Louis sorrise beato mentre sentiva i due amici dietro di lui punzecchiarsi a vicenda. Si rese conto con un certo calore che gli attanagliava il petto che quello sarebbe stato lo scenario perfetto per un futuro non troppo lontano: lui che si occupava della cucina mentre Harry intratteneva gli ospiti. O ancora- Louis che preparava la cena e baciava Harry sulle labbra, i loro occhi che si sarebbero cercati durante il processo. Immaginò Mark, Niall e Harry su un divano a guardare una partita mentre lui e Eleanor si rilassavano parlando di musica e film.
Quello era tutto ciò che voleva, tutto ciò che aveva sempre desiderato. Vivere con Harry, diventare il suo compagno – e probabilmente arrossì quando si concesse di pensare alla parola marito – circondato dalle persone e dalle cose che amava di più.Nel frattempo Ashton e Harry avevano anche cominciato a canticchiare una canzone che Louis conosceva bene. Sorrise mentre versava il latte nelle tre tazze difronte a sé, percependo un dolce calore annidarglisi nel cuore e nello stomaco, perché era davvero da un sacco di tempo che non sentiva il riccio cantare. E la sua voce- dio, la sua voce era sempre bellissima, e gli era mancata così tanto.
Don't go changing, to try and please me
You never let me down before
Don't imagine you're too familiar
And I don't see you anymore
I wouldn't leave you in times of trouble
We never could have come this far
I took the good times, I'll take the bad times
I'll take you just the way you areLouis si morse il labbro reprimendo un sorriso quando ruotò il capo per poter vedere i due ragazzi. Ashton era concentrato sulla sua chitarra, Harry muoveva la testa a ritmo, un sorriso estremamente sereno sul volto. Era davvero da tanto che non stava così, e lui perse un battito di cuore, realizzando che in quel momento si stava innamorando del riccio ancora una volta, tutto da capo.
I loro occhi si incontrarono ad un certo punto della canzone, così Louis decise di cantare la strofa successiva insieme a lui, il cuore che batteva come mille cuori.I said I love you and that's forever
And this I promise from the heart
I could not love you any better
I love you just the way you are.La canzone terminò nel giro di qualche istante, ma Harry e Louis rimasero a guardarsi a lungo con un sorriso dolce e incredibilmente innamorato sul volto. Quello che avevano appena cantato era vero, e non avrebbero mai potuto dubitare di quello. Louis avrebbe amato Harry e Harry avrebbe amato Louis e sarebbe stato per sempre, era una promessa.
Il castano tornò a dedicarsi al latte e dopo alcuni minuti si voltò con due delle tre tazze in mano e, prima di cominciare a camminare, si concesse di guardare Harry di nuovo. Aveva la testa leggermente buttata all'indietro mentre rideva. Solo quello- rideva. Era molto più che bellissimo, e davvero lo amava più della sua stessa vita. E non aveva più alcun dubbio: avrebbe passato l'eternità con quel ragazzo. Gli apparteneva, Harry aveva ogni piccola cosa di lui.
Era la sua ispirazione, la sua anima gemella, la parte di sé stesso che gli mancava. L'amore di una vita.Voleva quasi dirglielo. Fermare il fiume di parole che Ashton stava praticamente urlando e dire al riccio tutto quello, quando sentì che qualcosa non andava.
Poi successe tutto troppo in fretta.
Harry ebbe a malapena il tempo di percepire che qualcosa non andava, quando sentì il rumore di ceramica spezzarsi alle sue spalle. Si voltò per vedere che Louis stava cadendo sul pavimento ormai bagnato di latte e cosparso di tanti piccoli pezzettini colorati.
Il suo corpo non rispose immediatamente. Così come la sua testa. Vide il ragazzo cadere e mettersi a carponi, vide il suo corpo essere scosso da spasmi e udì qualcosa spezzarsi inesorabilmente nel suo petto – il suo cuore, senza alcun tipo di dubbio – ma davvero, non riuscì a muoversi.
Almeno fino a quando Louis non cominciò ad urlare il suo nome.
Si precipitò verso di lui appena in tempo per afferrare il suo corpo tremante. Non sentiva niente, nessun rumore, non il battito dei cuori che lo circondavano. Solo una voce. Solo un nome. Il suo. Harry Harry Harry Harry. Nient'altro.
Le sue mani cominciarono a muoversi da sole. Cercò i capelli di Louis, i suoi fianchi, la sua schiena, qualsiasi cosa per poterlo sorreggere e aiutarlo come poteva. Il ragazzo sembrava sul punto di spezzarsi.
