Capitolo 151

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Sono cattiva. Taaaaaaanto cattiva! Da oggi ricomincierò a rompervi le scatole! ♡
Bando alle ciance!
Abbiamo lasciato due ragazzuoli (cattivi) che giocano a scooopaaa. Chi sarà il vincitore?
A) Harry;
B) Louis;
C) Il cupcake.




<<Non mi spezzerò, Haz, se è di questo che hai paura. Solo- ti voglio. Per favore...>>

E Harry smise di preoccuparsi. O per lo meno, smise di credere che quello avrebbe fatto del male a Louis, perché in realtà era in grado di controllarsi e di tenerlo al sicuro. Lo voleva anche lui, certo che lo voleva, così tanto; sperò solo di essere capace di non deludere le aspettative del castano. Lo baciò, afferrando piano i suoi fianchi e tracciandovi sopra pigri disegni con le dita, le loro lingue che lottavano in un modo lento, intrecciandosi languidamente. Il riccio prese a baciare ogni piccola parte del collo di Louis in cui riusciva ad arrivare, il ragazzo nel frattempo gettò la testa verso l'alto aggrappandosi quasi disperatamente alle sue spalle.

<<Hai un profumo così buono.>> soffiò Harry sulla sua pelle sensibile ed estremamente calda, e quello era davvero strano visto che entrambi usavano lo stesso bagnoschiuma, eppure sulla pelle di Louis quel profumo diventava diverso, assumendo un dolce sentore di vaniglia e casa e Louis, naturalmente. Il ragazzo ansimò piano quando i loro membri nudi si incontrarono, Harry che nel frattempo raggiungeva un punto del collo del castano e lo mordeva per non gridare.
<<Aspettami qui. Torno subito.>> mormorò, lasciando un bacio veloce sulla fronte dell'altro. Louis lo vide uscire dalla doccia, probabilmente alla ricerca di ciò che sarebbe servito loro.
<<P-primo cassetto vicino al lavandino, Haz.>> gemette piano, un po' per la mancanza dei tocchi dell'altro e pensando di essere un po' ridicolo lì, mentre era diventato un piccolo miscuglio di bisogni che si contorceva per avere di più. Harry tornò con in mano la famigliare boccetta di lubrificante e un preservativo, un sorriso del tutto libero e malizioso a increspargli le labbra.
<<E questi erano qui perché...?>> cominciò, gli occhi eccitati e il sorriso che si estendeva sempre di più sulla sua faccia.
<<Uhm, io...pensavo ne avessimo avuto bisogno.>> borbottò il castano, ricordando quanto esattamente era arrossito un pomeriggio di qualche settimana prima quando aveva deliberatamente deciso di portare quell'occorrente in bagno, lasciando il resto delle loro scorte nella camera da letto. Non avrebbe mai trovato il coraggio di ammetterlo a Harry, ma era da un po' di tempo che fantasticava su loro due che potevano concedersi un bagno insieme.
<<Hai pensato bene.>> soffiò il riccio, appoggiando momentaneamente gli oggetti nel posto in cui tenevano tutto l'occorrente per lavarsi. Tornò a dedicarsi alle labbra di Louis, baciandolo dolcemente e nel frattempo accarezzando con dolcezza i suoi fianchi.

