<<Questi cupcakes sono la fine del mondo.>> ammise Louis dopo qualche morso. Harry non potè far altro che annuire, visto che ne aveva già divorati due. Versò un po' di tè all'altro che nel frattempo addentava un biscotto, senza però sembrare molto convinto.
<<Stai bene, piccolo?>> chiese il riccio dolcemente, porgendo a Louis la tazza di tè, la voce che tradiva un velo di preoccupazione.
<<Io? Certo, Haz! Sto- sto benissimo, dico sul serio. Solo...mi sento un po' stanco, tutto qui. Credo che avrei dormito volentieri tutto il giorno.>>
Harry ridacchiò. <<E' stato un periodo così difficile per te. Posso capirti.>> disse con voce soffice, allungando una mano per prendere quella più vicina di Louis tra le sue. <<E ieri è stata una giornata lunga.>>
<<Devo dire che anche stanotte ha contribuito alla mia attuale stanchezza.>> disse il ragazzo, probabilmente senza pensare. Sembrò accorgersi solo dopo di quello che aveva detto, e quasi non risputò il tè nella tazza. <<Cioè, voglio dire- tu sei stato fantastico come sempre, solo che, uhm...>>
<<Non ci posso credere che stiamo davvero parlando di questo.>> disse Harry con un largo sorriso.
<<Nemmeno io! Non so perché ho tirato fuori l'argomento! Sto arrossendo di nuovo, vero? Devo sembrarti così ridicolo..>>
<<Loi.>> lo interruppe Harry, facendosi più vicino. Afferrò la tazza ormai vuota dalle mani del suo ragazzo e la appoggiò sul vassoio. <<In realtà sono davvero contento che- che ne parliamo, ecco. Non c'è niente di cui vergognarsi, puoi...puoi dirmi qualsiasi cosa, lo sai.>>
<<Io lo so, Haz.>> mormorò il castano. <<E' che...non avrei mai pensato di parlare di certe cose. Prima di te non ci avevo mai davvero riflettuto sopra. Ora mi rendo conto di...di quanto sia, uhm...bello e incredibile averti in quel modo. E, sai...ogni volta che facciamo l'amore, è come se mi innamorassi di te sempre in modo diverso. In modo più completo, più limpido. Credo...credo di amare il modo in cui ti prendi cura di me, e...anche quando mi guardi mentre...mentre sei dentro di me, sai. Semplicemente- mi guardi e sembra che tutto sia al suo posto e io guardo ai tuoi occhi e...sento di poter essere davvero me stesso.>>Gli occhi di Harry praticamente brillavano. Louis riuscì a scorgerne ogni sfumatura prima che cominciasse a parlare.
<<Non credo di aver mai davvero pensato di raggiungere un tale livello di intimità con qualcuno, Lou. Cioè io- sono il ragazzo a cui piace scrivere canzoni e che ha sogni enormi e un passato schifoso, ma...quando si parla di te cambia tutto, amore. Riesci a mettere tutto di me in discussione, ed è una cosa bella. E' incredibile che tu mi permetta di prendermi cura di te, ma quando lo faccio, Lou...mi sento così vulnerabile. Eppure incredibilmente forte allo stesso tempo. Mi sento completo ma anche vuoto. Distrutto e a posto. Tu hai...praticamente tutto di me, Lou.>>
Harry avvolse delicatamente il volto dell'altro e si avvicinò per far incontrare le loro labbra per qualche istante. Quando Louis si staccò notò che Harry sorrideva.
<Non ho idea di come siamo finiti a parlare di questo...ma è stato bello.>>
<<Già. Solo- amo questi momenti. Quando parliamo come se non avessimo paura di niente. Fa sembrare tutto più reale.>>
<<Ma noi siamo reali, Haz.>> sussurrò Louis con un sorriso. <<Lo siamo così tanto.>>Si baciarono di nuovo, Louis che giocherellava distrattamente con i riccioli di Harry.
<<Uhm, scusa se sono stato...un po' rude, stanotte? E' che...ti desideravo così tanto, e volevo che tu capissi che...era tutto a posto. Che è tutto a posto.>>
<<In realtà non credo che tu debba scusarti.>> ammise piano il castano, la voce tenera e gli occhi bassi. <<Era quello che volevo e- e te l'ho detto, tu...tu sei sempre fantastico.>> sussurrò, la voce che si perdeva verso la fine, dal momento in cui Louis quasi tremava d'emozione. Quando finalmente il ragazzo trovò il coraggio di alzare gli occhi, Harry lo guardava con un affetto così grande da essere in grado di destabilizzarlo.
