Capitolo 56

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Harry spalancò gli occhioni color smeraldo e Louis vide che in qualche modo vibrarono, come se avessero assimilato la notizia troppo in fretta, come se fosse tutto troppo. Poi, i suoi occhi si riempirono di lacrime. Quando sbattè le palpebre una piccola perla fuoruscì da un angolino dell'occhio provocando una scia umida sulla guancia.
Harry non avrebbe mai creduto che qualcuno potesse dirgli quelle parole. Si era semplicemente abituato al fatto di essere diverso, di non poter avere quello che avevano le altre persone perché nessuno avrebbe mai potuto volere bene a un...mostro, mutante, lupo. Ma Louis ora lo stava guardando, e con delle parole stava cambiando tutto. Per quello Harry pianse. Perchè per la prima volta dopo tantissimo tempo, si sentì semplicemente umano.
In grado di vivere una vita normale, in grado di amare ed essere amato a sua volta, in grado di donare sorrisi e riceverli senza che nessuno dicesse che era sbagliato. Harry guardò dentro di sé e vide un ragazzo, un ragazzo normale e come tanti, che meritava di vivere una vita a pieno, di provare sentimenti e scottarsi e farsi del male e lasciarsi andare. Vide Louis, lo vide perfetto e bellissimo di fronte ai suoi occhi, e pensò che lo avesse salvato e che ora gli stesse dando la possibilità di stare con lui in un mondo in cui insieme avrebbero distrutto ogni cosa brutta, costruendone poi di meravigliose.

E improvvisamente smise di avere paura. Improvvisamente seppe di aver sbagliato ad allontanare Louis, perché senza di lui non era felice. Il ragazzo per essere felice aveva bisogno di lui, di Harry, Harry Harry Harrt e nessun altro, nessun ragazzo perfetto senza difetti. Solo Harry. E Harry aveva bisogno di Louis. Più di ogni altra cosa al mondo, più del cibo e degli istinti e dell'aria.

<<Invece cambia tutto.>> disse il riccio, appoggiando le mani attorno al suo collo. <<Perchè anch'io mi sto innamorando di te, Lou.>>

Quando Louis dopo sorrise e Harry perse un battito, intuirono entrambi che non si sarebbero lasciati mai più. Un giorno forse Harry si sarebbe ritrasformato in lupo ma Liuis avrebbe trovato il modo per seguirlo, o per farlo tornare indietro anche con le estati a sua disposizione esaurite. E quando le loro labbra finalmente si incontrarono in un bacio vero, seppero con assoluta precisione che non sarebbero mai stati in grado di provare quello che stavano provando per nessun altro.
Quando si staccarono avevano il fiato corto e un sorriso sognante stampato in faccia. Louis chiuse gli occhi e respirò il profumo di Harry, mischiato a quello del loro bacio e l'odore del muschio tutto intorno a loro.

<<Non lasciarmi mai più.>> gli mormorò, e Harry invece di rispondere gli diede un nuovo bacio, più nuovo rispetto a prima, colmo di promesse che avevano perso ogni tipo di fragilità.
Solo quando furono sazi di guardarsi, dei loro baci e dei tocchi; solo quando furono ubriachi completamente l'uno dell'altro, si staccarono. E Harry disse, guardando comunque l'altro negli occhi: <<Andiamo a casa.>>

<<I tuoi occhi diventano più chiari quando ti emozioni.>> mormorò il riccio a pochi centimetri dal viso di Louis. Erano distesi sul letto di quest'ultimo, Harry che si teneva su con il gomito mentre con l'altra mano tracciava dei segni indistinti sul volto del castano, toccando le guance, la linea del naso, le sopracciglia e le palpebre, in un gioco leggero. Stare a così poca distanza da Louis lo emozionava. Era intimo, sotto ogni aspetto. Harry poteva vedere ogni minima reazione dell'altro quando spostava le dita dalle guance al mento, poi scendeva e sfiorava la mascella e poi giù, sulle ossa sporgenti delle clavicole. Louis di tanto in tanto chiudeva gli occhi, poi li riapriva e osservava rapito la devozione con cui Harry lo stava toccando.
<<Più chiari?>>
<<Sì. Quasi trasparenti. Di solito sono blu. Quando stai per piangere cambiano colore.>>
Louis sorrise, e proprio in quel momento Harry tracciò con le dita le sue labbra.

<<Oggi i tuoi occhi erano chiarissimi, sembravano, non so come, gialli> mormorò il castano, allungando un mano e posandola sulla schiena di Harry.
<<Non esistono gli occhi gialli, amore.>> disse Harry, spostando le dita sul suo collo. Louis chiuse gli occhi e di riflesso spostò leggermente la testa all'indietro, per lasciare più spazio al riccio.

Wherever You Will GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora