Capitolo 185

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Harry aveva dimenticato quanto fosse meraviglioso alzarsi con Louis tra sue braccia. Aveva dimenticato quanto i loro corpi sembravano essere nati per adagiarsi completamente l'uno all'altro creando un angolo perfetto e, ancora, aveva dimenticato quanto amasse stringere il ragazzo e sentire il suo profumo avvolgerlo tutto, come se fosse una bolla calda e rassicurante che sapeva di casa, segreti sussurrati al buio e dopo mille battaglie.

Harry si era svegliato da un pezzo ormai, e non riusciva a smettere di guardare Louis. Aveva il volto incredibilmente rilassato e lui aveva perso almeno mille battiti di cuore nel notarlo, perchè davvero la notte prima aveva odiato veder piangere l'altro, aveva fatto più male di una lama conficcata nella carne, e Harry poteva dirlo con certezza perchè aveva conosciuto quel tipo di dolore.

Louiz aveva la bocca semi-aperta, i capelli soffici un po' sparsi ovunque e le guance leggermente arrossate, e davvero era la creatura più meravigliosa che avesse mai avuto la possibilità di vedere. Si chiedeva spesso perchè il ragazzo avesse scelto di amare lui e non trovava mai una risposta, ma se c'era una cosa di cui era certo, era che non avrebbe mai permesso a niente e nessuno di portarglielo via, e che l'avrebbe protetto con ogni piccola forza che gli era rimasta. Gli lasciò un piccolo bacio sullo zigomo sperando che non si svegliasse, e il suo cuore si inondò di tenerezza quando Louis si mosse piano nel sonno borbottando qualcosa che assomigliava in maniera impressionante al nome di Harry.
Ricordava ogni mattino in cui si era svegliato con Louis che dormiva al suo fianco, e ricordava che ogni volta aveva desiderato di svegliarsi esattamente in quello stesso modo per il resto della sua vita. Con il respiro del ragazzo a infrangere il silenzio, i loro arti intrecciati e i cuori che battevano all'unisono, separati solo da un piccolo strato di stoffa.

L'unica cosa che era cambiata da quelle mattine, era che ora Harry e Louis erano consapevoli che prima o poi avrebbero perso tutto quello. Dio, toglieva ancora il respiro pensarci, faceva così male, ma in qualche modo lo stavano accettando. Il riccio ci aveva messo un mese per capirlo a fondo, Louis aveva cominciato a realizzarlo pienamente la sera prima, quando praticamente si era distrutto lì, tra le sue braccia. Sì, non avrebbero avuto quello che praticamente tutte le coppie desideravano e sì, quello effettivamente era devastante. Loro erano devastati e sarebbero rimasti rotti per sempre, perchè da un dolore come quello non si poteva semplicemente guarire, però Harry credeva che fosse bello pensare che avevano ancora un po' di tempo da passare insieme. Che in qualche modo avrebbero avuto il loro per sempre come si erano promessi e sarebbe stato pieno di adesso lunghi quanto l'infinito.

Louis sussurrò qualcosa nel sonno e si avvicinò di più al suo corpo. Ed era in quei momenti che il riccio percepiva di aver ottenuto tutto quello che aveva sempre desiderato. Aveva passato anni ad osservare da lontano quel ragazzo, a innamorarsi di lui, poi finalmente lo aveva trovato e avevano potuto viversi, respirarsi, amarsi come a pochi è concesso. La loro favola non sarebbe durata all'infinito, quello ormai era certo - ma aveva comunque trovato il modo di essere importante. E reale, molto più che reale.

Harry sorrise lievemente e strinse Louis a sé, immergendo la testa nell'incavo del suo collo per poter ispirare il suo profumo. Voleva gridargli di restare per sempre così. Voleva impedirgli di soffrire e portarlo via, in un posto sicuro, un posto che solo loro conoscevano, ma non ne era in grado. La natura aveva vinto, e lui sperò solo che quando sarebbe arrivato il momento per loro due di trasformarsi definitivamente avrebbe fatto poco male.