<<Vorrei che esistesse qualcosa di più di un semplice ti amo, Lou. Se esistesse, userei quello adesso per farti capire quello che sto provando.>> mormorò Harry.
<<Va bene così.>> disse dolcemente il castano, accentuando le carezze nei capelli dell'altro. <<Anche tu hai la sensazione che ti amo non sia abbastanza?>>
<<Praticamente sempre.>> rispose Harry con un piccolo sorriso. <<Vorrei poterti dare tutto, Lou. Ogni piccola cosa.>>
<<Me l'hai già data, Haz. Perché sei qui.>> disse infine Louis, poi unì nuovamente le loro labbra in un bacio quasi disperato. Si aggrappò al corpo dell'altro che lo strinse forte a sua volta, e per qualche istante rimasero così, semplicemente a baciarsi e a stringersi.<<Oggi vorrei fare una cosa.>> esclamò Harry a un certo punto, un sorriso radioso che gli increspava le labbra.
<<Cosa?>> chiese Louis incuriosito.
<<Vorrei andare alla mia vecchia casa a prendere...uhm, le cose che sono rimaste lì. Credo che sia arrivato il momento di portarle qui...definitivamente?>> propose, aspettando la reazione del suo ragazzo. Che arrivò immediatamente dopo.<<Oh mio dio, Harry!>> quasi gridò Louis gettandogli le braccia al collo. Certo, avevano già deciso da tempo che si sarebbe stabilito lì definitivamente, ma sentirglielo dire rese tutto più bello e tangibile. Strinse forte il riccio a sé, e per un attimo desiderò avere la capacità di cristallizzare quel momento in modo che il tempo si fermasse. Stavano bene, ora. Nulla voleva portargli via Harry o fare loro del male.
Ed era così bello che era quasi impossibile crederci.
Harry decise di guidare quel giorno. Arrivarono alla sua vecchia casa quando ormai il sole era ampio e circolare in mezzo al cielo – ed era incredibile che ci fosse una bella giornata. Aveva piovuto praticamente quasi tutta la settimana, ma quel giorno si stava particolarmente bene. C'era quasi caldo - o almeno, più caldo di quanto ci si sarebbe aspettati da un giorno di fine gennaio per gli standard del Minnesota.
Louis rabbrividì un pochino quando entrarono nella casa. Rivederla portava indietro diversi ricordi, tutti ancora molto vividi. Lì era dove aveva rischiato di perdere il riccio la prima volta. Quando lo aveva gettato nella vasca disperatamente per impedirgli di trasformarsi davanti ai suoi occhi – dove in qualche modo era cominciata la loro lotta contro il lupo. Rivedere quel posto ora, ora che la battaglia era finita ed era stata vinta, lo faceva sentire in modo strano. La realtà era che non si sarebbe mai davvero abituato al fatto che Harry ora sarebbe rimasto con lui – e forse fu proprio per quel motivo che allungò una mano per raccogliere quella dell'altro. Sentiva il suo sguardo addosso, quasi come se Harry volesse tacitamente accertarsi che fra di loro andava tutto bene. Dopo qualche istante, Louis lo guardò di rimando e annuì, pensando finalmente che sì, andava tutto bene, adesso.
Il riccil appoggiò il borsone che aveva portato sopra il tavolo della cucina e lo aprì.
<<Bene, credo...credo che andrò di sopra per prendere delle cose.>> sorrise a Louis e gli prese il viso tra le mani per lasciargli un piccolo bacio sulle labbra. <<Ehi...stai tremando. Rilassati, okay? Non succederà niente di quello che stai pensando. Sto bene.>> gli promise Harry, il viso a pochi centimetri dal suo.
<<E'...tutto okay.>> sussurrò Louis. <<E' solo che...pensavo di farcela e non avere problemi, è che l'immagine di te che stai per- per...è ovunque nella mia testa.>>
Il riccio alzò gli angolini della bocca in un sorriso triste. <<Mi dispiace, piccolo. Puoi non pensarci, per me?>>
Louis ancorò una mano al suo fianco. <<Non posso promettertelo, ma posso provarci.>> sussurrò, guardando un punto indistinto nel petto dell'altro. Il riccio si abbassò per lasciargli un bacio sulla fronte in cui Louis si perse chiudendo gli occhi e cercando di non pensare a nulla....
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Wherever You Will Go
FanfictionLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...