Harry non smise di baciarlo nemmeno quando una sua mano vagò tra i loro corpi in cerca dell'erezione di Louis per accarezzarla. Il ragazzo gemette e morse piano il labbro inferiore dell'altro, avvicinandosi ulteriormente al suo corpo, i loro capezzoli a contatto e l'acqua che continuava a levigare le loro figure. Louis ormai si sentiva ridotto al niente; era semplicemente un groviglio di sensazioni indistinte belle perfette e meravigliose e tutto troppo, e in un primo momento nemmeno sentì il rumore della bottiglietta di lubrificante che veniva aperta. Si rese conto di quello che stava succedendo solo quando il riccio iniziò a parlargli.
<<Cercherò di non farti male. Andrò piano.>> gli promise con voce di miele, mentre spremeva una generosa quantità di lubrificante tra le sue dita. Louid annuì, e fu subito dopo che sentì le dita di Harry avvicinarsi alla sua apertura per toccarla con cautela. Lasciò che il suo dito vagasse su quel punto per un po', e solo dopo Harry ne spinse dentro solo in parte, superando i primi anelli di muscoli. Louis sussultò e si irrigidì, ma il riccio accelerò i suoi movimenti con il polso attorno al suo membro e in pochi istanti il dolore passò in secondo piano. Riuscì a introdurre il primo dito e cominciò così a lavorare per preparare l'altro, lo stretto calore attorno a Harry che si adattava sempre meglio al passaggio delle dita. Fu quando Louis cominciò a spingere il bacino indietro per incontrare le sue spinte che introdusse un secondo dito, alla ricerca di quel punto che era in grado di far sentire così bene. Il ragazzo non riuscì a trattenersi e cacciò un urlo sulle labbra di Harry quando lo trovò, spingendo in modo disordinato il bacino sia verso la mano che lo masturbava sia verso le dita che erano dentro di lui. E Harry le tenne lì, esattamente contro la sua prostata, percependo il cuore esplodergli nel petto quando sentì i suoni di piacere di Louis e vide i suoi occhi diventare blu scuro, immersi nel piacere più totale.

<<Di più.>> ansimò Louis, immergendo la testa nella spalla di Harry e mordendo quel punto. <<Dammi di più, Haz>>
E Harry sapeva semplicemente che era arrivato il momento. Estrasse le dita dal corpo di Louis – dio, quanto gli piaceva avere le dita dentro di lui – poi gli baciò piano una tempia mentre si preparava con il preservativo. Il castano non potè fare a meno di aprire un occhio e sbirciare, e santo cielo quanto era bello Harry in quel momento. Era una fottuta meraviglia. Le guance arrossate, il corpo bagnato e alcuni ricci che gli ricadevano gentilmente lungo la fronte. Il suo stomaco fece una capriola, il dolce calore annidato alla base dello stomaco gli provocò una fitta quasi dolorosa per quanto tutto quello fosse magnifico.
<<Riesci ad avvolgere le gambe attorno alla mia vita?>> chiese Harry, accarezzandogli piano un fianco. Louis annuì, anche se non era completamente sicuro che il riccio fosse forte abbastanza da sostenerlo e riuscire al contempo a fare l'amore con lui. Dovette ricredersi, quando due forti di braccia lo afferrarono e lo costrinsero a sollevarsi. Venne appoggiato al muro dolcemente e, come di riflesso, avvolse le gambe attorno alla vita dell'altro.
<<Ti tengo.>> sussurrava Harry in continuazione sulla sua pelle. Poi baciava e succhiava e leccava, e Louis davvero voleva solo che affondasse dentro di lui perché ne aveva bisogno, lo voleva con ogni piccola particella del suo corpo.

Era una fortuna che Harry fosse più forte delle altre persone, perché un essere umano qualunque non sarebbe mai riuscito a tenere sollevato Louis in quel modo. Lasciò che lavorasse con le sue natiche per farsi spazio, dopodichè il riccio sistemò il suo corpo meglio tra quello dell'altro, in modo che la punta del suo membro sfiorasse la sua apertura.

<<Sono qui.>> disse, gli occhi di un verde denso che fece contorcere qualcosa di indefinito nello stomaco di Louis. <<Sei pronto?>>
E dio, Louis davvero non si era sentito più pronto in vita sua, così annuì.
Gettò immediatamente la testa all'indietro quando Harry entrò dentro di lui. Bruciò un pochino, ma tutto divenne sopportabile quando l'altro prese a baciargli collo e mascella in quel modo che lo rilassavano in un istante.
<<Cazzo, Lou- sei sempre così stretto e perfetto per me.>> ringhiò Harry contro la sua pelle, e Louis non poteva negare che quando il riccio faceva così non faceva altro che peggiorare la situazione ed eccitarlo di più. Diventava più libero, disinibito e selvaggio – e Louis amava anche quegli aspetti di lui.
<<Muoviti.>> lo pregò, la voce che era più un sussurro soffocato che altro. <<Haz, ti prego muoviti>>

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora