Capitolo 70

940 90 50
                                    

Allentò la cravatta e poi sciolse il nodo con delicatezza. Si dedicò poi ai bottoni della camicia che tolse con lentezza e piegò con cura per non rovinarla, visto che forse sarebbe potuta servire ancora per le prove. Scelse un paio di pantaloni della tuta e una maglietta bianca dall'armadio da indossare per la notte.
Harry rientrò in camera quando Louis era ancora a petto nudo, la maglietta avvolta in qualche modo tra le mani. Dallo specchio, incontrò i suoi occhi e sentì qualcosa di estremamente caldo annidarsi alla base dello stomaco. Harry lo guardava con insistenza, le pupille dilatate che avevano quasi eclissato il verde caldo e denso dei suoi occhi. Senza dire una parola, il riccio fece qualche passo e si mise dietro Louis. Non smisero mai di guardarsi; persino sbattere le palpebre sembrava un'azione considerata impossibile.

Harry, se si concentrava, poteva sentire benissimo il battito di cuore accelerato di Louis. In tutti quegli anni in cui era andato a trovarlo, aveva imparato quel suono a memoria, ed era in grado di distinguerlo da tutti gli altri battiti di cuore. Non perché i cuori tra di loro lavorassero in modo diverso, ma il battito di cuore del suo Louis aveva qualcosa di speciale e unico, qualcosa che in qualche modo sembrava risvegliare Harry, ogni piccola fibra del suo corpo.
Senza smettere di guardarlo negli occhi, avvolse i suoi fianchi e avvicinò Louis a sé. Un tocco leggerissimo. Quando la schiena del castano aderì a completamente al corpo di Harry, entrambi sospirarono. Poi il riccio si chinò, lentamente, per lasciare un dolce bacio sulla spalla destra dell'altro. E Louis decise che non era il caso di osservare dallo specchio quello che Harry gli stava facendo, perché altrimenti rischiava di cedere e sciogliersi sotto il suo tocco di mani calde e morbide.

Il riccio prese a lasciargli una scia di baci seguendo la linea della spalla a arrivando sotto il collo, poi tornò indietro e si abbassò, fino a baciare la scapola. Poi tirò fuori un pezzetto di lingua e la passò su quello stesso punto, lasciò un piccolo morso e poi prese a succhiare, sempre con dolcezza.
Louis lasciò cadere la testa all'indietro, sulla spalla di Harry, sospirando appena. Tenne gli occhi chiusi mentre l'altro continuava quella fantastica tortura, ma non riuscì a impedirsi di gemere quando sentì una mano di Harry vagare sul suo addome per lasciargli carezze disordinate.
Fu a quel punto che ruotò il capo, alla ricerca disperata delle labbra del riccio. Per fortuna le trovò immediatamente dopo, dolci e fameliche; reclamò la sua lingua con dolcezza e cominciò letteralmente a tremare quando Harry prese fra i denti il suo labbro inferiore e cominciò a succhiarlo.
Non c'era alcun motivo per far terminare il bacio, tuttavia, il riccio si staccò e Louia quasi piagnucolò per l'improvvisa mancanza di contatto. Senza smettere mai di guardarlo con quegli occhi pieni di lussuria, il ragazzo gli prese entrambe le mani e lo condusse sul letto, senza alcuna fretta. Allungò una mano per spegnere la luce principale dall'interruttore vicino al letto, in modo che rimanesse accesa solo la piccola luce che vi era sulla scrivania.

Louis si bagnò le labbra e si spostò più vicino a lui, facendo incontrare i loro nasi. Harry gli sorrise e gli accarezzò una guancia con delicatezza. Fu in quel momento che il castano cercò di nuovo le labbra dell'altro, perché era ingiusto che non si baciassero più, non dopo quello che avevano appena condiviso. Era come se ne avesse bisogno, cose non cercasse altro per sopravvivere. Si aggrappò a Harry con entrambe le mani avvicinandosi a lui ulteriormente, facendo inevitabilmente scontrare le loro accennate erezioni attraverso la stoffa dei pantaloni della tuta. Entrambi gemettero forte e dovettero interrompere il bacio per quello.
<<Lou, non...non credo di riuscire a fermarmi, questa volta.>> ammise Harry con voce roca. Il ragazzo sentì qualcosa di forte contorcersi nel suo ventre nel sentire quelle parole. Raccolse le labbra del riccio in un nuovo bacio languido e bisognoso, sentendo il cuore battere così forte da impedirgli di pensare e formare frasi coerenti. Ma non c'era nulla da dire. Harry lo desiderava e lui desiderava Harry; insieme stavano bene, erano perfetti. Non c'era alcun bisogno di aspettare o di fermarsi.

<<Toccami, Harry.>> sussurrò Louis sulle sue labbra. Grazie alla poca luce che c'era, riuscì a scorgere il bagliore di sorpresa negli occhi dell'altro, sostituito quasi immediatamente da un senso forte di protezione.
<<Lou, io...>> iniziò, il cuore che batteva come mille cuori <<voglio che tu sia sicuro. Perchè sei...così importante, Lou, io...non voglio sbagliare, non voglio>>
<<Harry.>> quasi gemette Louis, muovendo piano il bacino in avanti per farlo toccare ancora a quello dell'altro, che ispirò forte dal naso di conseguenza. <<Ti prego, io...lo voglio. Ne ho bisogno. Haz>>

Le loro labbra si incontrarono di nuovo, e Louis gemette per il modo in cui Harry rispose al bacio. Con totale dedizione; così intensamente da straziare il suo cuore. Mossero ancora i loro bacini a un ritmo lento e mai troppo brusco, quasi dolcemente, e le scosse che sentivano di conseguenza erano lente e raggiungevano ogni piccola parte del loro corpo, da togliere il respiro.
Poi Harry immerse una mano tra i loro corpi, raggiunse il confine dei pantaloni e dei boxer di Louis e lo superò, senza alcuna fretta. Avvolse con la mano il membro caldo e semi-eretto e lo accarezzò con una leggera spinta.
Louis gemette forte e abbandonò la testa nell'incavo del collo di Harry.

<<Harry.>> sospirò contro la sua pelle. La mano del riccio fu totalmente dolce, all'inizio. Sembrava quasi che volesse prima accertarsi che Louis stesse bene davvero, che fosse tutto a posto. Poi però si sentì incoraggiato dai bellissimi suoni che producevano le labbra del ragazzo, e la dolcezza dei primi momenti fu quasi totalmente sostituita da urgenza e desiderio di far sentire il castano sempre meglio. Louis si aggrappò alla spalla di Harry con una mano e con l'altra si ancorò al suo fantastico sedere, facendo così scontrare il membro gonfio del riccio sul fianco. Harry gemette sonoramente a quel tocco.

Louis cominciò a muovere i fianchi verso il pugno dell'altro per sentirlo di più, sempre di più, così caldo e stretto attorno a sé. Harry era fantastico, e lui si rese conto che non c'era davvero motivo di aver paura. La cosa bella di essere entrambi maschi era che avevano corpi simili, quindi Harry sapeva farlo stare bene perché lo toccava come probabilmente avrebbe toccato sé stesso. Dolce all'inizio, sempre più rude e brutale verso la fine, strappandogli gemiti strozzati e indecenti. Louia sentì che Harry si spingeva verso di lui con il bacino per cercare un minimo di sollievo; quando le loro eccitazioni si toccarono - quella del castano completamente libera mentre quella di Harry dolorosa nei pantaloni - Louis dovette mordere la spalla del riccio per non cacciare un urlo.

~○~●~○~●
Poi arrivo io come al solito...

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora