Capitolo 193

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Morite in pace!
Vi aspetto nel coso avvisi! 😏

<<Ho un'idea.>> soffiò Harry. Guardò Eleanor dallo specchietto retrovisore e notò il pallore delle sue guance. <<Elly, quanto è importante per te questa macchina?>>
<<Che? Ti sembrano domande da fare adesso, giraffa?>> intervenne Zayn.
<<Quanto, Eleanor? Più di Louis?>>
<<Assolutamente no! E' dei miei papà, ma è una sottospecie di catorcio>>
Harry guardò Louis un'ultima volta. <<Allora frena, Eleanor.>> le ordinò, poi si voltò per vedere il furgoncino del padre di Zayn ormai estremamente vicino alla loro macchina. <<Frena, Eleanor, adesso!>>
La ragazza frenò, e naturalmente i due veicoli entrarono in collisione. Non fu un impatto troppo duro, ma Harry sobbalzò un po' sul sedile dietro e sentì Zayn sbattere contro un pezzetto di abitacolo e imprecare. Poi il moro gemette mentre con la mano cercava la maniglia per poter aprire la portiera.
<<Ottima idea, giraffa. Non so proprio perché non sia venuta in mente a me.>> sbottò. Harry alzò gli occhi al cielo e uscì dalla macchina, andando immediatamente da Eleanor per vedere come stava. Si massaggiava un polso, ma per il resto sembrava stare bene.

Anche il padre di Zayn scese dal suo furgoncino.

<<Fermi, voi! State ostacolando una battuta di caccia autorizzata dalla città! Potrei farvi arrestare per...>>

Yaser Malik si fermò di scatto quando si ritrovò davanti a suo figlio, una volta superata la piccola nube che si era formata attorno alle macchine per colpa dell'incidente. Sembrava quasi voler spalancare la bocca, ma alla fine si fermò, limitandosi ad aggrottare la fronte.

<<Zayn?>> chiese titubante, quasi come se quello che aveva lì davanti non fosse suo figlio ma un'apparizione. <<Cosa...cosa stai facendo?>> domandò con la voce flebile.
<<Sto cercando di fermare questa follia, papà.>> rispose il ragazzo senza pensarci troppo, gli occhi che pizzicavano. Era consapevole che ora avrebbe di nuovo litigato con suo padre e che quella cosa non sarebbe finita bene, ma doveva farlo. Doveva trovare il coraggio di andare avanti. Per Liam. Per Harry e Louis. Per il ricordo che gli era rimasto di Stan.
<<Ma- dopo tutte le tue promesse, dopo Stan...>>
<<Ascolta, papà. So che per te sarà difficile credermi, ma sei stato ingannato riguardo alla morte di Stan. Lo so che sei arrabbiato, lo ero anche io, ma devi cercare di ascoltarmi, va bene?>>
<<Torna a casa, Zayn.>> sbottò l'uono facendo qualche passo verso di lui. <<Tu e i tuoi amici, tornatevene a casa. Adesso. Non voglio più sentire una parola...>>
<<E' questo, papà!>> gridò Zayn, ormai con le lacrime che abbandonavano i suoi occhi. <<Tu non ascolti. Tu non ci hai mai ascoltato! No che non andrò a casa. Resterò qui.>>
<<A difendere questi mostri? Non posso credere che tu ti stia preoccupando di questi...sono insignificanti, Zayn. Non valgono niente e hanno fatto del male a tuo fratello!>>

Il ragazzo prese un respiro per evitare di scoppiare a piangere. Doveva concentrarsi. <<Vuoi sapere il vero motivo per cui Stan è morto, papà? Te lo dirò. E ti dirò anche perché sono qui, a difendere questi lupi. Ti dirò ogni cosa, ma tu dovrai ascoltarmi e fidarti di me.>>
Il signor Malim scrollò la testa, incredulo e sbalordito di fronte alle parole del figlio.
<<Questi lupi non...non sono come gli altri, papà. Hanno qualcosa di diverso, e tu non puoi ucciderli. Stai sbagliando e intendo farti capire il perché.>>

Gli occhi dell'uomo erano sempre più persi. Harry fece qualche passo verso Zayn, e gli fece un cenno con il capo.
<<Loro non sono semplici lupi.>> sussurrò Zayn. Poi Harry si piegò in avanti, e lasciò che il suo corpo conoscesse il torpore che lo aveva accompagnato per tanto tempo, iniziando a trasformarsi, Eleanor che gridava in sottofondo.

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