<<Chiama un'ambulanza, Ash.>> disse semplicemente, e si rese conto di averlo detto quando ormai le sue parole erano uscite da un pezzo, lasciate lì a mezz'aria tra di loro. Il suo cuore batteva frenetico nel petto e Louis cercava di aggrapparsi a lui come poteva, il corpo scosso da singhiozzi.
<<H-Harry...>> tentò di dire il biondi, spaventato e con gli occhi sbarrati.
<<Chiama una cazzo di ambulanza, Ashton Irwin!>> gridò Harry, alzando la testa per poter guardare il suo migliore amico negli occhi. Il ragazzo era molto più che sconvolto, ma dopo meno di un istante si alzò e corse in salotto. Harry strinse il corpo di Louis più stretto.
<<L-Lou. - Dio. Non sembrava nemmeno la sua voce. Lou, ehi, va tutto bene. Andrà tutto bene, ti porto via di qui adesso. Starai bene>>
Louis si piegò in avanti cacciando un piccolo urlo di dolore, e Harry davvero non sapeva cosa fare. Non sapeva cosa stesse succedendo. Cosa dire, come comportarsi. Iniziò a pensare a cose senza senso, come prendere in braccio il ragazzo e portarlo sul divano o in qualsiasi altro posto per distenderlo e farlo stare meglio. Dio, aveva così paura. Perché invece di Louis non poteva soffrire lui in quel modo?
<<Lou, ti prego- resisti. Va tutto bene piccolo, ci sono qui io con te.>> gli disse dolcemente, cercando di tenerlo fermo e continuando nel contempo ad accarezzare le porzioni di pelle a cui arrivava. Louis gemeva ed urlava, e di tanto in tanto chiamava il suo nome. Sembrava sentisse dolore in ogni piccola parte del suo corpo.
Ashton rientrò poco dopo nella cucina. <<Non hanno una cazzo di ambulanza disponibile! Può arrivare fra dieci minuti e basta>>
<<Vaffanculo. Non aspetto dieci minuti.>> imprecò Harry, spaventato dalla sua stessa rabbia. Non si era mai sentito così prima, non poteva davvero permettersi di perdere tempo. Non con Louis che stava così male tra le sue braccia. <<Lo portiamo in ospedale in macchina.>>
Ashton non ebbe nulla da obbiettare. Prese le chiavi della macchina di Harry dal tavolo e si precipitò fuori dalla cucina per prepararla.Fu nel momento esatto in cui nella stanza entrò una folata di vento freddo che Louis iniziò a vomitare sangue.
Harry non si era reso conto di aver cominciato a piangere fino a quel momento. Divenne palese quando non riuscì nemmeno a distinguere quello che vedeva. Aiutò il ragazzo ad alzarsi, e quasi miracolosamente arrivarono al lavandino. Il riccio non seppe dire quanto tempo passò, ma non lasciò mai andare Louis. Lo sorresse con tutte le forze che aveva mentre tossiva nel lavandino - e pianse, pianse come non aveva mai fatto in vita sua.
<<Shhh, Lou.>> sussurrava, tenendogli indietro ciocche di capelli e disegnando cerchi sulla sua schiena. <<Ascolta la mia voce, piccolo. Va tutto bene. Ti prometto che andrà tutto bene>>
Fu Ashton a prendere il ragazzo tra le braccia per portarlo in macchina, e lì lo sistemò sui sedili posteriori in modo che la sua testa si adagiasse alle gambe di Harry. Per fortuna aveva smesso di vomitare, ma continuava a gemere e scottava tantissimo. Per tutto il viaggio il riccio non fece altro che stringerlo forte e asciugargli il sudore sul volto, sistemando i suoi capelli e baciandogli via le lacrime, sfiorando le tempie, le guance e la fronte. Non si contavano sulle dita di due mani le volte in cui aveva chiesto al biondo di accelerare urlando, e quando finalmente scorse l'ospedale – lì, dove tutto tra di loro era cominciato quella che sembrava una vita prima – il sollievo che sentì invadergli il corpo faceva quasi male.<<Ci siamo, piccolo.>> sussurrò, appoggiando la fronte alla sua. <<Starai meglio. Troveranno il modo di farti stare meglio, te lo prometto>>
<<Fallo smettere, Harry.>> sussurrò piano Louis, ormai sfinito. <<Ti prego, fa smettere tutto questo dolore, io>>
Harry gli baciò piano le labbra. <<Ti prometto che finirà. Fidati di me, Lou. Sei stato così bravo fino ad ora- resisti ancora un po', va bene? Per me.>>
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Wherever You Will Go
FanfictionLouis è un ragazzo che dentro di sé porta un segreto: da piccolo la sua vita è stata salvata da un lupo. Lo stesso lupo che ogni inverno lo viene a trovare e che Louis stringe di nascosto per sentirsi meno solo, in un mondo che ha deciso che lui è t...