<<H-Harry.>> lo chiamò dolcemente Louis, e il riccio si staccò da lui per poterlo guardare negli occhi. Dio, se era meraviglioso. Era così piccolo ma al contempo forte e dolce e sensuale da morire e bello, così bello come solo alle creature del cielo è permesso di essere, e sentiva quasi il desiderio di piangere.
<<Buongiorno, amore mio.>> sussurrò piano, accarezzando i capelli dell'altro all'indietro per scoprirgli la fronte. Potè notare quanto Louis fosse ancora destabilizzato e stanco, grazie ai piccoli cerchi scuri che gli circondavano gli occhi, e per le labbra screpolate - per averle morse fino a farsi male, constatò.
Strofinò il proprio naso contro il suo facendo scontrare dolcemente le loro labbra, e quel punto Louis sbattè più volte le palpebre per poterlo guardare attraverso quel groviglio di ciglia bagnate.
<<Buongiorno.>> sussurrò, e la sua voce era timida e piccola e modificata dal pianto di quella notte, e il cuore di Harry naturalmente si strinse un pochino nel sentirla.
<<Scusa se ti stringevo un po' troppo. Non volevo svegliarti, piccolo.>> sussurrò dolcemente Harry, e il castano si limitò ad alzare l'angolino della bocca in un tentativo di sorriso.
<<Non- non mi hai fatto male.>> ammise, e Harry si chiese se Louis fosse reale, quando si rese conto che stava arrossendo. <<Anzi, era- era bellissimo, Haz.>> continuò poi abbassando lo sguardo, intrecciando le dita alla maglietta del ragazzo per poterci giocherellare. Il riccio ne approfittò per dargli un lieve bacio sul naso.
<<Non hai idea>> mormorò su quella porzione di pelle <<di quanto tu>> continuò, spostandosi leggermente sopra per premere le labbra nel punto in mezzo agli occhi <<mi sia mancato, Lou.>> soffiò piano, raggiungendo la sua guancia e lasciando una scia di baci fino alle sue labbra, che baciò lievemente. <<Di quanto mi sia mancato solo- stringerti e tenerti al sicuro e averti in questo modo.>>
<<Tutto questo è mancato infinitamente anche a me, Haz.>> ammise piano Louis, chiudendo gli occhi e ispirando forte, ancorandosi alla maglietta come se quello fosse un vero e proprio appiglio.

Rimasero così per un po' di tempo, Harry che non voleva altro che tranquillizzare Louis e farlo sentire bene. Passarono diversi minuti prima che spezzassero il silenzio.
<<Ti senti meglio?>> chiese a un certo punto il riccio sulle labbra dell'altro, che teneva ancora gli occhi adorabilmente chiusi. <<Perchè ho avuto così tanta paura ieri sera, piccolo...>>
<<Mi dispiace.>> sussurrò Louis tutto d'un fiato, e i suoi occhi sembravano liquido fuso quando pronunciò quelle semplici parole. <<Non volevo spaventarti, Haz, devi credermi, è solo che>>
<<Ehi, shhh. Non mi devi alcuna spiegazione, amore mio.>> soffiò piano Harry, sfiorando le sue labbra con le proprie. <<La tua reazione è stata più che legittima e tu solo- non ti devi scusare, va bene? È tutto okay.>>
Louis sospirò piano, conficcando gli occhi in quelli di Harry, il blu al loro interno che sembrava un oceano dopo la tempesta.
<<Haz, io voglio...solo ringraziarti, va bene? Per quello che hai fatto e per non avermi lasciato, ieri sera...>>
<<Non ringraziarmi. Io volevo esserci. Voglio esserci, capito? E vorrò esserci sempre, per il resto della tua vita. Voglio continuare a prendermi cura di te e proteggerti e baciare via le tue lacrime proprio come tu hai sempre fatto con me, Lou.>>

Il castano allungò una mano per sfiorare la guancia di Harry e poi percorse con due singole dita un suo sopracciglio. <<Davvero non trovo le parole per dirti quanto ti amo, Haz.>> soffiò Louis, e il riccio ebbe l'impressione che stesse guardando al di là del suo corpo, un punto che solo lo stesso Louis riusciva a vedere e a comprendere.
Harry sorrise.

<<Ti amo.>> sussurrò di rimando, prima di chiudere gli occhi e baciare l'altro sulle labbra. Continuarono quel tocco per diverso tempo, finchè non dovettero staccarsi per riprendere fiato......

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