh non se ne parla, non canto in pubblico da una vita>>
<<Avanti, Ash!>> lo pregò Louis. Il biondo sbarrò gli occhi.
<<Diamine, Harriet. Il tuo ragazzo hai gli occhi più belli dell'universo- come fai a dirgli di no?>> domandò alzando gli occhi al cielo. Harry rise, un suono che fece contorcere qualcosa al livello dello stomaco di Louis perché davvero, Harry aveva la risata più bella del mondo.
<<Semplicemente è impossibile.>> ammise, un mormorio che finì dritto sull'orecchio del suo ragazzo. Il castano ruotò la testa per avere Harry di fronte e gli lasciò un bacio sulle labbra.
<<Oh e va bene! Ma solo perché voi siete la cosa più dannatamente dolce che abbia mai visto in vita mia, okay? E se sbaglio qualcosa non giudicatemi.>> sentenziò Ashton, facendo ridere sia Louis che Harry. Poi iniziò a rendere sempre più concreta una melodia che il castano non riconobbe subito, almeno finchè il biondo non iniziò a suonare la vera e propria introduzione.

I, I wish I could swim
Like the dolphins, like dolphins can swim
Though nothing, nothing will keep us together
We can beat them, for ever and ever
Oh we can be heroes, just for one day

Louis sorrise mentre si lasciava cullare dalle note della canzone che stava cantando Ashton. Si fece ancora più piccolo contro il petto di Harry, sentendo il suo calore che lo avvolgeva tutto e che come sempre lo faceva sentire al sicuro. Finito quel pezzettino, il biondo alzò la testa verso Harry facendogli un segno - e un istante dopo, il ragazzo iniziò a cantare.

I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can be heroes, just for one day

Harry strinse più forte Louis mentre cantava quelle parole, facendolo sorridere e di tanto in tanto lasciando le sue labbra indugiare contro i suoi capelli. E il castano semplicemente, si sentiva la creatura più fortunata del pianeta. Lo strinse fino all'ultima nota, continuando a cantare e a sorridere pensando che - per quanto banale potesse sembrare - Louis era davvero il suo eroe, o forse molto, molto di più. La persona che lo aveva scelto e lo aveva raccolto senza chiedere niente in cambio.

Ashton fece sfumare la canzone verso la fine, gesto che fece sorridere Harry. Era davvero da tempo che non cantavano insieme, e si era dimenticato quanto fosse divertente e liberatorio.
<<E' stato grande, anche se come ricordavo io sono ancora molto, molto più bravo di te.>> disse il biondo a canzone finita. <<Ehi, guarda...Louis si è addormentato.>>
Harry si immobilizzò di colpo dopo aver sentito quelle parole. <<Oh.>> sussurrò dolcemente, dopo aver abbassato lo sguardo ed essersi effettivamente reso conto che il suo ragazzo aveva cominciato a dormire tra le sue braccia. Si sistemò con il corpo in modo che potesse essere più comodo, stando attento a non fare movimenti troppo bruschi per non svegliarlo. Poi prese ad accarezzargli piano i capelli.
<<E' così stanco.>> mormorò, lisciandogli dei ciuffi ribelli e ancora un po' sporchi di vernice all'indietro. <<Ne ha passate tante in quest'ultimo periodo.>>
Ashton annuì. <<Credo che sia stata davvero dura...sai, quando ha rischiato di perderti.>>
<<Non dimenticherò mai i suoi occhi, Ash.>> ammise Harry, sentendo improvvisamente freddo. <<Quando mi sono trasformato proprio lì, davanti a lui. Sarà...sarà una cosa che mi porterò dentro per sempre.>>
Il biondi si morse il labbro, incapace di trovare delle parole che fossero all'altezza di quella situazione.
<<Mi chiedo spesso cosa lo spinga a rimanere. Avrebbe così tante ragioni di lasciarmi, eppure...eppure decide di restare.>>
<<Beh- lo sai perché lo fa, amico.>> mormorò Ashton.
<<Sì, Ash, ma- è che a volte...mi chiedo come possa essere abbastanza l'amore, capisci? Dopo tutto il dolore che ho portato nella sua vita, intendo. Si è spezzato così tante volte per colpa mia, eppure ogni volta trova il coraggio di guardarmi negli occhi e dirmi che mi ama di rimando. Lui...lui è davvero la creatura più meravigliosa di tutto l'universo, e io...io francamente non so cosa ho fatto per meritare di stare al suo fianco.>>
<<Wow, Harriet.>> esclamò Ashton, grattandosi la fronte. <<Per quello che vale, io...io vi ho visti per poco, okay? Solo che...niente, sembrate così reali. Come se nulla al mondo potesse scalfirvi. E'...piuttosto potente, non trovi?>>
Harry ridacchiò piano, abbassandosi per lasciare un bacio sulla nuca di Louis. <<Già.>> borbottò.
<<Lo ami, vero?>>
Harry strinse Louis un po' più forte. <<Più di ogni altra cosa al mondo. E'...è l'amore della mia vita, Ash. So di essere giovane, so che non lo conosco da tanto e per dio, so che è appena cominciata, ma...abbiamo superato così tanti ostacoli fino ad adesso, così tante cose brutte, che ho il coraggio di credere che potremo farcela, capisci? Ad avere il per sempre.>>
<<Io...io sì, credo di capire. E' che è la prima volta che vedo qualcosa del genere. Voi sembrate...piuttosto uniti, sai? Più che insieme, come se foste una cosa sola. Anche adesso per esempio, ti muovi tu, si muove lui. E'...incredibile, Harry.>>

Il riccio lasciò un nuovo bacio sulla testa di Louis. <<Lui lo è, Ash. Devi credermi. Sono il ragazzo più fortunato del mondo, e io solo- spero che un giorno Louis lo capirà, questo.>>
<<Penso che lo sappia già, amico. Dico davvero.>>

Harry sorrise sinceramente ad Ashton.

<<Beh, io credo...credo che andrò a finire la cucina. Sono contento che abbiamo parlato.>> borbottò il biondo mentre si alzava. Prima di filare in cucina lasciò il solito pugnetto sulla guancia di Harry stando attento a non svegliare Louis. Poi, un minuto più tardi, tornò in salotto per poter dare al ragazzo una coperta con la quale lui e Louis potevano coprirsi.






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Il castano era consapevole che quello fosse un sogno dal momento esatto in cui realizzò di trovarsi in mezzo ai boschi. C'era freddo tutto intorno a lui; e buio, troppo buio. L'ultimo ricordo che aveva era di essersi addormentato tra le braccia di Harry - una canzone che lo cullava. Per cui sì, quello era decisamente un sogno.
Camminava in una strada circondata da alberi, vestito poco e con i piedi nudi. Andava troppo veloce per fermarsi a pensare del perché dovesse essere così - ma la maggior parte delle volte i sogni apparivano senza senso, e quello era sicuramente uno di quelli che era destinato a non capire.

Il buio si fece sempre meno denso mano mano che avanzava; la foresta attorno a lui era meno fitta, adesso; gli alberi lasciavano lo spazio anche a piccole radure. Alla fine, Louis ne raggiunse una particolarmente illuminata.

Al centro di questa, riconobbe Harry.....

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